Un gioco da ragazze (Ita, 2008) di Matteo Rovere

Sempre nella speranza che il cinema italiano si possa discostare dalla mera commedia per cercare di incassare anche con film di genere, mi sento di appoggiare questo esordio di Matteo Rovere, ragazzo di belle speranze i cui corti mi allietarono una notte per tutta una puntata de La 25ma ora.
Il romanzo da cui è tratto non è male, il film intriga sulla carta, anche se la sua presenza al Festival di Roma lascia interdetti, vista la giovane età del frizzante nuovo curatore.

Il trailer e i backstage che ho trovato on line mi sono piaciuti parecchio, almeno quanto le tre protagoniste…

Un po’ di materiale si trova sulla pagina di Facebook dedicata al film.

Un gioco da ragazze - gruppo su Facebook

dalle news odierne di Libero.it:
"Non è ancora arrivato nelle sale, che il film del regista 25enne Matteo Rovere, su un gruppo di liceali diciassettenni dell’alta borghesia senza scrupoli né morale, tutto sesso, droga e abiti griffati ha già sollevato un vespaio di polemiche. Un gioco da ragazze, prodotto da Colorado Film e Rai Cinema, è stato infatti bocciato dalla Commissione censura che lo ha vietato ai minori di 18 anni.

La motivazione data non riguarda qualche particolare scena ritenuta non idonea, ma si basa su una valutazione etica complessiva: “il realismo del film è considerato idoneo a indurre comportamenti imitativi”. Soprattutto in virtù del fatto che la protagonista Elena (Chiara Chiti) riassume le categorie negative del cinismo, dell’immoralità sessuale, del consumo di droga, del disprezzo per la vita risulta alla fine leader e vincente, senza che il film alterni tali caratteristiche con una conclusione esemplare, per cui il personaggio suddetto può apparire pieno di fascino ed addirittura un modello."

C’è un altro film in uscita piuttosto simile a questo nella tematica denominato “albakiara” ma lì, in effetti, le cose vanno diversamente e, a quanto ho letto su Ciak, altre pellicole sono ancora in preparazione e produzione sulla stessa frequenza d’onda (dopo il filone giovanilistico rassicurante delle notti prima degli esami e 3msc, i cinematografari sembrano volerne aprire un altro decisamente più dark [chissà se altrettanto lucrativo]): certo che, se a un film che verte su 4 teenager lo proibisci ai minori, non puoi poi aspettarti che se lo vadano a vedere i pensionati il lunedi pomeriggio e infatti gli interessati hanno già fatto ricorso e probabilmente uscirà nelle sale con qualche taglio alfine di far abbassare la soglia su vietato ai 14, indi uscirà nella versione integrale in dvd.

Tuttavia c’è una constatazione più importante da fare: se il cinema italiano vuole essere uno specchio della società italiana, questa vicenda sembra confermarlo appieno…

D’accordissimo sulle dichiarazioni di una delle protagoniste: è un film rivolto agli adolescenti, che senso ha vietarlo ai minori di 18 anni? Che avrà di così scabroso, il fatto che afronti il tema del bullismo? Ri-bah.

Ma cosa vogliamo appoggiare?..Ma per cortesia, questo è da prendere insieme ad Albakiara e Cemento Armato (e centinaia di altri) e buttare nei cassonetti altro che commeddia italiana e cinema di genere.

L’ho visto, è una stupidaggine bella e buona. Anzi, bella e bbona è solo Chiara Chiti, la protagonista, il film è una stupidaggine e stop. Dialoghi da prima media, ragazzine che starnazzano, buchi di sceneggiatura, confezione leccatissima.

C’è di peggio, comunque.

Bullismo al femminile, visto stasera e tutto sommato non mi è dispiaciuto, ma col cinema di genere per favore non ch’azzecca na cippa.Un mix tra Great teacher Onizuka, Sex crimes e soprattutto Cruel intentions dove noto una somiglianza tra Sarah Michelle Gellar da giovane e la Chiara Chiti del film.
Il prologo pare un upgrade de i ragazzi della notte di Jerry Calà.
Comunque Tuchulcha te lo consiglio, magari così ti pari il culo da tutte le tue studentesse che vogliono da te solo sesso (te sei fortunato che non sei sposato come il prof del film) :smiley:
Comunque dai, senza pretese è un film per giovani teen agers debosciati con una schiera di gnocche non male (il culo della Desirèe Noferini avvolto in quei jeans attillati è da sturbo), però ripeto a me non è dispiaciuto.

A me non è dispiaciuto, soprattutto però per la Chiti e le amiche… per questo mi trovo sostanzialmente d’accordo con Renato, poi, ho apprezzato l’interpretazione di Filippo Nigro e, devo dire che però molte situazioni che si vedono nel film, non sono lontane molto dalla realtà… anzi, come si legge sempre piu’ sui giornali o si vede nei notiziari televisivi… spesso, la trama di questo film è ancora troppo “leggera” ed ho detto tutto… logicamente con estrema amarezza per la nostra società e concludo dicendo che se io fossi stato al posto del professore… avrei fatto esattamente la stessa cosa (intanto con puttanelle simili… solo la legge ed i genitori stupidi gli posson dare ragione perchè dell’opinione pubblica ipocrita oramai non mi curo nemmeno piu’, vedi il caso Ruby anche se diverso) magari con un po piu’ di sagacia, però capisco anche che oltre ad esser la trama del film, non avrebbe avuto senso un finale diverso e poi, non ho capito se il padre di Elena (Stefano Santospago), muore o si salva… ed il professore finisce in galera, perchè il finale è un po "lasciato li’… e non aggiungo altro! :confused:

//youtu.be/eP94MBVcGFs