Un Tè Con Mussolini (Franco Zeffirelli, 1999)

https://www.imdb.com/title/tt0120857/

Un memoriale un po’ nostalgico, un romanzo di formazione ed una guida illustrata (e patinata) di Firenze, la Firenze idealizzata di Zeffirelli. Il tocco è lieve, per fortuna meno ridondante di altre pellicole del regista toscano; retorica, patetismo e sentimentalismo non eccedono troppo, lasciando che gli eventi si susseguano in modo abbastanza fluido, naturale ed asciutto, a tratti con toni persino da commedia. Zeffirelli in fondo non è granché interessato a parlare di guerra, il periodo è “quasi” un pretesto per raccontare un fazzoletto di anni nei quali lo stesso regista passava dall’adolescenza alla maturità, un po’ come accade al protagonista. Lo sguardo su Firenze è quello di occhi stranieri traboccanti di amore ed ammirazione per una città che è un faro di cultura e civiltà nel mondo. Vengono sottolineati i monumenti, le piazze, le statue, come tante cartoline. L’arte è vissuta come la sublimazione dell’intelletto umano e come il mezzo per dare forma al genio divino. E lo stupore nei confronti di ogni sua esemplificazione è inesauribile e si rinnova ad ogni inquadratura. Ci sono un po’ di licenze poetiche da un punto di vista strettamente storiografico ma, per quanto già detto pocanzi, la stretta verosimiglianza cronachistica non è la ragione sociale del film, ovvero un racconto raffinato, manierato, accademico, anche un po superficiale se si vuole.

Franco mio amato, qui sei quasi poco ricordato, caspiterina. Questo comunque è un film molto carino, anche abbastanza delicato in confronto ai suoi lavori precedenti di quel periodo, come l’Amleto con Mel Gibson.