su consiglio del buon Caltiki ho recuperato questo bel film che non conoscevo affatto e che mi ha dato modo di scoprire una grande Florinda Bolkan nei panni di un’operaia calabrese trapiantata a Milano
costretta ad una vita professional-familiare allucinante (è la prima mezzora del film, molto in stile de sica-zavattini) per una serie di ragioni che non sto a dire, comincerà un percorso di scoperta di sè e della sua femminilità in particolare
nel cast, molto brava Adriana Asti, mentre Renato Salvatori fa la solita parte che fa sempre ma non delude
poi c’è anche per due minuti Christian De Sica giovanissimo