Una Classica Storia dell'Orrore (De Feo, Strippoli, 2021)

Un gruppo di sconosciuti in carpooling su un camper si dirige verso il sud Calabrese, chi per vacanza chi per lavoro, a seguito di un incidente stradale rimarranno bloccati nel bosco…

Il forum e la stragrande maggioranza degli utenti è devota a quel bel cinema di genere, quello che un po’ copiava e un po’ ispirava i capolavori di Hollywood, questo è quello che ci offre Classic Horror Story, c’è tanto Midsommar e molto dell’horror attuale, sfacciatamente condito con pomodoro e basilico, questo è quello che offre il film.
Lasciatevi andare e divertitevi, se avete qualcosa da ridire:

dopo i titoli di coda c’è una sorpresa

Il film è ovviamente disponibile su netflix.

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Certo che un film girato in Calabria senza almeno un cameo del nostro @gu61

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Interessante, non vedo l’ora di vederlo . Speriamo di non rimanere delusi

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Visto
De Feo dopo The Nest centra di nuovo il bersaglio con un film che è un calcuio nelle palle per più di uno. Non le manda certo a dire e ora voglio proprio vedere cosa diranno tutti i criticoni di professione con la puzza sotto il naso

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Bah, niente di che.

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Visto, beh è un film che si lascia vedere e anche rivedere. In questo momento, anche se potremmo dire essere in via sperimentale visto che in Italia determinati generi non vanno più, abbiamo bisogno di film “ignoranti” come questo che ridanno fiato al cinema di genere. Mi sarei aspettato più scene splatter ci sono troppe scene delle torture in cui si intuisce cosa accade ma non si vede ed in film del genere è veramente un peccato. Non mi è piaciuta, poi, la mistura horror/mafia ma cosa rappresenta? Meglio inventarne un’altra. Per il resto non annoia e le zone in cui si svolge la vicenda sono veramente il top

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Iniziato 5 minuti fa, vi saprò dire.
Nomi improponibili che fanno già ridere così (Peppino Mazzotta su tutti)

Vedibile e valido, horror alla Nduja con parecchi clichè calabresi.
Bene Gore e violenza, teatrale la scena con la Donadio.

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Non mi schiero fra i capolavoristi ma è sicuramente un buonissimo film, a mio avviso migliore del pretenzioso “The Nest”. Noi italiani siamo sicuramente suggestionati positivamente dal fatto che un horror calabrese (anche se girato in Puglia) non l’avevamo mai visto ma è indubbio che al di là di questo ci sono delle idee, c’è creatività che ti soprende durante la visione nel momento in cui sei convinto del contrario. Buona la messa in scena e non sono d’accordo con il @Dottor_Betti sull’uso sbagliato dello splatter. In realtà l’uso equilibrato di questo elemento lo distanzia anni luce da quella pletora di torture-porn che tanto mi hanno fracassato le gonadi. Tanti omaggi, un’ interessante proposta di meta-cinema, fiumi di ironia graffiante come la scena finale quasi post credits .
Considerazioni varie ed eventuali a chiudere:

  • E’ piaciuto anche ai miei figli che amano l’horror ma non digeriscono quello italiano;
  • Ho letto un po’ di recensioni su IMDB e sono sempre più convinto che non potrà mai essere la mia bussola visto gli idioti che liquidano i film con una stella solo perchè non hanno visto un “Venerdì 13 parte XXVII”;
  • De Feo deve farla finita di dare titoli inglesi ai suoi film. Pensa davvero che con la denominazione anglosassone “nativa” il prodotto sia più internazionale?
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L’equilibrio ci sta tutto, ma fino ad un certo punto. Sull’uso dello splatter mi sembra più datato questo film che un qualsiasi film di 40 o 50 anni fa