Una Famiglia Perfetta (P. Genovese, 2012)


http://www.imdb.com/title/tt2427968/

Ennesima zozzeria prodotta in Italia che la solita critica demenziale (e demente) tratta fin troppo bene nelle recensioni.
L’ho visto perché costretto e mi ha irritato da morire. Non capisco perché il pubblico abbia affollato le sale per vedere questa roba…
Poteva essere una buona occasione per un film cattivo, grottesco e cinico e invece tutte le buone premesse vengono annacquate nella melassa più stucchevole e nel buonismo più prevedibile.

È la storia di un riccone che, essendo solo, affitta una compagnia di attori che per il giorno di Natale dovranno fingere di essere la sua famiglia, ognuno con un ruolo predefinito da un copione.
L’idea di base (che peraltro è presa da un film spagnolo citato nei titoli di coda) si prestava ad un gioco al massacro mica male e invece no, la banalità prende il sopravvento.
Il cast a tratti è pure buono (ma certi dialoghi fanno davvero pietà) anche se oltre a Giallini e alla Occhini non ci sono grandi prestazioni. Lo stesso Castellitto non è certo alla sua migliore interpretazione…

Tecnicamente il montaggio è disastroso, penso che se ne accorgerebbe anche un profano. La montatrice e i suoi 4 aiutanti non hanno senso del ritmo e appiattiscono ulteriormente un film che a livello di piattume era già ben fornito di suo.
La scena con l’elicottero e lo split screen è una delle cose più inutili e cialtronesche che io abbia visto in un film italiano degli ultimi anni. Roba che non ci si crede.

La location è bella (una grande villa in Umbria) ma non sembra mai Natale, sembra sempre primavera, mah…

Il regista Paolo Genovese viene trattato come se fosse un grande maestro della nuova commedia italiana. Con tutto il rispetto a me sembra solo un miracolato.

Insomma, un film che si può evitare tranquillamente.

Complimentoni poi al solito autore della locandina.
Ma dico, è SEMPRE la stessa locandina, si tratti di questo film o di Natale ad Atlantide. Personaggi in posa su sfondo bianco, titolo in rosso e riflessi da web 2.0, madonna che fantasia!

Già a suo tempo il trailer mi convinceva poco. Scoprendo poco dopo che trattavasi di remake (una di quelle robe “paro paro”, a quanto pare), i coglioni han cominciato a fumare. Tanti criticano gli yankee per la “mania” di remake e sequel, ma anche produttori e presunti “autori” nostrani non si sforzano granchè…

a me, come visione serale casalinga in dvd, non è poi neppure dispiaciuto troppo. Alcune cose però risultano effettivamente fastidiose. In primis Castellitto (che personalmente detesto, sempre con quell’aria "posso fare anche delle cazzatine di film ma è chiaro che sono un mostro e ho sposato pure un genio della Letteratura").
In secundis l’uso delle musiche, incredibilmente ruffiano, banale e superficiale. C’è il pezzo del momento romantico, il pezzo del momento malinconico, il pezzo del momento vitalistico-natalizio; cosa che fanno in molti per carità, ma qui ho provato proprio un senso di svilimento del commento sonoro usato con la profondità che saprebbe imprimergli un bimbo di 3 anni. Queste sono le situazioni in cui viene da dar ragione a quel cialtrone di Von Trier, quando voleva bandire la musica dai film come propellente emotivo per smuovere il pubblico in sala.
Infine il montaggio, concordo con Federico. Tipo, i primi minuti sono assurdi, quelli sui titoli di testa proprio! C’è un montaggio vorticoso che fa venire il mal di mare, manco fosse Die Hard…poi si cambia totalmente registro. Mah! E pure la Neri, quanto è deforme oramai…