molto bello, commovente, ben scritto e ottimamente diretto
il tema centrale è terribile (l’alzheimer) e purtroppo non lascia aperta nessuna speranza
bellissima l’alternanza con l’infanzia nell’Appennino bolognese
vomitevole il personaggio interpretato da Cavina
sono rimasto sorpreso perchè gli ultimi film di Avati non mi sono piaciuti per nulla ma questo è una piacevole eccezione
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