Uomini forti - Steve Della Casa, 2006

http://www.imdb.com/title/tt2521764/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=47919

Il documentario viaggia nei meandri del peplum, genere nato dal filone storico-mitologico d’oltreoceano. Una grande passione d’infanzia per Stefano Della Casa, tanto che il nomignolo “Steve” è il suo personale omaggio all’attore-culturista americano simbolo dell’epoca: Steve Reeves.
Il documentario, di 43 minuti, è senza voce narrante. Sono le testimonianze di protagonisti, appassionati e dei cinegiornali d’epoca a scandire il racconto. E dalle testimonianze di autori e registi insospettabili, come Carlo Lizzani e Citto Maselli si scopre che, a parte i registi del genere più noti come Mario Bava, Riccardo Freda e Vittorio Cottafavi, alcuni titoli furono scritti e diretti da nomi illustri come Michelangelo Antonioni ed Ennio De Concini. Persino Carlo Rambaldi partecipò a varie produzioni.

http://news.cinecitta.com/dvd/articolo.asp?id=6151&idd=1

Questa sera alle 22:30, History Channel (2:30)

Il dvd:

http://www.libreriauniversitaria.it/uomini-forti-iron-men-steve/dvd/8014191907095

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Bellissimo documentario, davvero interessante… pensavo che almeno Caltiki lo avesse visto.

C’è anche uno stunt andato male ripreso da non so quale set, con uno stuntman che vola addosso ad una comparsa (una donna) e la manda a pavimento colpendola in faccia con una ginocchiata paurosa.
La cosa più bella comunque sono i servizi dei cinegiornali d’epoca, tutti ultra-sarcastici sul genere peplum… da vedere.

L’ho visto qualche anno fa e ho fatto tutto il possibile per dimenticarlo immediatamente! Sarà che Della Casa io proprio non lo sopporto, il suo modo di raccontare la storia del cinema italiano “a sfottò” mi dà l’orticaria…

Beh, quello ci sta ma in questo documentario (l’ho visto ieri) tutti gli sfottò sono presi dai cinegiornali d’epoca, Della Casa non ci ha messo niente di suo, in questo.
Anzi le interviste a Mimmo Palmara e Rosalba Neri mi pare facciano trasparire un certo rispetto per quei film; solo Lizzani e Maselli sono ben più distaccati sull’argomento, ma del resto non si poteva pretendere niente di diverso da loro.

Maselli me lo ricordo particolarmente insopportabile quando parla di Cottafavi.
E poi non c’era pure Verdone che faceva le imitazioni?

Sì c’è Verdone, ma l’unica imitazione che fa - se non ricordo male - è la solita di Mario Brega quando menò Gordon Scott.

Appunto. I materiali d’epoca erano anche interessanti, ma personalmente l’impostazione del documentario mi aveva molto innervosito, sia per il taglio (a)critico adottato, in cui alla fine fra uno sfottò e l’altro si buttava tutto in caciara, ma anche per la scelta degli intervistati (che si aspettava che potessero dirgli di stimolante un Lizzani, un Maselli o un Verdone?!). Mah, per me un qualsiasi extra di DVD in cui Tatti Sanguineti intervista un Parolini o un Caiano, da solo, vale più di tutta l’opera omnia di Steve Della Casa…

Mitico comunque l’aneddoto raccontato da Maselli di una telefonata che (pare) fece De Concini a un produttore… “Ahò, senti un po’ che sto a scrive… Olimpo, esterno giorno, entra Venere…” :lobster:

Purtroppo, caro Renato, me lo son perso. Devo rimediare quanto prima.

Tra l’altro su Amazon il dvd costa una sciocchezza

Visto anch’io dal dvd italiano (5 euro su amazon) e devo dire che non mi è parso un granché.
Mi spiego meglio: le scene tratte dai cinegiornali con le immagini d’epoca e le scene dai set sono fantastiche, intrattengono e deliziano.
Gli intervistati, invece, non portano praticamente nulla di concreto a parte Mimmo Palmara che è l’unico che è effettivamente “a fuoco”.
Gli altri si impegnano (tipo Rosalba Neri) ma non dicono davvero nulla di interessante. Verdone è pietoso (alla fine racconta la solita storiella di Brega e il resto sono solo banalità), Lizzani non dice niente, Maselli forse si salva col grandioso aneddoto citato da Renato, Lucherini non dice nulla di significativo.
È un peccato perché se tutti gli intervistati fossero stati come Mimmo Palmara (e non ci voleva nulla a trovarne altri di quel livello) ne sarebbe venuto fuori un ottimo lavoro.
Così invece non sa di nulla e togliendo i cinegiornali e Palmara/Palmer non resterebbe proprio niente. Peccato, una bella occasione sprecata.

Madonna benedetta dell’incoronéta, se siete ipercritici ragazzi… :lobster:

Vero, ma se togli cinegiornali e Palmara togli 40 dei 45 minuti complessivi… ti credi che non resterebbe niente!

Esagerato!
Palmara e i cinegiornali occuperanno al massimo 25 minuti, anche meno… Sono pronto alla prova cronometro! :smiley:

Comunque, ripeto, per me è un’occasione sprecata.
Sprecate anche le immagini dei titoli di coda con il mitico ritorno a Roma di Gordon Mitchell e Steve Reeves a fine anni '80…

Si poteva fare molto meglio senza coinvolgere persone come Maselli, Verdone e Lizzani che non avevano granché da dire.

L’ho visto settimana scorsa :smiley:

Molto ben fatto e interessante, seppur abbastanza corto, circa 48 minuti. Interessante il materiale d’archivio.

Qualche fotogramma del dvd Istituto Luce:


No, dai, Verdone è stato divertente e anche interessante, d’accordo invece su Lizzani e Maselli. Lizzani peraltro si autodefinisce regista impegnato, che poteva fare i suoi film grazie ai peplum…