Ho comprato un paio di giorni fa il primo albo di questa nuova miniserie Bonelli (tra l’altro non ho ancora ben capito quanto durerà).
L’ho presa più che altro per curiosità, anche perché se devo essere sincero i toni autocelebrativi che la Bonelli sta usando per descrivere questo UT per me rappresentano una piccola mancanza di stile, che mi sta facendo diventare antipatico il fumetto ancora prima di leggerlo
Qualcuno di voi lo ho preso e ci ha già dato un’occhiata? Ad un primo sguardo i disegni di Roi non mi sembrano male. Tra l’altro la copertina è strana, quasi “porosa”. Forse l’hanno fatta così per giustificare l’alto prezzo: 4€ per il classico formato da 100 pagine in bianco e nero.
Er, veramente i disegni sono di Roi… a me è piaciuto, vedremo come si snoda la vicenda nei prossimi numeri (dovrebbero essere 5 uscite in tutto). Che la Bonelli si autocelebri bof, va be’. Però sembra meno scontato e naif di tante altre cose loro, speriamo bene.
Preso questo pomeriggio. Per un fanatico di Roi come me è festa grande, l’uomo si conferma ancora un Maestro del fumetto. Prenderò anche il prossimo numero, sicuramente.
I numeri mi pare proprio siano 6, per altro anche la Bonelli si lancia in questa nuova ondata di “variant cover” per spennare i propri lettori. Questo addirittura avrà un edizione da edicola e una da fumetteria che si differenzierà per la cover appunto (ogni numero un disegnatore diverso) e per una manciata di pagine di “contenuti speciali”. Si devo dire che l’hanno pompato a livelli tali che quando ho finito di leggere il primo volume, er quasi deluso tanto alta era l’aspettativa.
Tornando invece al fumetto, sempre bellissimi, per quel che mi riguarda, i disegni di Roi, sulla storia boh, difficile dire qualcosa dal primo numero che in realtà è davvero poco più di una introduzione dei personaggi e di questo supposto mondo di uomini che non sono più uomini (che cosa vorrà dire è ora impossibile dirlo), ma essendo solo 6 puntate immagino non si terranno tutto per l’ultimo volume.
Preso anche il secondo numero. La trama continua ad essere nebulosa, ma il tutto ha un suo indubbio appeal vagamente “malato” . Come precipitare in un incubo dove si incrociano Terry Gilliam e Jean-Pierre Jeunet: ci si capisce poco, però è bello da vedere. .
A differenza di altri artisti che col trascorrere dei decenni perdono qualche colpo o si ritrovano con la vena artistica inaridita, Roi mi sembra un disegnatore che può dare ancora parecchie soddisfazioni e sorprese, ai fumettofili.
