V for Vendetta

In un’Inghilterra scampata alla guerra nucleare e oppressa da una dittatura poliziesca, un uomo dal volto coperto da una maschera inizia la sua rivolta contro il potere. Il suo nome è V, e vuole vendicarsi di coloro che l’hanno internato in un campo di concentramento e l’hanno sottoposto a crudeli esperimenti medici. In un mondo orwelliano in cui gli altoparlanti diffondono le notizie ufficiali dell’emittente del regime, la Voce del Fato, V cerca di spingere la gente all’insurrezione. “V for Vendetta” è una drammatica rappresentazione della perdita della libertà e dell’identità in un mondo totalitario che, all’inizio degli anni Ottanta, ha segnato una svolta nella narrazione a fumetti.

Finito ieri di leggere quest’opera monumentale di Moore e Lloyd. Non è facile da assimilare alla prima lettura, ma gli occhi e la mente scorrono sui disegni e sulle parole come attratti da un magnetismo oscuro e possente.
Interessante la storia, ma ancora più interessante e notevole il messaggio che vuole comunicare attraverso la figura e la teatralità di V, una sorta di Fantasma dell’Opera.

In occasione dell’uscita del film nelle sale, la Rizzoli ha ristampato il fumetto, sempre in bianco e nero (come è stato concepito) ma in formato ridotto e al prezzo di lancio di euro 9,50 fino alla fine di aprile.

Ma davvero era stato concepito in bianco e nero?Io ho letto l’edizione anni 90 della Rizzoli,ed era a colori.

Così recita il retro della copertina dell’edizione Magic Press:

Questa edizione, in bianco e nero e nel formato originale in cui l’avevano concepita gli autori, è la versione definitiva del capolavoro di Moore e Lloyd.

Sarà anche quella definitiva, ma secondo me quella a colori è 1000 volte meglio.
E cmq un sospetto nasce spontaneo: se è la versione definitiva, director’s cut etc. etc. perché non è stata pubblicata molto prima, invece che a ridosso dell’annuncio della realizzazione del film? Eppure Alan Moore è ormai stato rivalutato/sdoganato da un bel po’… boh, a me sa di cash-in, ma forse sono ipercritico perché appunto preferisco quella a colori.

La versione in b/n è la versione originale, così come era stata pubblicata (a puntate) nei primi anni '80 su nonmiricordoqualerivista, e gli episodi cominciarono ad uscire a colori solo negli ultimi episodi. Poi è stato ripubblicato interamente a colori. Questo è quello che so…

Mi pare fosse Warrior Magazine

Boh, pò esse, ma a forza di farmi le canne, più l’età che sopravanza, perdo dei blocchi interi di memoria per strada :val:

L’avete visto? Meglio il fumetto o il film? Oppure pareggio?