Videoman (Kristian A. Södersrtöm, 2018)

Folgorato da questo piccolo film indipendente svedese in cui sono incappato per caso qualche giorno fa…

Un giallo ambientano nel mondo dei collezionisti di VHS, trasuda passione da tutti i pori, curato nei minimi dettagli.

La vicenda è quella di Ennio Midena, immigrato italiano a Göteborg, che negli anni '80 e '90 ha gestito la migliore videoteca di tutta la Svezia (e questa è storia vera, l’Ennio autentico ha prestato tutte le VHS presenti nel film e fa anche un fuggevole cameo). Ora ha abbondantemente passato la cinquantina ma la sua viscerale passione per il collezionismo del cinema di genere in videocassetta (con una spiccata predilezione per il giallo e thriller italiano degli anni d’oro) non è ancora sopita. Con l’arrivo dei supporti digitali la sua videoteca è fallita e attualmente Ennio vive in uno scantinato che ha allestito alla bell’e meglio con una marea di scaffali dove custodisce tutte le sue preziose VHS, dei veri e propri tesori. Visto il revival dei vecchi supporti come il vinile ed un nuovo interesse di nicchia verso le videocassette, il suo sogno è quello di aprire nuovamente una videoteca specializzata. Ma è pieno di debiti. Inaspettatamente trova una VHS rarissima ed un collezionista disposto a pagargliela una fortuna, è la via d’uscita a tutti i suoi problemi, ma qualcuno che è venuto a sapere del ritrovamento penetra nel suo scantinato e gli ruba il Santo Graal. Ennio incomincia una caccia all’uomo nel circuito dei collezionisti per trovare il ladro e recuperare il maltolto…

Un film imperdibile per tutti coloro che sono stati nel giro del collezionismo delle videocassette, pieno di citazioni che fanno traboccare il cuore. Siti e forum specialistici fatti ispirandosi alle grafiche delle pagine realmente esistenti (come VHSdb e similia), label rarissime con cataloghi quasi impossibili da ricostruire e recuperare, edizioni tedesche, greche e giapponesi dei gialli all’italiana, liti furibonde tra i sostenitori di Argento e quelli di Fulci, per poi veder arrivare la voce fuori dal coro che afferma la superiorità di Bazzoni. Dispute animose relativamente al fatto che gli inserti hard della tal pellicola siano controfigurati o meno. Inserimento di spezzoni di film culto, da Sotto il vestito niente a Thriller di Vibenius. Rappresentazioni fedelissime dei vari tipi di collezionisti, dal metallaro che ha l’appartamento pieno di movie props al nerd trasandato che ha montagne di piatti sporchi e cartoni della pizza abbandonati per casa ma ha gli scaffali stracolmi di dvd e bluray in edizioni limitate in religioso ordine. Fino all’ex collezionista che si è sposato e la cui compagna non gli consente più di frequentare il giro e nemmeno di appende una singola locandina sulle pareti.

Una vicenda gialla che si incastra in una sottotrama drammatico/sentimentale, in cui però ogni particolare è studiato per far emergere le dinamiche più intimamente connesse al sottobosco dei collezionisti di VHS, mettendone in luce le peculiarità e le “perversioni”.

Vedendo questo film ho pensato a tutti i vari personaggi che negli anni hanno scritto su queste pagine, da Umberto Cultomovies a @Daniel_Frevert, da @Manuel_Bloodbuster a @aflow, da Zoroastro a @Salvatore_Barranca, fino ad arrivare agli ancora attivissimi @bastardnasum e @SWAT… E chissà quanti ancora ne sto dimenticando.

Non è un capolavoro del cinema ma è un buon film di nicchia, curatissimo in tutti i dettagli, che non può non essere visto da chi questa stagione del collezionismo l’ha vissuta in prima persona.

Circola con dei sottotitoli italiani non perfetti ma cmq accettabili.

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Che bello deve essere! L’idea sembra veramente originale, un film che ci tocca veramente da vicino :slight_smile:
Non avrei mai immaginato (ma sperato, in fondo al cuore, si) che si potesse creare un film attorno a questo mondo, il nostro mondo, e questi personaggi che potrebbero essere (stati) tanti di noi.
Che bello, se internet non mi dà problemi, stasera me lo guardo, grazie al servigio dell’impagabile @Frank_n_Furter

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