Volevamo fare u' cinema (Niccolò Gentili, 2017)

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Sta girando un po’ per festival questo cortometraggio brillante, di genere e di fatto, dell’esordiente Niccolò Gentili.
Uno dei protagonisti, Paolo Porchi, è anche il regista del videoclip con cui sono alle prese in questo periodo - un altro tassello del mio geniale piano per arrivare alla bancarotta - ed ho quindi avuto modo di vederlo.
Al netto dell’affetto che mi lega a Paolo, il lavoro è veramente meritevole: 14 minuti in cui viene raccontata l’ossessione del calabrese Paolo e del serbo Davor per il voler fare “u’ cinema” (¹), tanto da inseguire il proprio mito Marco Bellocchio sul set emiliano del suo nuovo film. Riusciranno i nostri eroi a incontrarlo e a carpirgli l’agognato segreto del cinema? Fra una situazione bizzarra e l’altra, i due si imbatteranno in un amaro Daniele Ciprì che si produce in una lucida e spietata analisi della situazione attuale del cinema, e poi… e poi spero abbiate un giorno o l’altro modo di vederlo. Non è un marchettone, giuro che Paolo non sa neppure dell’apertura di questo topic.

(¹) Angolo dello scassamaroni, che mi viene sempre bene: secondo me il titolo è sbagliato. L’apostrofo andrebbe prima della u, in quanto elisione di “lu”, e non dopo.

Ne sto sentendo parlare molto bene anch’io.
Tra l’altro il regista, Niccolò Gentili, è stato attore protagonista del mio scombiccherato filmetto La Festa. In cui interpretava, guarda il caso, un ragazzo che voleva diventare regista.

Lo ricordo come un ragazzo pieno di passione, motivato e umile.