VOLTO NASCOSTO (G.Manfredi 2007/2008): il mistero è svelato.

Con l’uscita del n. 14 di novembre si conclude la breve saga di Volto Nascosto e ovviamente viene svelato al lettore il mistero celato " dietro la maschera".

Una rivelazione non molto entusiasmante a dir la verità e resta anche l’insoddisfazione perchè 14 albi, a mio parere, sono troppo pochi!.

Perchè non continuare con le avventure di Ugo Pastore inserendole in altri eventi storici di quel periodo - Adua 1896 - creando così una specie di Storia d’Italia a fumetti, alla Biagi, ma meno trombonistica e politicamente corretta???

Il buon risultato commerciale, in controtendenza visto la crisi delle altre testate, lascia comunque aperto uno spiraglio di speranza.

Quella delle saghe bonelliane autoconclusive è oramai una politica bonelliana abbastanza consolidata. Personalmente lo trovo più onesto dell’allungare il brodo all’infinito, però il successo riscosso dalla collana potrebbe anche indurre l’editore a mettere in cantiere una nuova saga con lo stesso protagonista. Io ne ho letto solo qualche albo, e devo dire che l’avevo trovato interessante; merito di Manfredi, abbastanza abile nel ricostruire determinati contesti storici (recuperate il suo nuovo romanzo edito da Gargoyle, Ho freddo, e mi saprete dire). Ma il finale è così deludente?

Sicuramente no!. Sono anzi convinto che il finale di Volto Nascosto sia gradito alla maggior parte dei lettori!.

Per me resta un po’ deludente ma ciò è dovuto ai libri che ho letto sull’argomento tra i quali segnalo in particolare Adua di D.Quirico.

Da queste letture ho infatti appreso che il Negus e i suoi Ras più influenti erano soliti farsi sostituire, nelle battaglie ed in altre occasioni di pericolo, da uno o più sosia opportunamente addestrati per la bisogna. Scoprire così che anche Volto Nascosto ha fatto altrettanto, perchè gravemente ammalato di lebbra, è stata per me una soluzione un po’ deludente o meglio scontata perchè radicata negli usi e costumi dell’Abissinia di quel tempo.

Mmmm. Comunque sospettavo che fosse un lebbroso, l’idea della maschera era troppo scontata.

E naturalmente…

avendo il volto sempre coperto da una maschera d’argento era abbastanza semplice sostituirlo con un sosia. Vorrei infine aggiungere che leggendo Volto Nascosto l’ho immediatamente paragonato a Cavallo Pazzo, il mitico capo Sioux, dotato, secondo alcuni storici dell’epoca, di svariati poteri magici tra i quali l’ubiquità in battaglia. (M.Sandoz - Cavallo Pazzo).
Uso di sosia anche per “lo strano uomo degli Oglala”???

Intervista a Gianfranco Manfredi su mangialibri.com

http://mangialibri.com/?q=node/3250

Avevano visto le Crociate di Scott prima ?

mah…