We Need to Talk About Kevin - ...E ora parliamo di Kevin (Lynne Ramsay, 2011)


http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=54215

Un film potentissimo, duro e intenso, asciutto e appassionante, un’analisi spietata su una situazione, mai partigiana, sempre critica. Non dirò nulla sulla trama, lo spoiler è in questo caso veramente da evitare, dico solo vedetelo, Lynne Ramsay non spreca una ripresa, è tutto da vedere, e si sta male assai: incredibile come una regista inglese abbia azzeccato come mostrare una storia tipicamente americana. Tilda Swinton da standing ovation, non capisco come non le abbiano dato almeno un Oscar, John C. Reilly si conferma come uno dei migliori e più versatili attori americani in circolazione, Ezra Miller inquietante. Vedetevelo, poi ne discutiamo.

Disturbante, a tratti spiazzante ed inquietante film sulla maternità e sulla responsabilità di un genitore nella crescita di un “mostro”, sorretto soprattutto dalla prova mastodontica dell’inglese Tilda Swinton. Molto curato sul piano estetico, strutturato secondo il classico processo dei flashback tra presente e passato, e con una predominanza nel colore rosso (lo si vede nella scena iniziale, ma anche sul soffermarsi di alcuni dettagli), a mio avviso è uno dei film più potenti degli ultimi anni, fa riflettere e lascia una sensazione quasi di disagio a fine pellicola, con una parte finale che resta ben impressa nella mente. Da pelle d’oca anche la prova del luciferino Ezra Miller, una rappresentazione della banalità del male di una mostruosità perfetta. Assolutamente da vedere, uno dei migliori film del decennio.

Film devastante e duro. Prima parte durissima senza essere violenta, montaggio eccellente per confondere, scuotere e sconvolgere le idee, c’è un uso molto sapiente di flashbacks al fine di creare una dispatia per i personaggi senza essere eccessivamente confusa. O meglio si mostrano i fatti nudi e crudi con limpida ferocia senza darti la possibilità di esprimere, alimentare un’opinione. Non si sa da che parte sbattere la testa, per chi patteggiare, nessuno è vittima, nessuno è colpevole. Tanto malumore e, soprattutto, incapacità ed impossibilità di gestire le normali attività sociali. Si perde un po’ nella seconda metà (avrei tagliato qualcosina) ma alla fine della fiera è un film spietato che non lascia nessuna scia positiva.

Aldo, che edizione hai preso?

Quella inglese, questa qua http://www.amazon.it/Need-About-Kevin-Blu-ray-Edizione/dp/B005XK82BG/ref=sr_1_7?s=dvd&ie=UTF8&qid=1410427641&sr=1-7&keywords=we+need+to+talk+about+kevin&tag=chrome07-21

Bel film, cupissimo e sgradevole. Bravissima la Swinton e bravo anche il ragazzo che interpreta Kevin.
Forse l’unico vero difetto che trovo al film è quello di non mantenere il segreto fino alla fine, nel senso che gli indizi per capire che cosa ha fatto il ragazzo sono troppo evidenti e si capisce subito quello che ha combinato.
Mantenere il mistero avrebbe aumentato il senso di oppressione e il finale sarebbe potuto essere un pugno dello stomaco assestato ancora meglio.
Comunque nulla da dire, un bel film davvero.