Western di Leone: epicità oppure no?

Per rispondere a Pablo in merito a Per un pugno di dollari, ritengo che almeno in parte un certo respiro epico lo si avverte anche lì. Il personaggio principale che s’intromette fra le due famiglie rivali, con la sua derivazione orientale (mi vergogno quasi a rispolverare la faccenda di Kurosawa, ormai la sanno pure gatti, porci e muli) e l’antagonismo con Ramon… certo muoveva i primi passi nel genere, e infatti lo stesso Leone a distanza di anni confessava di amare meno i suoi primi western perchè ad ogni nuovo lavoro realizzava di maturare stilisticamente. Diciamo che è il meno epico dei suoi lavori, ma lasciava presagire quello che sarebbe venuto dopo (a mio avviso è il terzo capitolo della trilogia del dollaro a mostrare il vero volto della cinematografia leoniana, col suo pathos e la maggiore attenzione ai retroscena storico-ambientali).

Per scerbanenco: non sono d’accordo con la tua analisi. Consideri C’era una volta il West l’unico film epico di Leone, ma ritengo la suddetta pellicola post-epica: più crepuscolare che celebrativa, un po’ come il Peckinpah di Wild Bunch e Pat Garrett guarda al tramonto di un’epoca, coi suoi pistoleri destinati a scomparire con essa. Giù la testa è già diverso, celebra valori come lealtà e riscatto sullo sfondo di una rivoluzione raramente rappresentata in maniera altrettanto anti-eroica. Come anti-eroici sono i personaggi del terzo capitolo della trilogia dollaresca, che loro malgrado aiutano a far saltare un ponte pur non fottendogliene nulla della guerra. A me i western di Leone fan sempre tornare in mente Omero, che ti devo dì…

SPOILER:

credo sia soggettiva come cosa… io ci vedo l’epico anche nel primo film…
la scena del duello finale con il sottofondo musicale di morricone.
morricone ha dichiarato spesso che la colonna sonora di per un pugno di dollari a suo avviso sia una delle peggiori da lui composte.
eppure per me la soundtrack di per un pugno di dollari è un capolavoro…
lo stesso vale per il secondo western di leone…il duello finale tra il colonnello e l’indio…sempre accompagnato dalla musica di morricone…
non fara’ ricordare omero ma le le geste sono cmq eroiche anche se travestite da secondi fini materiali.
se poi pensiamo al finale… il protagonista che va via con un carro zeppo di cadaveri. è di un grottesco assurdo… leone stava molto avanti!
fosse vivo oggi leone…altro che tarantino e compagnia bella!
la scena dove il colonnello e il monco si pestano i piedi a vicenda racconta tutto il significato che avevano per leone i suoi film. erano componenti adolescenziali messe su pellicola con mente lucida di adulto… infatti nella sequenza i bambini mentre spiano dicono: “hai visto fanno come noi?” e poi uno dice qualcosa tipo: “mi scappa la pipi’” a chi da bambino non è scappato di anadare al bagno mentre giocava a nascondino?
leone era un genio!
il buono il brutto e il cattivo penso sia l’evoluzione dei primi 2 film. l’avventura è molto meglio strutturata e per dirla tutta è il film che ho visto + volte in assoluto in vita mia. eppure è palese che c’era una volta il west è fatto molto meglio al punto che leone con questo film ha messo fine al cinema western. non ne potranno mai fare i migliori…
ma io preferisco sempre il buono, il brutto,il cattivo e lo trovo piu’ “epico”…quindi è una questione di gusti.
oltre alla giusta osservazione del ponte va detto anche che il biondo (il buono) a fine storia ha il coraggio di lasciare la meta’ dell’oro al “brutto”…nonostante quest’ultimo per poco non l’ammazzava sadicamente impiccandolo o lasciandolo disidratare nel deserto…se non è un eroe “buono” allora cosè?
giu’ la testa credo sia il meno interessante dei 5 anche se è pur sempre un capolavoro. ottima la colonna sonora che è tra le migliori mai composte da morricone. ma politica, sentimenti e riferimenti storici farno perdere molto al genere… i primi 20, 30 minuti di film sono bellissimi.
era inutile scrivere “spoiler” tanto so film che hanno visto pure i muri…