Zardoz (John Booman, 1974)

Maremma assassina che pesantò!
Cazzo ho dovuto bere trenta caffè per resistere fino alla fine.
Ma il regista non è quel John Boorman di un tranquillo week end di paura?
E come ha fatto a fare na zozzeria del genere?
Mah!

Pensa che per me è il miglior film di Boorman…

Motiva che sono curioso.
Chiariamo alcune cose sono fighe ma mal sviluppate tipo l’idea del Vortex l’immortalità ecc…
Però dai Connery fa sbellicare dal ridere e non puoi mica paragonarlo a Reynolds di Un tranquillo week end di paura!

Non credo sia possibile fare accostamenti con Un tranquillo week-end di paura,che peraltro adoro.Zardoz è più in linea con altre pellicole misticheggianti del regista,vedi Excalibur e L’Esorcista II.Pesantuccio lo è,ma ha un fascino indiscutibile;lo trovo assai vicino ai fumetti sf di Jodorowsky come atmosfere.

Piuttosto,perchè avete spostato qui il thread?Per me stava benissimo dov’era,al massimo essendo un fantascientifico potevamo inserirlo nella stanza Eroi all’inferno…

Futuro post-apocalittico. Circondata da un invalicabile “campo di forza”, che la isola dal mondo esterno come fosse una gigantesca Arca di Noè, prospera una collettività costituita da esseri incredibilmente evoluti, sia a livello tecnologico che scientifico e culturale: si tratta degli Eterni, esseri bellissimi e sempre giovani in possesso del segreto dell’immortalità. Hanno definitivamente abbandonato la schiavitù dei sensi, del desiderio… All’interno della collettività tutto è ordine, condivisione (anche telepatica) e conoscenza.
All’esterno, invece, regna il caos: sovrappopolazione, fame, miseria e violenza devastano il pianeta. Qui dominano gli Sterminatori, bande di brutali cavalieri della morte che uccidono, stuprano e razziano interi villaggi. Il loro dio è Zardoz, colui che fornisce loro non solo le armi, ma anche il principale comandamento: “Lo sperma è il male!”. Ma un giorno, uno dei capi-clan degli Sterminatori - Zed - colui che conosce il segreto del dio Zardoz, riesce a penetrare all’interno della comunità degli Eterni, modificando, forse per sempre, lo stato delle cose.
Anticamente, l’uomo commise l’errore di considerare scienza e cultura come l’unica via possibile verso la perfezione. Si votò alla pratica contro-natura dell’immortalità interrompendo il ciclo cosmico del rinnovamento. Zed dovrebbe rappresentare il “riequilibratore” di questa fallita operazione di passaggio dallo stato naturale, animalesco, a uno stato idealmente perfetto, pseudo-divino, in un mondo in cui scienza e cultura governino completamente la vita della comunità. Ma, sembra essere la tesi del film di Boorman, non può esistere una vera evoluzione se l’essere umano perde il suo lato “animale”, ossìa la parte che lo lega alla natura; ne risulterà uno squilibrio, un mondo disumanizzato che ha smarrito la via e il suo volto originario. L’umanità è divisa: da una parte gli animaleschi e “primitivi” Sterminatori, dall’altra gli evoluti e sempre più apatici Eterni. In mezzo sta Zed, specie di figura dionisiaca che anziché cercare di farsi dio egli stesso, contribuisce al loro annientamento.
Applaudo, sinceramente, l’idea di fondo e il soggetto. Non faccio altrettanto con il film. Strampalata è l’idea di strutturare il racconto in maniera discontinua, cosa che rende difficilmente comprensibile la storia. Ma in questo film dai dialoghi meno che mediocri, mortificato dalla cagneria di Sean Connery che - IMHO - avrebbe fatto meglio a proseguire una carriera da calciatore o da fotomodello; in questo film infarcito di lungaggini e scene mal riuscite – vedi la prova dell’erezione di Zed, alla fine bramato dalle donne (ai limiti di un’accusa di sessismo) per tacere sulla scena della fuga di Zed vestito da sposina: ma almeno la situazione e l’espressione di Connery strappano un risata; in questo film, dicevo, c’è tanta buona volontà ma anche tanta confusione. Soprattutto, manca la possibilità di empatizzare con il protagonista (Zed), manca una descrizione convincente del mondo esterno da cui egli proviene, di fatto, un ostacolo che impedisce allo spettatore di comprendere appieno il senso della sua missione.
Non parlo delle scenografie: sarebbero anche interessanti, in alcune soluzioni si intravvedono influenze teatrali; non sarebbe male l’intero profilmico insomma, qual’ora supportato da una sceneggiatura degna di questo nome. A conti fatti, di Zardoz, salverei giusto il prologo, molto interessante, a parte la chiusura prima dei titoli con la pistolettata in mdp di Zed/Connery, del tutto fuori-luogo e insensata. Purtroppo le premesse non vengono rispettate.

Mentre vedevo Zardoz mi domandavo: ma è diretto dallo stesso John Boorman di Hell in the Pacific?!? :confused:

Delusione.

Qualunque opinione ne abbiate in merito, il film di Boorman ha già DUE edizioni br, entrambe pregevoli. Vedi www.dvdbeaver.com/film5/blu-ray_reviews_67/zardoz_blu-ray.htm

Cosa odono le mie …pupille!?! Quali inaudite critiche leggo? Premetto che se mi si chiede: Ah ti piace il cinema di fantascienza, e quale film? Rispondo inorgoglito: ZARDOZ! Diciamo subito che è un film di piccolo budget, uscito grazie all’ostinazione di Boorman che ne ha fatto la storia, difetti ce ne sono, ma sono relativi ai pochi investimenti (tipo un film alla Mario Bava piuttosto che ad una produzione holliwoodiana per intenderci) ed il poco tempo per le riprese. E’ difficile trovare un film che metta più concetti nella stessa pellicola come Zardoz, il tema della sovrappopolazione controllata da esseri privilegiati, gli eletti che sfruttano i diseredati, il concetto della scienza portata ai massimi livelli con gli effetti sull’adattabilità biologica dell’uomo che è pur sempre una creatura dipendente dalla natura, l’incognita dell’immortalità, la reazione della natura che livella i suoi equilibri compromessi. Troppa benedetta roba, troppa bella roba messa lì, sull’onda dell’entusiasmo dei suoi creatori, troppa carne a cuocere per un budget risicato e quasi autogestito, troppa spontaneità e troppa libertà di espressione, della quale siamo purtroppo poco abituati oggigiorno. Per questo amo questo film.

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Cazzo, dopo un post simile sono quasi commosso. .

dedicatissimo, il meta-flano (così ti commuovi ancor di più)

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