La Morte Ha Fatto L'uovo - Ost

Cd con la colonna sonora di Bruno Maderna disponibile sul sito della Beat Records

http://www.beatrecords.it/shop.asp?idprodotto=FDS28&lingua=i

Beh, se avessero messo Ewa Aulin in copertina sarebbe stato un acquisto obbligato…cmq musiche belle ma ossessive, non proprio una colonna sonora “lounge”…

la musica mi ha fatto piuttosto schifo… anche se l’autore si chiama Maderna… qualcuno deve avere il coraggio di detronizzare ogni tanto 'sti miti… a parte la musica che chiude il film certi interventi sono davvero risibili. Mi dispiace ma non era il suo mestiere

una delle cose migliori di certo cinema degli anni '60 e '70 è anche aver dato la possibilità di avere colonne sonore “altre”.

penso a “Doctor Who” in Inghilterra come al gruppo di improvvisazione di nuova consonanza per argento i Italia.

Ben venga quindi pure Maderna.

Sembrerebbe che l’autore abbia voluto creare a tutti i costi una colonna sonora originale ed “anticonformista” e che, durante questo tentativo, abbia perso completamente il controllo dell’operazione dando così vita ad un “mostro” di ost che non è ne ritmata ne melodica tantomeno orecchiabile e, a mio parere, non si addice particolarmente all’accompagnamento del film.
A me sicuramente non è piaciuta ed a tratti l’ho trovata proprio fastidiosa ma nel contempo mi riservo di ascoltare altri lavori di Bruno Maderna per capire maggiormente il suo stile musicale.

Bruno Maderna è stato uno dei compositori italiani di musica contemporanea più famosi… ovviamente, trattandosi di un musicista ‘colto’ (un termine che non mi è mai piaciuto in quanto non odio gli steccati in ogni ambito, figuriamoci in quello musicale… però in questo caso rende bene l’idea) la colonna sonora riflette le sonorità del suo lavoro non cinematografico, legato atonalità, alla dodecafonia ecc ecc…
In questi termini, ovviamente, la colonna sonora non poteva certo essere di facile presa. Probabilmente Maderna fu scelto dal regista e dagli autori proprio per questo motivo: per rendere più disturbante il film. A questo punto sarebbe interessante chiedere direttamente a Giulio Questi. Ad ogni modo un termine usato nella descrizione che si trova sulla scheda relativa al disco sul sito della Beat Records mi sembra che chiarisca bene l’idea di partenza e il perché della scelta di una colonna sonora così poco ‘digeribile’: “Uneasy listening”