100.000 Dollari per Ringo

Anno 1966
Durata 95’
Origine Italia-Spagna
Regia Alberto De Martino
Attori
Richard Harrison
Fernando Sancho
Lee Burton
Eleonora Bianchi
Monica Randall
Gerard Tichy
Micheal Manfort

www.spaghettiwestern.altervista.org/vari-west10.htm

Il miglior Ringo dello spaghetti western se si escludono quelli della coppia Tessari/Gemma.
Raro spaghetti in cui gli indiani sono protagonisti della vicenda ,trama scorrevole, non ci si annoia e non e’poco.:cool:
Fernando Sancho nella parte da buono non mi è piaciuto granche’ lo preferisco da bandito, Richard Harrison ingessato per tutta la durata del film, duellone finale classico.
La copia da me visionata è un mux e non arriva a 90 minuti, qualcuno sa’ se esiste una versione migliore in circolazione?

Ho messo su youtube gli ultimi 90 secondi della featurette sul film che ho realizzato recentemente per il dvd tedesco (niente audio italiano).
Li ho messi perché sono la parte che preferisco della lunga chiacchierata che feci con De Martino. Quello che dice alla fine e, soprattutto, come lo dice mi ha commosso allora e continua a farlo. Un momento di umanità che mi ha davvero intenerito e che condivido volentieri per ricordare il grande Alberto ora che non c’è più.

//youtu.be/4Ve6bcK_DYw

Sì, è un momento molto commovente, a distanza di anni De Martino riesce ancora a trasmettere l’emozione vissuta per il primo successo, per la svolta nella vita.
Peccato che la sua carriera, dopo un film comunque grosso come Holocaust 2000, sia andata meno bene di quanto avrebbe meritato.

la vita cambiava e’ bellissimo…
grazie giorgio sempre contributi di alto spessore…

Visionato oggi, manca nell’ABC film della stanza.

Trattasi di un western di stampo classico, che si rifà a quelli americani, quindi ampi spazi soleggiati e polverosi. Trama abbastanza confusa e Harrison poco convincente e coinvolgente.
Il budget di questa pellicola è assolutamente di buon livello, tantissime le comparse utilizzate nelle varie battaglie. Tecnicamente valido, nulla da dire, belle riprese con campi lunghi e grandi spazi aperti, peccato che non mi abbia coinvolto più di tanto.
Il film è incentrato per buona parte sugli indiani, uno degli unici nella cinematografia italica così a memoria.
Le musiche sono di Bruno Nicolai, con la ost iniziale che parte dopo un ottimo prologo di 10 minuti, cantata da Bobby Solo. A mio avviso la parte migliore del film sono gli ultimi 20 minuti,con un’escalation di violenza in progressione, per il resto invece mi sono un po annoiato.