DODICI DONNE D’ORO
http://www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=23760&completa=si
Regia: Frank Kramer (Gianfranco Parolini)
Attori: Brad Harris,Tony Kendall, Jacques Bezard, Liliane Dulovic, Danielle Godet, Christa Linder, Maria Perschy
Sceneggiatura: Werner Hauff , Gianfranco Parolini, Giovanni Simonelli
Tratto dal ROMANZO DI PABEL VERLAG
Fotografia: Francesco Izzarelli
Musiche: Bobby Gutesha
Montaggio: Edmondo Lozzi
Scenografia: Nico Matul
Produzione: MARIO SICILIANO PER LA METHEUS FILM (ROMA) PARNASS FILM (MONACO)
Distribuzione: IMPERIALCINE
DAta di uscita: 9 aprile 1966
Durata: 93’
L’uccisione di due gangster e una catena di delitti evidentemente connessi con costoro conducono il capitano Rolley e un investigatore privato, Joe Walker - incaricato da una misteriosa donna di rintracciare uno scienziato improvvisamente scomparso - a collaborare. Entrambi, anche se non sempre amichevolmente e con sistemi e finalità diverse scoprono che un gangster privo di scrupoli e con una certa ingegnosità organizzativa, sta perseguendo un grandioso piano criminale per pervenire al dominio del mondo: insegnare a dodici fanciulle ridotte ad automi mediante una diabolica iniezione, la maniera di avvicinare e circuire gli uomini occupanti un posto di comando nella finanza o nella politica.
Finalmente sono riuscito a muxare l’audio dell’inguardabile vhs in italiano, telecinemato in malo modo dal super8, sulla versione passata qualche anno fa da un’emittente satellitare tedesca - purtroppo non ho il dvd della Retromedia/Image (http://italian.imdb.com/title/tt0059364/dvd) - non è stata comunque un’operazione facile e veloce, sopratutto perché la versione tedesca è monca di alcune scene e ne ha invece altre più lunghe. Alla fine, aggiungendo le scene tagliate dal super8, dovrei aver raggiunto la versione definitiva (84’.51).
Peccato che sia l’unico episodio di Jo Walker che non sia uscito in dvd in Italia, perché secondo me è il migliore dei 4 e sopratutto l’unico più fantascientifico.
Quasi una storia da supereroi all’italiana.
Credo che sia il primo spy-movie di Parolini, che all’epoca veniva da un western e una manciata di peplum, ma già ci si sente coinvolti in una regia energetica e modernissima rispetto ai canoni del genre in quegli anni. Poi il futuro cinematografico del regista farà la sua storia.