Anno 1968
Durata 98
Genere Western
Cast Craig Hill, George Martin, Susy Anderson, Aldo Sambrell, Andrea Bosic, Howard Ross
Musica Francesco De Masi
Fotografia Stelvio Massi
Regia Nunzio Malasomma
Unico western di Nunzio Malasomma , all’epoca settantatreenne, con i due protagonisti principali Craig Hill e George Martin che dopo il film Per il gusto di uccidere ritornano a lavorare insieme.Girato interamente in Almeria con una trama ‘Leoniana’ mescolata con ingredienti da giallo rimane a mio parere un western discreto ma senza entusiasmare.
La copia da me visionata e un riversamento da vhs dalla durata di 96’.
Opera ultima ed unico western del veterano Nunzio Malasomma, è a parer mio uno dei migliori tra i 58 western prodotti in Italia nel 1967: la trama gialla ben si integra con la vicenda di cowboys e pistoleros
e non stride nemmeno la breve parentesi di commedia con la vedova e le sue figlie al ranch. Grandi location spagnole(Almeria, Colmenar Viejo, Sesena) valorizzate al meglio dalla fotografia di Stelvio Massi e ottima colonna sonora del maestro Francesco De Masi. Cast adeguato con Craig Hill in buona forma.
Da rivalutare. La copia che posseggo è una registrazione da 7 gold (master non male)
Doppiaggio:
Craig Hill: Gigi Proietti
Susy Andersen: Gabriella Genta
Howard Ross: Luciano Melani
Aldo Sambrell: Virginio Gazzolo
Josè Manuel Martin: Stefano Sibaldi
Andrea Bosic: Emilio Cigoli
Margarita Lozano: Adriana De Roberto
Eleonora Brown: Serena Verdirosi
Tomas Blanco: Roberto Villa
Antonio Molino Rojo: Giancarlo Maestri
Vietato in prima battuta ai minori di 18 anni per le “scene di violenza e di raccapricciante cruenza spesso anche troppo compiaciuti nonché dalla tematica stessa del film che non è riscattata neanche dalla conclusione” e poi derubricato ai minori di 14 dopo una serie di sforbiciate, questo unico western di Malasomma rappresenta un anomalia nel genere: innanzitutto non esistono eroi in questo film, al contrario i due protagonisti Bill Mack (Craig Hill) e Sandy Cassell (George Martin) sono due fuorilegge costretti loro malgrado a collaborare poiché accusati di triplice omicidio; in secondo luogo lo svolgimento della trama, per oltre metà del film all’interno di un forte, ne dà un sapore decisamente atipico; le stesse musiche di De Masi e la bella fotografia di Stelvio Massi hanno uno stile retrò, dal sapore classico; infine il tocco di mistero dato dal dubbio su chi possa essere il vero assassino.
In italiano il film, prima del passaggio una quindicina di anni fa su 7 Gold era praticamente introvabile: oggi abbiamo una versione dvd statunitense e una spagnola.
Resta come unico dubbio il senso del titolo visto che in realtà di forche nel film se ne vedono molte meno che quindici.