Sarà già stato scritto altrove, comunque John Holmes viene doppiato da Michele Kalamera in “Supermaschio…” mentre la sua voce in “Carne Bollente” è di Andrea Lala.
Curioso il fatto che oggi in rete siano visionabili perlomeno in streaming (ovviamente non ufficiale) solo versioni in francese ed inglese di “Carne Bollente”, e di eccellente qualità video! quella originale in italiano pare scomparsa nel nulla, mentre dovrebbe essere la più diffusa…
Lala già sapevo. Aveva una bellissima voce, peccato che da troppi anni abbia lasciato il mondo del doppiaggio. Kalamera è invece una notizia clamorosa: compie quest’anno i suoi bei 80. Da decenni “voce ufficiale” di Clint Eastwood (compreso l’ultimo “Il corriere”). E mi fa sorridere l’idea che, tra un Clint e l’altro, si trovasse a doppiare “Big John”…
Alessio hai per caso scritto qualche libro a riguardo o consigli qualche lettura? Magari aprendo un thread apposito.
Io da profano a parte Luce Rossa, Moana e le altre e Porn’Italia non ho nient’altro.
Intendi sull’argomento specifico John Holmes in Italia o sull’hard in generale?
Sul primo tema puoi leggere l’autobiografia di John Holmes (tradotta anche in italiano, e una volta tanto da un traduttore molto bravo), l’autobiografia della Staller, e il fondamentale libro americano su Holmes già citato da me e da Alessio in questi topic.
Sul porno in generale (europeo?, solo italiano?) la bibliografia è ormai molto vasta. Io ho tre o quattro scaffali pieni di libri in varie lingue dedicati al tema. Se dici cosa ti interessa in particolare, e se leggi anche inglese e francese, posso suggerirti alcune letture molto interessanti…
Grazie mille Andrea. Mi piacerebbe approfondire quello italiano e quello americano, per entrambi mi interessa in particolare il periodo 1980-2000.
L’autobiografia di Holmes e Ilona Staller vedrò di recuperarle, puoi darmi il titolo e l’editore di entrambi?
Di mio esistevano, anni fa, testate online e una rivista di settore in cui avevo scritto diverse cose storico-biografiche…ma sono entrambe passate a miglior vita. Ho qualcosa in archivio che vorrei riutilizzare, più alcuni ‘inediti’ Vedremo…
Consigliatissima l’autobiografia della Staller! Molto interessante, viene ripercorsa l’intera vita dell’ungherese. E micidiali i suoi ricordi su Pontello, descritto come un perverso maniaco assatanato. Che le fece pure male, gratuitamente…
Quelli che riporti sono tratti dalla versione doppiata in inglese per il mercato statunitense (dubito sia mai uscito in Inghilterra) dal titolo “The Rise Of The Roman Empress”, in cui Holmes viene indicato nei titoli come John C. Holmes. Invece la versione francese in video, dal chilometrico titolo “Dolce Vita Cicciolina - Le Depute (sic - senza accenti) & L’Etalon” riporta solo questi crediti iniziali e in questo preciso ordine
Ilona Staller
Adams Tracey (sic)
John Holmes
Amber Lynn
poi gli stessi si ricongiungono al cartello di quelli italiani (…Soggetto e sceneggiatura: Mister Gi. (sic) etc etc). Logicamente ignorato nei titoli di queste due edizioni Erminio Bianchi Fasani… l’unica cosa che accomuna tutte le edizioni citate è che Kieran Canter resta invisibile! Mi manca la versione tedesca…
Ahemm, MISTER, benvenuto nel forum, per quanto il tuo commento possa pur essere considerato “calzante”, magari esprimere un concetto un attimino più articolato potrebbe migliorare la tua introduzione in queste lande, non trovi?
Suppongo ti riferisca all’aneddoto delle frustate, che lasciò la povera Staller dolorante per giorni e contribuì alla rottura con Schicchi che aveva preteso tale scena (almeno, così la raccontava lei). Lui era recidivo, al momento di girare una scena anal con la Pozzi la apostrofò in malo modo e lei lo mandò a cagare (fu costretto a scusarsi, altrimenti la scena Moana non l’avrebbe girata). E pure Christopher Clark raccontava cose disgustose sul suo conto.
p.s. In merito al perdono postumo di Amber Lynn a Holmes, immagino c’entrasse anche il fatto che lei stessa aveva avuto problemi di droga in passato. Interessante la testimonianza di Rocco sull’attrice Hula Hoop, che finora avevo sempre saputo non aver mai fatto cose hard.