2010 - L'anno del contatto - 2010: The Year We Make Contact (Peter Hyams 1984)

Con Roy Scheider, John Lithgow, Helen Mirren, Bob Balaban, Keir Dullea

Curioso, affascinante sèguito del film di Kubrick.

A nove anni di distanza dagli eventi di 2001, una spedizione USA-URSS parte per Giove per cercare di capire cosa sia capitato ad HAL9000, e che fine abbia fatto Bowman. Mentre russi ed americani collaborano nello spazio, sulla Terra le cose vanno diversamente.

Film valido, affascinante e con alcuni momenti anche spaventosi. Chiaramente siamo lontani dalla profondità di Kubrick, che peraltro appare nel film, disegnato sulla copertina del Time visibile a un certo punto.

Ho il bluray; dare un seguito a 2001, uno dei film più importanti della storia del cinema, è una missione suicida. Il sospetto è che 2010 ci provi davvero: viene reclutato Keir Dullea, viene “spiegato” il malfunzionamento di HAL9000… Come sequel, è un fallimento; come intrattenimento, è godibile, ha una bella fotografia, begli effetti speciali (di Richard Edlund, che aveva appena lasciato la ILM per fondare la BOSS Film).

Intanto, ringrazio Renato per aver aperto il thread, in onore di un film all’epoca ingiustamente sottovalutato quando non vilipeso. Come seguito (“impossibile”) è in effetti discutibile. Come opera di fantascienza, è invece pregevole e con vari motivi di interesse. Tecnicamente ineccepibile: se gli effetti speciali sono ancora ottimi (e appartengono al “pre-digitale”), all’epoca erano addirittura sensazionali. Nota di demerito al pur valido doppiaggio nostrano: anzichè l’insuperabile Gianfranco Bellini, per dar voce ad HAL 9000 venne usato il più anonimo Renato Cortesi. E per Keir Dullea, anzichè Gianni Marzocchi, il professionale ma mai brillante Luigi La Monica. Poi certo, il problema principale, come Kubrick medesimo sottolineava, è che hanno voluto a tutti i costi “dare delle risposte”. Quando invece il fascino e pregio dell’immenso 2001 è che appunto ognuno si dà le risposte che preferisce, alle tante questioni (filosofiche, scientifiche, religiose…) sollevate. Ma poche balle: il film di Hyams va visto, amato e rispettato. Anche perchè fu l’ultima volta, per Roy Scheider, che ebbe il ruolo di protagonista in una produzione di una major. Il suo declino artistico lo portò quindi a ruoli di contorno in opere mainstream, o da protagonista in produzioni minori. Peccato, perchè il cinema americano “importante” avrebbe dovuto ancora usarlo, e per parecchio…
P.S. Br di gran pregio, raccomandatissimo: vedi www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews45/2010_year_we_make_contact_blu-ray.htm

Sono in linea con quanto avete già scritto, come sequel ovviamente sconta l’impossibilità di eguagliare un monumento, ma come film a sé a mio parere è un signor film. Purtroppo il suo valore verrà sminuito per sempre perché - mal voluto - il riferimento a 2001 è ineludibile. Ma andrebbe decisamente rivalutato, lodato per le sue qualità e gli andrebbe riconosciuta la dignità che merita.

Sono d’accordo. Pur, ovviamente, non valendo un’unghia dell’originale, è un bel film di fantascienza con degli effetti speciali bellissimi, una storia affascinante e con dei buoni attori. A me è sempre piaciuto. L’ho rivisto da poco, dopo aver visto 2001 al cinema quando l’hanno ridato e regge ancora benissimo, per me.

Arthur C. Clark appare seduto su una panchina all’inizio del film, nella scena davanti la casa bianca, che dà da mangiare ai piccioni.

Tony di’ la verità: se avessi saputo del sequel verso la fine del 1983 non avresti scritto “E mo basta! Ancora co sti sequel? Mo pure di 2001?? Ma lasciate stare Kubrick e che cazzo!” :smiley:

Mi fa ride l’immagine che ti sei fatto di me. :smiley: Pensi che odii qualsiasi cosa! Ma perché?