A better tomorrow 2: capolavoro o ciofeca?

Ma figurati io sono nuovo come te…però l’ordine è davvero necessario secondo me perchè se vai ad osservare il sito di nocturno dove ci sono più off topic che altro non si capisce più niente…si sta parlando di un film e la pagina dopo si parla del tizio dell’altro film di politica etc…almeno qui si segue una linea e la si porta fino alla fine, con qualche trambusto durante il viaggio, ma i pensieri almeno sono inerenti e ordinati…tutti qui…
Poi se un esperto di film di arti marziali (basta guardare le cose che hai su bruce lee)per cui lo stare nel forum lo nobilita!

:slight_smile:

durante le ultime feste di natale 2005, ho realizzato un film di 2 ore e 34 con un montaggio cronologico dei tre A BETTER TOMORROW , eliminando scene pallose ed inutili…capirai che ne e’ venuto fuori…si spara per 2 ore di seguito…ciao:rolleyes:

lo ho visto qualche anno fà e pur avendo qualche difetto, il finale è da antologia e solo per questo deve rimanere nella storia del cinema orientale!!mentre una vera ciofeca credo che sia hard boiled…

Hardboiled brutto???

Hard Bioled E’ Una Ciofeca??? Ma Chiedere Di Piu’ Al Cinema D’azione E’ Impossibile!!!:frowning:

forse mi sono espresso male tra i film di Woo è sicuramente quello che amo di meno…niente a che vedere con gli altri suoi capolavori(The killer su tutti poi Bullet In the head…)…

Ritorniamo in topic per favore.

Visto pochi giorni fa grazie alla Belva che me lo ha prestato.
Mah…nè capolavoro, nè ciofeca. A me è risultato godibile e con un finale(Gli ultimi 25’) esaltante,da starsene in piedi sul divano urlando Woooow!!!:cool: con qualche scena noiosetta ma anche con qualche scena spassosissima che mi ha piegato dal ridere Su tutte Mark (Chow Yun Fat) che costringe i mafiosi nel suo ristorante a mangiare il Riso puntandogli la pistola e partendo con tutto un discorso sull’importanza del suo riso. O anche quando cerca di far riprendere dalla depressione il suo amico.
Personaggi davvero molto ben caratterizzati. Il Cinema Orientale sta diventando sempre più una bella scoperta per me.
Sicuramente è inferiore a The Killer , ma non mi è dispiaciuto, nè mi ha deluso.

Pensate che ha una buona recensione persino nell’ipercritico dizionario, di cinema, Mereghetti: ho tutti e tre i dvd Eagle di ottima fattura e ve li consiglio. :-p

…infatti, il film è bello, nella sparatoria finale i morti si contano a pacchi, ma l’umorismo cinese è di grana grossa e non sempre capito da noi occidentali. dopotutto non si possono avere 90 minuti di continue sparatorie. La parte terza che sarebbe il prequel delle prime 2 parti, a mio avviso è il migliore della serie. Tsui hark arma la defunta Anita Mui ed è strage compiuta!!!:smiley:

A me piace molto poco. Ho il DVD, pagato pochissimo, comprato solo per completare la trilogia. L’assenza di Mark Gor pesa tantissimo e l’esponente del fratello gemello è una trovata ridicola, ma Chow-Yun Fat ci doveva essere a tutti i costi, ormai assunto a superstar asiatica. Carina la scena dei ragazzi vestiti come Mark (dopo il trionfo del primo capitolo, a Hong Kong i ragazzi si vestivano come Mark Gor con il cappotto lungo, gli occhiali- della linea di Alain Delon, che ringraziò Chow per le vendite stratosferiche in Asia- e il fiammifero in bocca) ma ridicola quella del riso cantonese. Il terzo capitolo è meglio, e il primo non si batte. Questo è una mezza ciofeca.

E i ‘‘sentimenti’’ che giudicate tanto mielosi a me piacciono, l’onore e la lealtà sono concetti rarissimi nella vita di tutti i giorni e siamo disabituati persino a trovarli in un film.

‘‘Hard Boiled’’ è un capolavoro, altro che ciofeca! E ‘‘The Killer’’ un gradino sotto.

Io piuttosto rigirerei la domanda sul terzo capitolo che a mio parere lascia parecchio a desiderare…

Ciao!

L’ho visto, con un certo ritardo, ma l’ho visto. :slight_smile:
Per me -per rispondere al titolo- né capolavoro né ciofeca, un film sghembo ed imperfetto ma che splende in un paio di episodi. Saro’ monotono, ma ormai guardando i film di quel periodo provenienti dall’ex colonia inglese, mi sovviene un senso di perdita per quella cinematografia che spero sia inadeguato.

Ciao!
C.

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Cosa intendi?

Mi sono spiegato come un libro chiuso :sweat:: quello che intendevo dire è che la cinematografia di Hong Kong, prima di rientrare nell’orbita cinese, è stata - ne sono convinto- un unico e irripetibile fenomeno che ha visto l’intersecarsi di una serie fortunata di eventi e condizioni: la cultura cinese, il liberalismo inglese e i capitali che vi fluivano grazie alla condizione economica e politica in cui si trovava.

Con il ritorno alla Cina queste condizioni sono venute meno; non dico che non ci saranno bei film provenienti dalla ex-colonia in futuro. Dico solo che tra la repressione e l’allettante mercato cinematografico cinese i film che usciranno saranno “addomesticati” per non avere attriti col partito.

Poi magari mi sbagliero’; ne sarei felicissimo!

Ciao!
C.

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Purtroppo non ti sbagli. Già dopo il 1997,quindi ormai da oltre un quarto di secolo, tanta “libertà creativa” del cinema di HK è un lontano ricordo. Non che, nel frattempo, siano mancati esempi alti o altissimi, artisticamente parlando, ma l’aria che respirano registi, produttori e attori è inevitabilmente diversa. E parecchio… :persevere::cry::skull_and_crossbones::no_mouth:

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Capisco perfettamente.
L’idea che quella congiuntura di fattori che ha reso la new wawe hongkonghese una dilaniante e selvaggia scudisciata di cinema libero e senza freni inibitori sia ormai andata perduta per sempre…
Anche io ne soffro ancora parecchio.
Ho inizato a patire a causa di ciò quando vidi al FEFF il primo Infernal Affairs, che mi sembrò più un blockbuster americano che una pellicola made in HK :sweat:

Per quanto ancora ci fosse parecchio di buono, era ormai evidente come la trasformazione ineluttabilmente fosse già in atto…

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A me in realtà rattrista di più la parabola discendente della filmografia di John Woo
perché una congiuntura storica come quella in cui si é sviluppata la new wave di HK difficilmente può durare a lungo, mentre un regista potrebbe, se non confermare la bravura d’inizio carriera, almeno non affossarla come ha fatto con i film del periodo americano.

E per me, A better tomorrow II resta un gran capolavoro.

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