Dopo Heartbreak Motel non ci siamo spostati di molto da quella parte degli Stati Uniti sporca, lacera, creatrice di mostri e fucina di tanti ottimi film disturbanti.
Se Heartbreak Motel è folle in modo corale, un girone degli inferi, “A Bruciapelo” (The Sadist) ci mostra una coppia di giovani psicopatici che tiene in ostaggio alcuni insegnanti capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato; qui però non si tratta di un classico sequestro per un qualche fine preciso, ma di un bisogno da parte dei carnefici di fare del male, umiliare, torturare sia fisicamente che psicologicamente con un piacere perverso che spesso sorprende per l’audacia. Stiamo parlando di un film del 1963 e in quegli anni l’uso della violenza non raggiungeva questi livelli; al massimo poteva essere condita da una ironia di fondo che stemperava i toni.
I meriti del regista sono quelli di aver creato una soffocante situazione di pericolo costante, senza dare garanzie, mai prevedibile e con gli ultimi vorticosi 20 minuti di pura suspense. Elementi come il caldo torrido, il sole che picchia sulle teste, l’ambiente polveroso, le carcasse d’auto come cadaveri immobili e putrefatti, rendono ulteriormente l’idea di un insostenibile tour de force nella sopraffazione.
Titolo originale: The Sadist
Origine: USA, 1963
Durata: 89 minuti
Formato: 1.85:1, b/n
Audio: inglese, italiano mono 2.0
Sottotitoli: italiano
[b]Una coppia di giovani assassini psicopatici, inseguiti dalla legge, sequestra un gruppo di insegnanti in viaggio verso Los Angeles. Trovato rifugio in un’officina deserta, i due criminali si lanciano in un sadico gioco al massacro, torturando le vittime una alla volta.
Primo film liberamente ispirato alla figura del serial killer Charlie Starkweather, che sarà poi il modello di Terrence Malick per “La rabbia giovane”. Uno studio su sadismo e follia, portato sullo schermo con un uso esemplare della suspense.[/b]
Quello che segue è un teaser realizzato da noi con la collaborazione amichevole di Michele De Angelis che si è prestato anche per la realizzazione della presentazione del film.
Taxi Drivers: “Opium Vision prosegue nel suo illuminato percorso editoriale recuperando una rarità che non mancherà di suscitare il più acceso interesse tra i cinefili”. http://www.taxidrivers.it/84639/dvdbluray/84639.html
L’ho acquistato ieri sera da Bloodbuster, in occasione del mio incontro con il caro amico Zardoz.
Preso al normale prezzo di 12,90 euro, e visto per una prima mezz’ora: conto quest’oggi di terminarne la visione.
Classica atmosfera da exploitation americano, seppure si elevi senz’altro sopra la media dei classici prodotti alla grindhouse o più in generale ai B-movies.
Volto lombrosiano per il protagonista.
Azzardo:
guardate la scena iniziale, con l’arrivo dell’auto con i tre a bordo nella stazione di servizio… Marco Masi, nel suo Demonio nel cervello, ripropone una scena pressoché simile, tanto da farmi sorgere la domanda spontanea: ma l’avrà visto? magari è un caso, ma le somiglianze sono notevoli, anche a livello di trama se vogliamo.
Ottima l’edizione Opium, con il notevole doppiaggio originale. Qua e là ci sono alcuni buchi dovuti a usura del supporto.
Segni di usura anche nel cambio rulli, ma nel complesso un ottimo master.
Da avere sicuramente. Bravi.
Matteo, ma non era proprio possibile mettere negli extra i titoli di testa italiani?
Il film è decisamente modesto, ma a mio parere si tratta di un recupero molto importante dal punto di vista storico. Qual è la provenienza del master originale che è stato utilizzato?
Preso anch’io il dvd Opium Visions. Il punto debole del film, a mio avviso, è il cast di attori, davvero modesto. Tuttavia, grazie alla sceneggiatura,
e grazie alla fotografia e al taglio delle inquadrature, A bruciapelo si guarda con piacere. Il personaggio del sadico, poi, è davvero spietato:
l’omicidio a sangue freddo e assolutamente gratuito del vecchio insegnante non credo abbia molti precedenti;
mi è anche molto piaciuto l’evolversi della storia dall’arrivo dei poliziotti in avanti; infine, molto bello e “spaventoso” il finale.Ancora una volta, dunque, complimenti alla Opium Visions. Se continueranno a pubblicare titoli seguendo questa “filosofia del recupero”,
credo che i riscontri positivi non potranno che aumentare.
I titoli di testa della copia italiana non erano in condizioni tali da poter essere riproposti, anche se avevamo valutato l’opzione.
Il film è decisamente modesto, ma a mio parere si tratta di un recupero molto importante dal punto di vista storico. Qual è la provenienza del master originale che è stato utilizzato?
Si tratta di un master HD ricavato da materiali positivi d’epoca.