Visto per la prima volta solo ieri e mi è piaciuto veramente molto. Attualmente il cinema italiano lo riesco ad apprezzare solo attraverso questa tipologia di film.
Molto bella la scena iniziale con Favino sullo scooter, così come il finale, che mi è sembrato quasi un qualcosa di apocalittico, mi ha tenuto davvero in ansia.
Perfetti poi i rimandi, che poi diventano parte integrante della storia, ai drammi di Raciti e Sandri e devo dire che la scena in cui veniva annunciata alla TV la morte del primo mi ha davvero commosso, sono entrato in empatia con i celerini.
Gli attori li ho trovati tutti bravi e calati nella parte, certo che per molti di loro recitare dovendo fare per forza i romani è senz’altro un vantaggio. Tra l’altro molto bella la cubana moglie di Negro.
Alla fine della visione avevo addosso un disagio shock e un senso di rabbia, frustrazione ed impotenza che ha fatto fatica a scemare. Come detto giustamente prima di me, è un film in cui non vince nessuno ma perdono tutti.
Ho provato una profonda tristezza per le condizioni in cui lavorano i celerini, che devono tenere a bada sti cazzo di ultrà che non hanno niente di meglio che fare nella vita che fare casino negli stadi, ma al tempo stesso li ho odiati quando hanno abusato del loro potere (vedesi il raid punitivo agli accoltellatori di Mazinga. Al tempo stesso però, pur detestando i vari nostalgici nazi-fascisti, mi ha rattristato vedere quei ragazzi abbandonati a loro stessi e con degli “ideali” che non li porteranno da nessuna parte, se non in galera o a morire ammazzati in qualche stupida faida.