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In uscita il 27/1 nelle sale questo film sul mondo dei celerini. Favino nel cast protagonista. Trailer e spezzoni trovati in rete non sembrano male. Attendo di andarmelo a vedere.
I primi 6 minuti in anteprima http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/copertina/acab-all-cops-are-bastards-i-primi-6-minuti-del-film/31298848?ref=HRERO-1
Visto questo pomeriggio. Promosso sotto tutti gli aspetti. Un Bravo a Stefano Sollima che gira un ottimo film con numerosi personaggi e tematiche assolutamente attuali, senza vincitori ne vinti ma con un unico grande nemico fortemente delineato : La politica. Bravi Favino,Giallini, Nigro ed il semiesordiente Domenico Diele. Ottime locations romane, molto belle le musiche , gran ritmo. A breve leggerò anche il libro omonimo.
Per riflettere.
concordo con te mi e’ piaciuto molto sotto tutti gli aspetti,aggiungo solo che le musiche stupende sono dei romani Mokadelic,anche io sono rimasto sorprendentemente colpito dalla bravura di Diele!!!
ma i politici del pdl non hanno protestato per la rappresentazione estremamente veritiera del fighetto …GRANDE SOLLLIMA!!!
NELLE SALE IL 27 GENNAIO
Il romanzo criminale col distintivo
Al cinema i celerini di “Acab”
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/01/19/news/acab-28299392/
Foto:
http://trovacinema.repubblica.it/film/fotogallery/acab/409533
Trailer:
Visto oggi al cinema. Oscuro, angosciante, senza punti di riferimento. Attori (Nigro, Favino, Giallini, Diele e il bravo Giorgio Marchesi in un piccolo ruolo) in stato di grazia, non si salva nessuno in questa spirale di odio puro con uno Stato che manovra tutto come un esperto burattinaio. Ottima la O.S.T. e la regia di Sollima, stavolta in stile quasi da cinema veritè. Promosso a pieni voti, Sollima si conferma una solida realtà.
Io l’ho visto oggi al cinema e concordo con quanto è stato scritto da chi mi ha preceduto, è sicuramente un film da vedere con ottimi attori che però, se mi è concessa questa piccola “critica” , come accaduto un po per " Romanzo criminale ", sono talmente bravi e, ci han abituati a vederli in ruoli positivi che, si fa molta fatica a non “simpatizzare” per loro (sia ben chiaro che qui c’è poco da “simpatizzare”, personalmente vedendo certi simboli e comportamenti… anzi, c’è però molto da riflettere e, lasciando perdere le simpatie politiche di questi individui che non condivido per nulla, mi sa che ci si ritrova d’accordo però, per alcune cose! )…comunque, è un film che, come ripeto, mi sento di raccomandare a tutti e, vi lascio con una considerazione o meglio, riflessione personale che, comunque avrete già fatto tutti e cioè che, quando , soprattutto nella scena finale “i nostri eroi” si trovano a dover respingere l’attacco dei tifosi inferociti per la morte di Gabriele Sandri…non vi ha dato l’impressione come atmosfera, di ritrovarvi in uno di quei film popolati da zombi, demoni, etc che, si trovan ad assediare i protagonisti della pellicola in questione non sapendo come andrà a finire o meglio, intuendo come andrà a finire ma, lasciandovi con il fiato sospeso? A me ha dato quest’impressione…poi, sia ben chiaro che come ho già scritto, penso che sia una cosa facilmente intuibile.Mi ha molto colpito il disegno che c’era sul muro della caserma, realizzato molto bene… qualcuno di voi sa se è stato fatto apposta per il film oppure come penso si trova veramente in una caserma (quale non so!) di Roma?
Quello che deve dire, il film lo comunica chiaro e forte. La sua particolarità sta nella struttura: più che su una storia forte si regge su personaggi emblematici. Da qui l’impressione di un andamento episodico, come se il risultato fosse la riduzione di una miniserie. Comunque Sollima non mi ha deluso e regala scene notevoli, come quella magnifica in cui Favino è sul balcone e trattiene lo sputo o il riuscito finale dalle suggestioni carpenteriano-romeriane.
Sbaglio, o questo è il primo poliziesco che vede protagonisti dei “celerini”?
d’accordo con tutte le valutazioni positive espresse su questo film, un mezzo miracolo considerando lo stato in cui versa il contemporaneo cinema italiano, appestato da piagnistei di mariti, mogli, fidanzati e amanti petulanti, col tomo di psicanalisi pret a porter sotto il braccio, straniere ventenni strafighe che si innamorano inesorabilmente di toscanacci, giovani vecchi che vanno a Santorini dopo l’esamino di maturità, amorevoli cuochi che fanno i biscottini al cioccolato dolci dolci, eccetera eccetera.
Tutto ottimo, regia, prove attoriali, fotografia, musiche. Sollima, a mio parere, ha il grande merito di non aver fatto un film per dare o togliere le colpe, ha solo ritratto un mondo che esiste, ma col quale noialtri “normali” non abbiamo quasi mai contatti. Un mondo nel quale mangi pane e violenza, per 1300 euro al mese, ed è impossibile che questo cibo, ingurgitato per anni, non ti rimanga addosso, appiccicato, senza plasmare il tuo carattere, i tuoi pensieri, le tue paure, i tuoi desideri.
Sollima non dipinge dei santini della moralità (anzi, il più pulito ha la rogna…) ma neppure crea dei mostri sanguinari e assatanati. Nessuno è totalmente colpevole o innocente, ma tutti sono/siamo sconfitti; per colpa di un ruolo, di un contesto, di una serie di obblighi e leggi, scritte e non scritte (quelle dello Stato, quelle della strada, quelle del gruppo…). Qualcuno è più forte, moralmente, e rimane a testa alta, qualcun altro si macchia, e magari neppure se ne rende conto.
Come dice Alexscorpio, si prova simpatia per i vari Cobra, Mazinga, Negro, Spina, anche se non si dovrebbe; ma non è solo che i vari Favino, Nigro Giallini, oltre che bravi, sono volti che siamo stati abituati a vedere in contesti diversi, allegri, brillanti, “positivi”; è che quel cuore di tenebra appartiene a tutti.
Visto dal buon blu ray e confermo tutti i pareri positivi.
A me però ha fatto un effetto particolare, non ho provato simpatia per nessuno, anzi, alla fine mi stavano tutti sulle palle, sorprendendomi di me stesso, peraltro.
Non so se fosse lo scopo del film ma dopo la visione ero disgustato da tutti, dai celerini violenti con i poster del Duce ai fascistelli che vanno a fare le spedizioni punitive contro i rumeni, dal giovane politico fighetto alle donne che impediscono ai mariti di vedere i figli, dai buzzurri stranieri che deturpano il parchetto agli ultras italiani che vivono solo per quello e che fanno casino allo stadio… Insomma, non salvavo nessuno (ed io non sono proprio così, diciamo…) e ammetto che questa cosa mi ha fatto sentire strano (e in qualche modo vergognarmi di me perché ho messo tutti nello stesso calderone e non sono certo solito a certe cose).
Boh, non so se lo scopo del film fosse anche questo (non credo…) ma ieri mi ha preso così, ero più negativo di Trucebaldazzi…
Il film è certamente girato bene, ottima fotografia, stile secco, senza fronzoli ma personale e congrande gusto, bella scelta delle musiche e montaggio molto curato. Peccato solo per la sceneggiatura che a volte inciampa in luoghi comuni e didascalismi abbastanza da quattro soldi.
Però bello, averne di film così (anche se mi ha fatto un effetto sgradevole).
grande Sollima, un bel film
poi sono d’accordo che non è perfetto ma rimane una buonissima visione, ben girato e interpretato, e abbastanza fedele alla pre-apocalisse senza risposte dei nostri tempi
visto stasera, non mi è dispiaciuto anche se col libro (che acquistai e lessi appena uscito) ci azzecca molto poco.
Visto ieri sera in dvd, gran film, certo ho preferito il libro che ha un respiro completamente diverso, ma rimane una gran prova di regia e interpretazione. Molto bello il finale, anch’io concordo con Fede, alla fine ero disgustato da tutti, mi ha fatto stare male. Magistrale l’interpretazione di Favino in tribunale con i flashback degli scontri.
Bellino bellino, visto ieri sera, temevo un qualcosa di più fumettoso, stile il vecchio teste rasate, invece il film mantiene una sua coerenza è fatto bene e ti regala emozioni, a volte adrenalina a volte fastidio, bello. Come detto e ridetto, nota positiva alla colonna sonora, sinceramente temevo puttanate stile Vasco o Ligabue, invece tutto bene. Un bel film, che venga preso d’ esempio.
Approposito di colonna sonora, pezzo che adoro:
Invece a proposito di colonna sonora , ecco un pezzo che io odio dal 2006 :
Che direi? A suo tempo dopo averlo visto ho sentito la necessità di vederlo e rivederlo almeno altre tre volte praticamente di fila, non so bene il perché ma mi aveva preso parecchio. Buon esempio di cinema sorretto da attori molto bravi e nella parte appieno e ben diretti dal figlio d’arte Stefano sollima. È vero, se qualcuno si aspetta eroi o vincitori rimarrà fregato, qui vincono e perdono tutti perché tutti fanno quel che non devono e non fanno quel che devono e viceversa al tempo stesso, insomma, come già avete scritto sono tutti diavoli e angeli in modo quasi equilibrato. Il tema è sicuramente spinoso, specialmente al giorno d’oggi, ma a parte qualche piccola caduta nella retorica per altro accettabile viene snocciolato bene e ha il non semplice pregio di accontentare e al tempo stesso deludere chi “tifa” per gli uni o per gli altri. Brani musicali ottimi e ben distribuiti lungo il film. Per me è promosso a pieni voti.
Ah, per rispondere a Skorpio, io invece credo che il dipinto sul muro sia stato fatto proprio per il film, visto che sono ritratti i nostri protagonisti e non agenti veri, forse il detto potrebbe davvero esistere. Però è una mia ipotesi.
Anche a ma non e’ dispiaciuto affatto un vero e proprio film di denuncia ,c’e’ qualche forzatura di troppo ma tutto sommato si dimostra un film crudo e realista che descrive la vita e la personalita’ dei celerini riuscendo ad essere sopra le parti per l’ imparzialità dimostrata e finisce per non accontentare nessuno. Raro esempio di ottimo cinema contemporaneo.
Applausi per questo pezzo
Il film mi è piaciuto tanto, davvero un bel risultato su un tema scottante in cui era facile cadere nella solita cazzata all’italiana.
Spiace che di film così non se ne siano fatti di più in Italia negli ultimi 15-20 anni, o forse li hanno fatti ma non li ho visti io, chissà. Del resto anche questo qua se leggo bene in sala ha raccolto meno di tre milioni, cioé quasi un cazzo.
Pensavo a quanto è bravo Giallini a fare il duro, dovrebbe girarne 10 all’anno di film così, altro che fare la commedia di merda con Verdone…
Io invece lo considero tremendamente sopravvalutato. Sì, una bella faccia e una bella parlata, ma se lo si riguarda ne “L’odore della notte” (un film di quasi venti anni fa) ci si accorge che da allora a oggi non si è mai evoluto, non ha dato sfumature alla sua recitazione. Sempre le stesse espressioni, sempre lo stesso modo di dire le battute.
E’ un attore monotono, naturalmente simpatico, ma che può spiccare giusto perchè lo stato maggiore attoriale italiano è di rara mediocrità.
Tornando a A.C.A.B., per me è un film dignitoso, ma che alla fine propone una versione pedissequa di un realtà cronachistisca/romanzata, senza riuscire ad elevarsi al di là del prodotto ‘vedi e dimentica’. Credo che Sollima abbia fatto, e stia, facendo molto di meglio.
[SPOILER]Quello che inchioda violentemente il film al livello base del prevedibile raccontino senza sfumature è l’eccessiva importanza data al vissuto privato dei 4 protagonisti, con le solite storielle da due locali e una cucina (il figlio che si ribella al padre; Nigro che non può vedere la figlioletta; Spina che deve essere sfrattato e ha l’alloggio popolare occupato abusivamente da Tunisini) che non riescono a portare il film al di sopra del classico provincialismo. Possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma è sempre il medesimo cinema Romano, ma Romano nel senso di fiction (seppure di qualità) e non nella concezione pasoliniana o rosselliniana del termine. Non si parte dalla microrealtà per arrivare all’universalità, ma si resta sempre nell’autoreferenzialità di un cinema che passa senza stravolgimenti dalla commedia al dramma, mantenendo le stesse linee di linguaggio e di racconto. In questo senso, i comunque passabili Favino e Giallini, un giorno interpretano questi due celerini e il giorno dopo sono a fare la commediola verdoniana. E, purtroppo, non essendo Jack Lemmon o Spencer Tracy, quando li vedo in ruoli drammatici, osservo la loro credibilità inficiata dalla troppo commedia, dato che non hanno abbastanze sfumature recitative.
Il film, poi, non riesce a porre dubbi e ad essere ambiguo, è totalmente assolutorio verso i protagonisti, porta subito lo spettatore a provare empatia per loro. Per la carità, mica si voleva un film con gli sbirri bastardi, però sarebbe stato interessante riuscire a creare partecipazione da parte dello spettatore per caratteri un pò più oscuri. [/SPOILER]
Oddio, su giallini mi verrebbe da darti abbastanza ragione ma c’è chi della mono espressione o quasi (nicholas cage, che personalmente ritengo un bravo attore, tanto per fare un nome), ha fatto un marchio della casa dimostrando di poter fare sia drammi che azione che commedie, per cui non è detto che sia così limitante. O no ?