A mano armata (era:Una vita violenta)

sì il libro è questo… anche se la mia edizione è diversa

mò cambio il titolo del topic

ma sai, vanno considerate due cose

la prima è che tutti gli omicidi ammessi da fioravanti si riferiscono a un periodo storico preciso e particolare… gli esecutori di quei omicidi, a torto o a ragione, sono stato trattati quasi sempre con una certa benevolenza, sia da una parte che dall’altra, in alcuni casi si sono fatti pochi anni di galera, in altri le indagini si sono svolte con poca convinzione e gli assassini non sono mai stati trovati e i casi chiusi… comunque ad oggi degli autori degli omicidi degli anni di piombo ben pochi sono ancora in galera, e in mancanza dell’accusa della strage di bologna forse anche fioravanti sarebbe se non fuori dal carcere quanto meno in qualche regime di detenzione più ‘comodo’, fioravanti stupido non lo è e questo lo sa, e poteva immaginarselo anche venti anni fa

la seconda è che la figura di fioravanti che nei processi è stata ricostruita da suo fratello (che l’ha appunto tradito) è molto diversa da quella che fioravanti ha dato ai magistrati di sè stesso… lui si è sempre definito un cane sciolto alle dipendenze di niente e di nessuno, ma suo fratello non lo vedeva affatto così, ipotizzando che legami molto in alto, gelli e p2 compresi, ce li aveva eccome

E’ un atteggiamento comune tanto ai terroristi neri quanto a quelli rossi,il rifiuto di dichiararsi al soldo di qualcuno.Moretti s’è sempre incazzato nel sentir ventilare l’ipotesi che il sequestro Moro fosse stato commissionato da gente in alto.

personalmente l’idea di moretti agente della cia mi ha fatto sempre un pò ridere anche se un periodo come ipotesi andava molto, soprattutto in certi ambienti, idem fioravanti incappucciato con gelli che gli poggia la spada sulla spalla

trovo cioè molto improbabile un coinvolgimento diretto e consapevole in giochi molto più grandi di loro dei capi storici o delle figure di primissimo piano del terrorismo italiano, anche se moretti è in fondo l’alter ego di fioravanti in quanto a sensazione di tenersi dentro molto ancora di quanto non è stato detto

altra cosa è che senza ombra di dubbio le azioni terroristiche degli anni di piombo hanno fatto comodo a qualcuno… qualsiasi cosa che accade fa comodo a qualcuno, nessuna esclusa

i depistaggi sono alla fine l’unica prova conclamata da una verità processuale, ma possono essere la punta dell’iceberg di una serie di aiuti e favori, giunti dall’esterno enon necessariamente richiesti, in termini di ostacolo alle indagini e ritardi nell’individuazione dei colpevoli e nella loro cattura… molti casi specifici da ambo le parti, dalla mancata scoperta del covo delle brigate rosse di via gradoli alla pazzesca sottovalutazione della carica eversiva degli ambienti neofascisti romani è difficile farla ricomprendere solo all’interno della cazzonaggine italiana

in fondo poi l’unico personaggio di ‘fantasia pura’ in Romanzo criminale è quello del Vecchio, che non è nè il capo della banda della magliana nè il suo ideatore, anzi secondo l’autore ‘non esiste’… un personaggio molto intrigante però

La storiografia di sinistra ha sempre posto l’attenzione su un ipotetico coinvolgimento della CIA nel caso Moro, Sergio Flamigni su tutti. Nel Caso Moro pubblicato per i tipi della Kaos espone proprio questa pista.
Nota curiosa, di cui sono venuto a conoscenza leggendo un libro di Luca Telese, giornalista del Corriere della Sera: Moretti, prima di entrare nei movimenti di estrema sinistra era stato membro del FUAN, movimento giovanile dell’MSI

Ma anche troppo “alla Kyser Soze”,la cosa più debole del libro era proprio il risvolto cospirazionista.Un gran bel romanzo sui complotti eversivi e la strumentalizzazione degli inconsapevoli protagonisti della lotta armata durante gli anni di piombo resta senz’altro Il Vomerese,di Attilio Veraldi.Te lo consiglio caldamente se ancora non l’hai letto,da buon appassionato di polizieschi all’italiana so che lo apprezzerai.