"A proposito della notte scorsa..." - "About last night..." (Edward Zwick, 1986)

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Recuperato qualche sera fa, grazie al blu ray della Sony, questo “classico” eighties tratto dalla pièce teatrale di David Mamet “Sexual Perversity in Chicago”. Sinceramente, visto l’autore del soggetto originario, mi aspettavo qualcosa di più, anche se non avendo letto il testo di Mamet non posso dire se il peccato originario della non riuscita del film sia da addossare a lui oppure agli autori della trasposizione cinematografica. Comunque considerando il non illustrissimo curriculum di Zwick forse l’ipotesi più probabile è che la colpa sia dei secondi.
Il problema principale è che il film, nell’intento di alternare i momenti drammatici e cinici della storia con quelli più leggeri, fallisce clamorosamente. Le battute più divertenti, naturalmente appannaggio del personaggio di Belushi, sono raramente incisive, così come quelle più “acide” affidate al personaggio interpretato dalla Perkins. La coppia di protagonisti invece, pur non essendo disprezzabile, non riesce a convincere del tutto.

Una delle cose più irritanti comunque è il doppiaggio italico: ultimamente mi è capitato di rivedere alcuni “classici” degli anni 80 (oltre a questo anche “Beetlejuice” di Tim Burton) ho capito che la data di inizio della decadenza dei doppiatori nostrani sia da far risalire a quel decennio: a parte la voce di Belushi, abbastanza calzante, le altre le ho trovate totalmente “scollate” dai personaggi originari. Addirittura con il film di Tim Burton non sono riuscito ad arrivare alla fine! Ma del resto qualcuno di voi potrebbe dirmi che la delusione me la sono cercata, visto che potevo vedermeli entrambi con l’audio originale.

Altra cosa terribile è il commento sonoro: le canzoni del soundtrack, non so se scritte per l’occasione, sono davvero terribili… praticamente non se ne salva una. E la scelta di “commentare” alcune scene solamente tramite l’ascolto di una di queste canzoni è irrimediabilmente datata, oltre che suicida da parte del regista, visto il livello artistico davvero infimo. Dispiace veder coinvolti nel soundtrack nomi di un certo valore come Bob Seger e John Oates (la metà di Hall & Oates, qui in veste solista).

Tornando agli attori… il film mi è servito per rivalutare Demi Moore, da me mai troppo amata né per le doti fisiche né per quelle attoriali, però in questo film c’è da dire che, nonostante il trucco, i vistiti e l’orribile acconciatura anni 80 (ormai improponibili), da giovane era molto graziosa. L’essersi successivamente rifatta le tette in versione extra large (visto il fisico minuto e la misura di seno che aveva in partenza) certamente non le ha giovato. Rob Lowe non è mai stato un grande attore (anche se in un film come “Cattive compagnie” era perfetto), ma qui la sua performance è parecchio aggravata dall’inguardabile cotonatura dei capelli :smiley:

Belushi e la Perkins (quest’ultima all’esordio cinematografico) sono indubbiamente più bravi dei protagonisti, ma probabilmente sfruttati male, nonostante il film sfiori le 2 ore di durata.

Per passare agli aspetti tecnici… il bluetto della Sony, se preso ad un prezzo basso, è passabile. Dopo i primi minuti in qualità simil dvd d’annata, la definizione migliora sensibilmente attestandosi su livelli tecnici accettabili, pur non mancando ulteriori cali di qualità sparsi per tutta la durata del film. Discreto il comparto extra per un film con quasi 30 anni sulle spalle: oltre ad una featurette d’epoca (non restaurata) della durata di 6 minuti, con interviste agli attori e ai tecnici alternate a spezzoni del film, è presente un commento “faccia a faccia” tra il regista Edward Zwick e il protagonista Rob Lowe, realizzato credo per l’uscita in blu ray, della durata di 45 minuti, in cui i due ripercorrono la storia del film partendo dal periodo dei provini per le parti, ricco di aneddoti.