A Tutte Le Auto Della Polizia...

Per questo l’ho definito prevedibile.

C’è un attore importante come Zamuto, che compare all’inizio del film e poi non si vede quasi più.
Salta fuori solo verso la fine e vuoi che non sia lui l’assassino? (francamente, trovo che la sua figura sia losca fin dal momento in cui lo inquadrano durante la festicciola in giardino).
Che scopo avrebbe avuto la sua presenza allora?
Secondo me sarebbe stato spiazzante se fosse risultato estraneo al fatto.

E’ vero, come dice Nemesi…Zamuto appare all’inizio e parla con 2 giovincelle sul lettino ai bordi della piscina, la futura vittima gli offre da bere e poi basta…fino al finale…mi sono fatto disorientare dall’occhiolino che gli fa masè…(Franz)

Senz’altro reputo un altro personaggio ambiguo…l’infermiere(quello del caffè al bar) che poi Solmi incontra di nuovo mentre guarda le michelin della mercedes…(a tratti, ma solo a tratti, pensavo fosse lui l’assassino)

Passa su rai 1 Ore 3.15 domani, martedì 4 aprile…

Lo considero come un’imitazione di La polizia chiede aiuto. Il film è dell’anno dopo, la ragazzina ammazzata compare anche nel film di Dallamano ed anche gli schemi narrativi si assomigliano. Concordo sul fatto che Caiano sia più pertinente nei polizieschi di Tarantini, che si trova sicuramente più a suo agio con le commedie (non a caso ci mette Cannavale in Napoli si ribella). Salerno qui è un po’ sprecato ed anche le musiche al sintetizzatore non sono proprio da ricordare. Tuttavia il giallo è movimentato, girato con professionalità e, fra alti e bassi (la riccia che fa lo spogliarello), avvincente.
La versione TV è tagliuzzata di alcuni secondi nella scena dell’omicidio nella vasca da bagno. Forse ci sono altri piccoli tagli ma al momento col VCR in riparazione non posso fare il confronto col DVD AYP, che cmq dura 1h35’17’’ comprese le interruzioni “Fine 1°, inizio 2° tempo”.

A tutte le auto della polizia e’ un film giallo-poliziesco a mio pare di grande fattura.
Si avvale di ottimi attori tra cui spiccano i magnifici Ferzetti e Salerno.
La risoluzione del caso, trovo sia efficace e poi (saro’ stolto io ammetto), ma che Zamuto fosse l’assassino, io non lo avevo intuito, prima della fine…

Per il dvd, (come al solito), fa’ incazzare la mancanza di extra…

Efficace e carino (almeno a me piace) il commento musicale strumentale, di chi e’?

Lallo Gori (http://www.pollanetsquad.it/film.asp?PollNum=77)

Visto alcuni giorni fa.Non male questo film caiano anke se cambierei il titolo dato ke si addice + ad un poliziesco e non ad un giallo/noir come questo.
Vi mostro un curiosio snapshot ke ho preso verso la fine dei titoli di coda (quando mi gira li vedo…:eyebrow:). Il nome del microfonista non vi ricorda qualcuno? (lavoro part-time…???:smiley: :smiley: :smiley: )

Eheheh…
Pensa te che io nei titoli di coda di un film (non chiedermi quale, ma mi sembrava un poliziottesco), ho visto un Maurizio Costanzo.
Non come attore.
Che fosse lui ??? :smiley:

EDIT: No. Era La casa dalle finestre che ridono. Confermato anche da iMDB. C’è anche il suo zampino in Zeder sempre di Pupi Avati.
Ma guarda cosa mi torna in mente… Scusate l’OT !

comprato oggi in edicola a 6,50 euro con la collana portante lo stesso nome

Possiedo da tempo il dvd, reperito a prezzo di saldo, e lo considero un film più che sufficiente e pienamente in linea con alltri film d’analogo genere (magari non i migliori) del medesimo periodo: non sono d’accordo con molte stroncature sul film (che, ancora oggi, leggo frequentemente) anche se, una cosa condivido, rispetto ad esso è senz’altro meglio l’altro film (disponibile in dvd) tratto dalla identica matrice letteraria (mi riferisco al film, di Dallamano, “La polizia chiede aiuto”). :smt039

17 aprile, Rai Sat Cinema World, 21:00

Ho letto il romanzo da cui è stato tratto il film,i nomi dei genitori della ragazza sono diversi e la trama è leggermente più articolata…i nomi della squadra mobile che indaga tra l’altro sono presi da quelli dello sceneggiato “Qui squadra mobile” di cui Felisatti-Pittorru erano gli sceneggiatori.

dopo quella del mitico almayer, ecco anche la mia rece.

Robusta trama gialla x questo “poliziottesco” suigeneris

Artistica = 7,50
Video = 6,75
Audio = 6,25
Extra = 0

Ormai è risaputo, le minorenni nude e puttane sono un tabù solo nel 2007, 30 anni fa era tutto regolare (non c’è bisogno che citi il Novecento di Bertolucci e la sua famosa intervista pro-pedofilia). Infatti queste scene erano SEMPRE state tagliate, ma la Alan Young invece ripropone la versione integrale del film.

Il cast è ricchissimo, il commissario protagonista è Antonio Sabàto, mentre E.M. Salerno, Gabriele Ferzetti e Luciana Paluzzi, sono relegati in ruoli minori. Da citare anche le presenze della sorella del presidente dell’Inter Bedy Moratti (ma se era vecchia allora, ora quanti anni ha?), della “accattivante” Gloria Piedimente e di di Ida Di Benedetto.

La trama, dicevamo, è da VERO giallo, infatti gli autori del romanzo hanno firmato anche la sceneggiatura, e non è per nulla facile scoprire l’assassino. Quindi, dicevamo anche questo, meno stereotipi di genere, + sesso e meno inseguimenti e sparatorie.

C’è invece il solito rimando “sociale” qui ad un chirurgo, titolare di una clinica, sparisce la figlia e la polizia si mette subito al lavoro scoprendo un loschissimo giro di prostituzione d’alto bordo con tanto di minorenni figlie di papà annoiate, dottori doberman vari e financo voyeur paganti.

Il regista da un buon taglio alla buona sceneggiatura e il commissario Sabàto si rivela persino + simpatico di alcuni suoi illustri colleghi. Insomma visione consigliata specie a chi non vuole essattamente imbattersi nel solito film di genere, ma a magari chiede anche un pò di giallo.

Ecco (fonte pollanet), una rara foto della protagonista iniziale Adriana Falco, “uncredit” e per questo succulenta:

doppiato da ferruccio amendola e non riportato neanche nel sito di Antonio Genna

A proposito qualcuno sa dirmi chi è il doppiatore di Enrico Maria Salerno…uno famosissimo, ma non mi sovviene

Il doppiatore di Enrico Maria Salerno è…
ENRICO MARIA SALERNO!!!
Dato che ha lavorato moltissimo anche come doppiatore e attore di teatro non vedo perché avrebbe dovuto essere doppiato da qualcun altro… ma forse ti sei confuso… intendevi dire chi è il doppiatore di Antonio Sabàto… vero?

e’ da un po’ che mi porgo sta domanda qualè il famoso lago dove avviene l’omicidio se di VICO o di BRACCIANO O altro lago?scusate la mia ignoranza in geografia

Se gli interessa sabato e’ doppiato dal compianto CESARE BARBETTI,infatti attori come salerno erano difficilmente doppiati da altri,uno dei pochi esempi e’ MARINA MALFATTI che in evelyn viene doppiata da MIRELLA PACE,ma gia’ nella dama rossa (doppiato dalla stessa cooperativa) parla con la sua voce.

Ottimo giallo con un cast da urlo,ma la copia presentata da raisat e’ uncut ?

Nessuno dei due… si tratta di quello di Castelgandolfo, luogo di residenza estiva del Papa situato nei Castelli Romani

Pensa te: pensavo fosse quello di Nemi, grazie Steed…:wave:

Ma dai?
Molto interessante…per chi ne avesse tempo e voglia…potremmo arricchire l’argomento?
Magari scegliendo la sezione più appropriata visto che non avrei proprio idea…

se mi dici in quale sezione, apro un topic lì, per adesso (andando un pò OT), ti riporto un passo dell’itervista incriminata:
[i]
Quanto scandalose sarebbero, oggi, le scene di nudo e di sesso che coinvolgono i bambini?
Allora non destarono assolutamente nessun problema. Ma negli ultimi decenni la pedofilia è cambiata, è diventata tremendamente aggressiva. Io ricordo che le mie prime lezioni di sesso sono state fatte da un campanaro che mi faceva sedere sulle sue ginocchia. Era un dolcissimo pedofilo che mi raccontava come una favola il sesso, l’amore e la creazione. Da bambini in campagna succede spesso di imbattersi in grandi che amano i bambini e per me non è mai stata un’esperienza drammatica… Neanche i pedofili sono più quelli di un tempo!

Anche la scena in cui il padrone Burt Lancaster si fa masturbare dalla ragazzina contadina provocherebbe un putiferio.
È vero. Anche perché la bambina non è offesa o spaventata. I bambini e le bambine di campagna hanno un’educazione sessuale molto precoce che inizia quando vedono un contadino camminare da lontano trascinandosi dietro un toro, il toro speciale portato per fecondare le mucche. Io ho sempre vissuto insieme a questi bambini. Avrei paura di tornare nella campagna della Bassa come ho paura di tornare in Cina… La Cina di un attimo prima di questa straordinaria mutazione non solo politica ed economica, ma anche antropologica di secoli. [/i]