mi ha un pò dato da pensare l’appello fatto da sto tizio qualche giorno fa sul corriere della sera, non per altro perchè come idea a me già da un pò frullava per la testa
l’ultima volta che si fece una cosa del genere in italia mi sa che c’era benito a spingerla, ma i tempi sono cambiati e le situazioni pure
peraltro ieri guardando report, che come impronta non si può proprio dire che sia filo-fascista, si proponeva un tipo di “patrimoniale” abbastanza interessante: piuttosto che un prelievo fiscale ai ceti più abbienti una sorta di vendita forzosa di btp con i tassi di rendimento di riferimento della germania
a livelli di macro-economia significherebbe tipo “sfilare” il debito pubblico dell’italia dagli speculatori per metterlo in mano ai risparmiatori nazionali, abbattendo con ogni probabilità l’ormai famoso spread con tutto quello che ne consegue
onestamente a me non pare del tutto una cazzata, e mi sbaglierò ma chiunque sta facendo le valigie per l’imminente ingresso a palazzo chigi qualcosa del genere se la porta in borsa e la tira fuori appena si siede
comunque da parte mia non appena cade il governo mi sa che mi reco in banca a comprarli anche perchè non c’è nulla in giro che ti da dei rendimenti di sto livello e francamente che falliamo tutti mi pare improbabile
Per via del tasso (alto) e della sicurezza di rimborso (praticamente garantita), se avessi un po’ di migliaia di euro da parte un pensierino ce lo farei. Di sicuro, per il ceto medio, è meglio investire in una cosa simile piuttosto che subire una patrimoniale.
INVESTONO ANCHE IL FINIANO E LO “SCONTENTO” DEL PDL
E alla fine Melani compra i Btp
Come lui Bocchino e Stracquadanio
L’agente 51enne che aveva comprato una pagina del Corriere della Sera ha investito 20mila euro
se tutti (molti) comprano (e tengono) i rendimenti si abbassano e il differenziale scende, è la legge fondamentale dell’economia
oviemente sono del tutto d’accordo che un approccio tipo acquisto forzoso di btp per molte categorie potrebbe essere una cosa interessante e non una cazzata e valere come una manovra aggiuntiva
se oggi o nei prossimi giorni si riesce finalmente a rovesciare il tavolo ribadisco che non mi stupirei se i nuovi padroni lo usassero come strumento
Attenzione alla beffa. Il risparmiatore investe e oltre al rischio deve sostenere pure la patrimoniale (oltre al nuovo balzello del bollo sul dossier titoli)
Per i più ardimentosi c’è il trentennale, quota ormai 66 (con il sostegno della BCE)
Nel caso di insuccesso delle politiche post Berlusconi (o recessione) il rischio aumenterebbe esponenzialmente fino a comprendere il default (o meglio i vari tipi di default)
Un fallimento italiano potrebbe avere effetti catastrofici, nemmeno ipotizzabili al momento 8ma è ancora una ipotesi accademica)
Quindi scadenze brevi da privilegiare, solo trading su quelle lunghe (o piccole percentuali del patrimonio)
Detto questo lo spread nel '92 era a 700 con una situazione politica forse ancora peggiore.
Giornata pesante.
I mercati volevano Monti e non sembrano essere stati accontentati.