Addio a James Crumley

WASHINGTON (19 settembre) - E’ morto martedì notte nel Patrick Hospital di Missoula, nel Montana lo scrittore americano James Crumley, celebrato autore di romanzi gialli, noir ed hard boiled, esaltato dalla critica per L’ultimo vero bacio. Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 12 ottobre.

Come nei suoi 11 romanzi pubblicati, dove i personaggi sono risucchiati in un vortice di violenza, alcol e droga, anche la vita di Crumley è stata spesso sopra le righe: è stato soprattutto un bevitore di whisky, tequila, birra, vodka e champagne.

Fallimenti esistenziali e professionali. Sono il filo conduttore delle vite dei protagonisti dei suoi romanzi, Milo Milodragotich e C.W. Sughrue, due detective privati. Sughrue è un reduce dal Vietnam che si è messo a fare l’investigatore privato nel Montana perché non aveva trovato di meglio. Seppellita ogni illusione sotto una colata di sarcasmo, vittima dell’alcol, seguendo i casi più intrigati si è ritrovato con una pallottola nel ventre e un matrimonio a brandelli.

Tra intemperanze e grandi successi. Nato a Three Rivers, nel Texas, il 12 ottobre 1939, prima di approdare alla narrativa Crumley ha vissuto le esperienze più varie: da quella di mancato campione di football all’impegno politico nel movimento trotzkista, da sceneggiatore di Hollywood di scarso successo a soldato di carriera. giovane talento di football non riuscì ad affermarsi a causa del suo carattere particolarmente irascibile. Si iscrisse, poi, al Georgia Institute of Technology, ma lo lasciò per arruolarsi, servendo l’esercito americano dal 1958 al 1961, da cui fu cacciato per insubordinazione. Al Texas College of Arts and Industries e nel 1966 si laureò in scrittura creativa all’Università dell’Iowa: la sua tesi di laurea fu alla base del suo primo romanzo, pubblicato nel 1969 con il titolo Uno per battere il passo. Crumley è già nella storia della letteratura americana come l’autore di L’ultimo vero bacio (1978), considerato dalla critica uno tra i migliori romanzi hard boiled e da cui il regista Walter Hill aveva progettato di trarre un film, che non venne mai realizzato ma del quale lo stesso Crumley aveva scritto la sceneggiatura. Oltre a scrivere racconti e romanzi, Crumley ha scritto molte sceneggiature e testi teatrali, tutti però rimasti inediti. Scrisse la sceneggiatura di Judge Dredd, ma alla fine fu scelta la versione di William Wisher Jr. e Steven E. de Souza. Crumley ha insegnato per lungo tempo scrittura creativa all’Università del Texas di El Paso. È stato l’ispiratore del detective Crumley, personaggio di una trilogia a sfondo giallo di Ray Bradbury, grande maestro della fantascienza. Si racconta che Crumley abbia spesso tratto ispirazione dal tempo passato al Charliès Bar, nel Montana, dove sarebbero nati alcuni suoi personaggi. Nel 2002 ha vinto il premio Silver Dagger Award con il romanzo La terra della menzogna.

Se ne va un’autentica leggenda dell’hard-boiled americano, che negli ultimi anni Einaudi aveva contribuito a riproporre in Italia. Speriamo si decidano a ristampare tutte le sue opere nel Belpaese, credo manchi qualche pezzo. R.I.P.

p.s.
Contributi al thread sono bene accetti, ma evitate robe tipo “nooooo! se ne va un mito!!!” o cancello. Solo contributi significativi dal punto di vista biografico.

dal blog di Luca Conti, traduttore di Crumley:
[i]"I diritti di tutta l’opera di Crumley sono da diversi anni passati a Einaudi che, dopo aver fatto uscire i due nuovi romanzi (La terra della menzogna e Una vera follia), sta man mano ripubblicando anche il resto, con nuove traduzioni.

Per ora è uscito L’ultimo vero bacio, sta per uscire Il caso sbagliato e il prossimo che dovrò ritradurre sarà Dancing Bear (Dalla parte sbagliata, nella vecchia edizione Mondadori). Poi toccherà a Bordersnakes/Il confine dell’inganno e a The Mexican Tree Duck/L’anatra messicana.

Di romanzi senza Sughrue e/o Milo esiste solo One to Count Cadence/Uno per battere il passo, che la Esedra dovrebbe avere ancora in catalogo. Io, comunque, ho proposto già da tempo a Einaudi di raccogliere in volume tutti i racconti di Crumley, cosa che non è mai stata fatta nemmeno negli USA"[/i]

Al pari di Chandler, Hammett e Woolrich, Crumley è stato una pietra basilare nella storia dell’ hard - boiled.
Rimane indispensabile, per comprendere veramente cosa sia il Noir, leggere il suo " L’ultimo vero bacio" (edito da Einuadi).
Ricordo, visto che siamo su un forum cinematografico che Walter Hill, ne voleva trarre un film e JC ne scrisse anche la sceneggiatura.

L’idea di raccogliere in volume i suoi racconti sarebbe gagliarda. Avendone letto qualcuno trovo che fossero ancora più neri e incisivi dei suoi romanzi hard-boiled.

So che ci sta lavorando Luca Conti, sul suo sito se ne parla.