Aeroporto (Piero Costa, 1944)

Probably the only overtly fascist film produced in Italy during the Republic of Salò, its only remaining copy is kept in the Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (National Film Archives of the Resistance) in Turin.

2 Mi Piace

Mai capito quelli che mettono pochi minuti di film. E una volta che li ho visti? Capirei un ‘prossimamente’, ma così è idiota. Tra l’altro non credo ci siano problemi di diritti.

2 Mi Piace

Penso di aver trovato il film (tramite Youtube) - anch’io sono molto curioso di vederlo.

Ma che battaglia - si vede come una vecchia copia pirata, registrato nel cinema, con un video recorder tipo Betamax, e poi passato qualche generazione (o cinque) prima da arrivare a questa copia :slight_smile:

Ovviamente, e l’unica copia che gira quindi ci dobbiamo accontentare. Ho cresciuto (come altri qui) con questi tipi di registrazioni citato sopra da piccolo, ma questo veramente mi spinge al limite!

Magari la Meloni possiede una registrazione migliore nel archivio da qualche parte.

2 Mi Piace

Un messaggio è stato spostato in un nuovo argomento: :melon:

Ma mettere un link pare brutto?

2 Mi Piace

Parlo di una vicenda puramente letteraria, per puro inciso ma con una bizzarra coincidenza: è curioso, come aggancio ai nostri tempi, virando al contrario traiettoria politica ma non idealità di volo, che chi usò per primo la dicitura “Alleanza nazionale” sia stato Lauro De Bosis, autore di una celebre e per lui fatale impresa propagandistica da aviatore dilettante nel 1931 sui cieli di Roma e di “Storia della mia morte”, suo testamento spirituale redatto in antecedenza. Mi sono imbattuto in queste due righe folgoranti per caso: “Come si getta pane a una città affamata, così a Roma bisogna gettare libri di storia

2 Mi Piace

Per la verità non è un film propriamente fascista visto che non si vede mai un ritratto di Mussolini e nessuno fa il saluto romano. E’ soprattutto un film sull’Esercito Italiano, però l’ultimo minuto col ‘richiamo alle armi’ col ricostituito ‘esercito’ sapendo che fine faranno è agghiacciante. Comunque è un film brutto e recitato da cani (Dottesio, al suo unico ruolo da protagonista, non cambia mai espressione) anche se riconosco a Costa un certo ritmo. Da notare la sponsorizzazione del Rabarbaro Zucca con un cartellino posto sulla macchina del caffè e dell’acqua minerale toscana oggi non più esistente Roveta (c’e il marchio stampato su uno specchio). Durante la visione si sente chiaramente il rumore di un proiettore.

p.s.: Quando c’è in scena Silvio Bagolini, sembra che da un momento all’altro escano fuori, chessó, Totò, Macario o Nino Taranto.

1 Mi Piace