After Earth (M. Night Shyamalan, 2013)

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Qualcuno dica a Will Smith che vogliamo vedere lui sullo schermo, non suo figlio. Che non solo non è bravo, ma è pure irritante, fin dai tempi di The Pursuit of Happyness. E quindi qui abbiamo uno science fiction, con un’idea potenzialmente non malvagia ma che si risolve in una specie di puntata di Lost, con dei mostri che paion presi da Cloverfield e non vengono sfruttati appieno, con praticamente due attori solamente, il padre che fa il padre e il figlio che fa il figlio (ma va?), il padre ingessato e poco credibile, e il figlio che “regge” tutto il film sulle sue spalle. Ci vogliamo aggiungere un regista bollito come Shyamalan? Insomma, una fetecchia, alla larga. Ah, ovviamente la storia l’ha scritta Will Smith, e il film l’ha prodotto sua moglie (nonché madre di Jaden). Budget di 130ml, incasso di 240, per le leggi di mercato un bel flop. Prevedo pioggia di Razzie.

Jaden andava preso a calci in culo già ai tempi del remake (assolutamente non richiesto) di “Karate kid”. Se poi aggiungiamo che Will e consorte, negli ultimi anni, si sono avvicinati a Scientology (Jada è a capo di una scuola dove si seguono i precedetti della COSIDDETTA chiesa hubbardiana!), mi viene in mente il tormentone di “ER”: LO STIAMO PERDENDO, LO STIAMO PERDENDO! Ah, Will, Will…

Orribile.
Incredibile trovare una coppia di protagonisti così antipatica e odiosa.

Tra l’altro negli extra è imbarazzante vedere come Smith jr si creda davvero stocazzo.
E, sempre dagli extra, si vede come l’orrido indiano Shyamalan non contasse nulla sul set visto che si vede sempre e solo Smith sr che segue il figlio e lo dirige.

Bravo M. Night! Hai aggiunto l’ennesima cacata al tuo squallido curriculum!