Curioso. 105 minuti di film tutti su un unico attore (Redford) che si trova alla deriva su una barca in mezzo all’Oceano Indiano. Niente dialoghi, pare.
Da noi arriva il 6 febbraio.
Curioso. 105 minuti di film tutti su un unico attore (Redford) che si trova alla deriva su una barca in mezzo all’Oceano Indiano. Niente dialoghi, pare.
Da noi arriva il 6 febbraio.
Visto in aereo Martedì, una prova sovrumana di Redford che regge tutto il film praticamente con una sola voce off all’inizio, senza altri attori e col solo supporto delle musiche. E un altro sorprendente film da Chandor dopo il bellissimo Margin Call. Per girare il film hanno usato 3 Cal 39 (39 piedi in vetroresina prodotti da una ditta californiana) acquistati usati e sacrificati per le riprese. Il tutto regge alla perfezione, salvo alcune cappelle percepibili solo da occhi avezzi alla barca tipo
2-3 boccaporti lasciati aperti proprio mentre infuria la burrasca, idem dicasi per la chiusra tra pozzetto e coperta, il fatto che la scialuppa di salvataggio non abbia un Epirb incorporato (ormai è standard), lui che fissa la lifeline in punti che non reggono, l’ancora galleggiante che con quel mare avrebbe strappato la tenuta nel giro di pochi secondi…
Per il resto entusiasmante.
Visto dal blu ray Universal, bello ma non l’ho trovato entusiasmante.
Molto angosciante (specie per chi come me ha la fobia del mare aperto e dei grossi pesci - che però nel film non ci sono - ) ma per me è parzialmente rovinato dal prologo e dal finale.
Il prologo con la voce off che ci fa intuire l’entità del naufragio e, soprattutto, la didascalia che introduce la scena successiva (“8 DAYS EARLIER”) sono troppo spoiler per me. Certo, si sapeva che il film parlava di un naufragio ma partire proprio dalla fine (anche se per pochi secondi) e poi farci capire che l’odissea durerà almeno 8 giorni mi ha un po’ condizionato.
E poi l’altra cosa che non mi è piaciuta è il finale, bastava togliere gli ultimi 10 secondi e sarei stato molto più soddisfatto.
Comunque Redford è super, interpretare un ruolo simile sarebbe tosto anche per uno che ha trent’anni, figuriamoci se si è più vicini agli 80 che non ai 70 (credo che avesse almeno 76 anni quando ha girato il film). È credibile, si empatizza con lui e ci si sente abbastanza coinvolti in questo suo naufragio. Poi in tutto il film dice davvero due parole e si esprime alla grande con la sua fisicità (oltre alla voce off all’inizio parla per pochi secondi alla radio e poi urla un “Fuck” in un momento di sconforto. Basta.).
Blu ray molto buono, peccato per gli extra che si riducono a tre featurette che durano un paio di minuti ciascuna.