American Gangster

Bello entrare completamente sfiduciato perchè tutto il buono che vien fuori dalla visione è uno splendido regalo. Premettendo che le 2 ore e mezzo di film hanno un sapore di già visto spaventoso, ogni situazione e che tutta la scalata di Frank assomiglia a duemila film con anche ottime citazioni (l ultima scena da Good Fellas per esempio), il film non è affatto male a mio parere. Oltre ad avere il pregio di scorrere spaventosamente bene ha ottimi tempi, il che per sto genere di film qui è quasi tutto. Crowe mi è piaciuto tantissimo, altro che Denzel, il personaggio del negro è facile, ricco e spavaldo in certe situazioni, piu caritatevole in altre, ma sempre e comunque di facciata da fare. Mentr eil poliziotto di Crowe è il personaggio piu costruito del film, l unico che non sia completamente piatto, perche non è solo lo sbirro integerrimo, ha qualche debolezza a cui vuole sotto sotto mettere una pezza… nonono è bellissimo crowe e il suo personaggio.

Penso che questo sia il tipo di film che può salvare il cinema odierno per un motivo ben preciso. E’ un film che incassa perche ha attori e regista che tirano ed inoltre il genere gangaster e compagnia bella ha da sempre un sacco di proseliti e allo stesso tempo è un film girato bene, fotografato meglio e con una coerenza narrativa che pur non rendendolo un capolavoro fa di lui un buon film. Ecco, date questo film al popolo bue, esce dalla visione contento e allo stesso tempo ha visto un prodotto valido. Dategli na merdata qualunque, uscirebbe comunque contento ma avrebbe visto un prodotto inesistente. Capite che dico?! E’ un discorso vecchio come Noè ma è quello che secondo me serve al cine oggi. Soldi e qualità.

Io l’ho visto la settimana scorsa, Michelangelo. Se ti fidi del mio giudizio, è un buon poliziesco che guarda molto a The French Connection di Friedkin (peraltro citato apertamente). Considerata la deriva presa da Scott negli ultimi anni, s’è rivelato migliore del previsto (almeno per me). Che altro dire? Un onesto prodotto di genere. Oh, non è che dopo la visione cominci coi soliti “se” e “ma” tipo “Don Siegel l’avrebbe fatto meglio”, eh? E’ la classica crime story dove sai già quello che vai a vedere, non t’aspettare chissà quali vette cinematografiche.

Leggi il mio post, l ho visto già! E la penso come te praticamente!

Ops, m’avevi preceduto di pochi secondi. Lieto che ti sia piaciuto, comunque; per me è stata una boccata d’aria pura, dopo le cocenti delusioni di Halloween e Io sono leggenda cominciavo a disperare per il nuovo anno cinematografico.

Non mettendomi fra il popolo bue, ed essendo uscito dalla sala abbastanza contento, vorrei capire però una cosa che mi sfugge dai vostri ragionamenti (mi riferisco a Miguel e Tuchu) dovrei essere comunque in brodo di giuggiole perchè non ostante il film sia un film “”“normale”"", ma di genere, ha comunque avuto successo e risonanza ? Non voglio provocare, lo chiedo solo perchè io invece, essendo il solito rompi coglioni, sono uscito dal cinema pensando che cazzo questa bella occasione si poteva sfruttare meglio.
Insomma il film fila via liscio (troppo), senza intoppi, senza pesare, però non è che ci siano state vette particolari, almeno fino a 15 minuti dalla fine con la bella sequenza pre-finale. Sono io incontentabile o effettivamente si poteva fare di più e ci si accontenta perchè, cazzo film di questo tipo non se ne fanno più ?
Sorvolo la questione Crowe, personalmente lo ritengo veramente un pessimo attore, ma non ho intenzione di impegolarmi in una discussione sull’argomento.

Brodo di giuggiole, dici? E perchè mai? Io ho solo detto che è un onesto film di genere, che m’è piaciuto e dati gli scivoloni presi da Scott nella sua carriera è un netto miglioramento. Si poteva fare di più? Certamente, ma allora ci voleva un altro regista. Ormai da anni Ridley s’è adagiato nella condizione di pigro mestierante, capolavori come I duellanti, Alien e Blade Runner imho non li sfornerà più; almeno stavolta il suo compitino l’ha fatto bene, non mi son sentito defraudato dei soldi del biglietto e mi sta bene così.

Ah ok era in relazione al regista, chiedo venia non avevo compreso subito il senso del ragionamento. Per il resto allora siamo daccordo.

Aggiungo anche che, in realtà, polizieschi di solida fattura se ne fanno ancora (vedi Michael Mann o lo Scorsese di The Departed); diciamo che questo American gangster ne è la conferma. Semmai è il noir duro e puro alla Melville (per citare un autore) che oramai latita, da L’Uomo che non c’era dei Coen non ho più visto una pellicola altrettanto valida nel genere.

Con gli opportuni distinguo del caso vale, anche per Scott, quello che si disse per Cronemberg: si puo diventare Entertainer di Alta Qualità, strizzando l’occhio al mercato, facendo buoni film (come questo, che ho visto oggi) in mancanza del Capolavoro che non sempre è alla portata di pur grandi Registi. :wink:
E’ un buon film girato al ritmo del più ossessivo dei videoclip (per cui scorrevolissimo nella durata), con un ottimo Washington (come frequentemente accade, ormai di consueto) ma anche (specie nella prima parte) con uno Strepitoso Crowe (a mio avviso da Oscar, in un Ruolo molto Complesso e nonostante un inappropriato doppiaggio baritonale, sicuramente meglio di “A beautiful mind” per cui non condivido pareri espressi da altri Utenti giacché la Parte reputo richiedesse certi atteggiamenti tenuti dall’Attore feticcio del Regista), bella Fotografia, ma ambientazioni e costumi trattati con troppa leggerezza poiché non sembrano PER NULLA da fine anni sessanta e prima metà anni settanta (e, in tal senso, non può bastare certo l’ormai riciclatissima “Across 110th Street” di Bobby Womack a rispolverare atmosfere Mitiche rispolverate con efficacia in recenti remake). :oops:
Certo si esce dalla Sala Contenti, nonostante l’Effetto Deja vù ricordato giustamente da Venticello, perché vi è quanto basta ad intrattenerci piacevolmente e (forse perché talvolta prevenuti: confesso che lo ero ma, dopo i pareri di Tanti Amici che stimo, sono andato pur tardivo) persino a sorprenderci in bene: non arrabbiamoci dunque se un Tarantino dice tristemente che il Cinema Italiano oggi non da perché quello Americano, anche in momenti di poca fertilità, esprime pur sempre qualcosa di valido anche senza sfiorare le vette dell’Olimpo… :smt045:wave:

…Ti quoto dalla prima all’ultima sillaba con una Curiosità oggi, nei Trailers prima del film, hanno presentato il prossimo dei Coen…
…chissà…
…ma Tu, dimmi, Crowe l’hai visto male ? io no, per oltre metà film l’ho trovato Grande…
…certo è finito anche il tempo dei de Niro che, per entrare nei Ruoli da Interpretare, dimagrivano o ingrassavano secondo necessità…
…qui entrambi, con le dovute differenze, sono pingui oltre role e non dimostrano l’età dei Personaggi Interpretati…
…ma resta, pur sempre, un buon film…:rolleyes::wink:

Un Film poco credibile,attenendosi al fatto che sia una storia vera.
In america anni 60/70,non si muoveva paglia senza l’assenso della nostra bella mafia d’esportazione.Che un uomo di colore,abbia cosi tanto “spazio” in certi traffici,ha del surreale.Cosi come ha del surreale,che un uomo senza appoggi politici,muova a suo piacimento aerei militari,da una parte all’altra del mondo.
Noriega chiudeva tratti autostradali per far atterrare carichi di cocaina,ma era Noriega in concertazione con la C.I.A.

Lo tiene in piedi,un’intepretazione di Livello del solito Denzel.
Crowe,sembra una parodia di Forrest Gump.
Il piccolo polizziotto che sconfigge un’intero sistema radicalizzato in tutti i suoi scomparti (Come ti chiami? “Forrest Gump…signore”).

Citazioni scopiazzate (Denzel: “Le cose sono due a questo mondo: o sei qualcuno o non sei nessuno”.Crowe: “La più grande paura della gente non è morire, è parlare in pubblico”)

Con un Cast,di quel livello,mi aspettavo qualcosa di diverso.

film più che discreto

fantastica l’interpretazione di Washington

Crowe niente di che ma non stona

la storia scorre tranquillamente e le 2 ore e mezza non pesano affatto

unica pecca forse è la troppo poca violenza