American Gangster

Il nuovo film di Ridley Scott è un ottimo gangster-movie realistico nel quale si racconta la storia vera dell’ascesa del boss newyorchese Frank Lucas(Denzel Washington) che alla fine degli anni sessanta e all’inizio dei settanta sbaraglia la concorrenza degli altri grandi trafficanti della Grande mela importando eroina di ottima qualità direttamente dal sud-est asiatico tramite aggangi all’interno dell’esercito americano stanziato in Vietnam e vendendola al miglior prezzo sul mercato.In parallelo la pellicola narra le vicende del det.Richie Roberts(Russell Crowe),poliziotto della narcotici con problemi coniugali,tanto onesto da essere malvisto dai suoi stessi colleghi,che verrà posto,proprio per le sue qualità,a capo di una speciale task force contro il traffico di stupefacenti.Un film solido sostenuto dalle ottime interpretazioni dei due protagonisti e del cast di contorno(su tutti Josh Brolin nei panni del corrotto detective Trupo),con poca azione(i fan dei polizieschi tutti sparatorie ed inseguimenti rimarranno un po’ delusi),che ricorda per atmosfere e situazioni certi film americani degli anni settanta/ottanta(mi vengono in mente i lumetiani Serpico e in particolare Prince of the City,anche se qui il discorso è incentrato più sull’altra parte della legge che non sulla polizia).Molto bella la ricostruzione del periodo storico e ottima la scenadell’arresto di Lucas e della sua banda nel prefinale a ritmo di gospel.

A me il trailer ha ispirato abbestia…
Sembra lo Scarface dei Nigga:cool:

Non so più che pensare… da mesi voci discordanti si rincorrono, i giudizi sembrano i più disparati… BOH!

Il personaggio di Washington è quanto di più lontano si possa immaginare da quello di Scarface in quanto usa la violenza solo in caso di estrema necessità e nella vita pubblica cerca di adottare un basso profilo proprio per non farsi beccare.

Posso parlare solo di quello che ho visto e quindi credo di poter dire che,secondo me, è un ottimo film,oltre ad essere il miglior film di Scott da molti anni a questa parte(forse anche superiore a Gladiator rispetto al quale però è meno spettacolare e popolare).Poi sono anche convinto che ci sarà molta gente che non vede l’ora di vederlo solo per farlo a pezzi o per dire che non è più il Ridley Scott di Alien e Blade Runner o che non ci sono più le mezze stagioni.

Il trailer mi ispira parecchio,a me ha ricordato un “Quei bravi ragazzi” con tanti “nigga motherfuckers” al posto di Liotta,De Niro,Pesci e compari vari.Si vede proprio che Scott ci teneva a farsi perdonare dai suoi (ancora numerosi,spero)ammiratori,dopo “Un’ottima annata”…

Il paragone con Goodfellas credo sia molto azzeccato,perchè in American Gangster c’è lo stesso tentativo di descrivere entomologicamente l’ambiente e la mentalità criminale dal suo interno e in modo realistico,anche se il capolavoro scorsesiano è più vorticoso nel ritmo e più interessato alla descrizione della violenza del mondo criminale ad un livello che il pur ottimo film scottiano non avvicina neanche.Ripeto però che il film mi ha ricordato,forse anche per la fotografia,certi film americani anni settanta incentrati sulla descrizione realistica della criminalità organizzata e delle sue collusioni con i poliziotti corrotti,in particolare i film lumetiani citati ma non solo;ma forse questa mia impressione è dovuta anche all’ottima ricostruzione che la pellicola fa di quel periodo storico.

Forza, non ditemi che nessuno è andato a vederlo ieri. Io non sono riuscito, vorrei che qualcuno mi solleticasse, in positivo e negativo. Continuo a non leggerne benissimo altrove.

E’ un ottimo film…girato molto bene e con un’ottima colonna sonora…
Sicuramente, come già è stato detto, il punto più alto raggiunto da Ridley negli ultimi anni…un po’ sottotono invece Russell Crowe che non riesce a reggere il confronto con il bravissimo Denzel Washington…
Nel cast da segnalare inoltre la presenza di RZA…

Credo che la prova di Crowe possa sembrare sottotono,soprattutto se confrontata con quella di Washington,proprio per la natura più ordinaria e grigia del suo personaggio rispetto a quello di Washington e per alcune scene in cui è coinvolto,tipo quelle relative ai problemi con la moglie per la separazione e l’affidamento del figlio,che sono abbastanza banali e costituiscono il vero punto debole del film.

Considerando la deriva presa da Ridley Scott negli ultimi, almeno, dieci anni, non è che la cosa mi sollevi poi più di tanto. :D:D:D:D:D

Ma film come “Black hawk down” e “Il gladiatore” ti han fatto proprio schifo?Parliamo di due opere assolutamente rispettabili,mentre noi c’abbiamo cinepanettoni e commedie “sui ggggiovani”…
P.S.Poi io sono un entusiasta di “Hannibal”,ma lì la questione è controversa,sull’apprezzarlo o meno,indi è “fuori causa”.

io sono molto curioso di vedere questo film, molto.
P.S.: a me “un’ottima annata” è piacuto. per me non deve scusarsi di nulla :slight_smile:

visto ieri sera, devo dire che le tre ore (con tre intervalli) scivolano che è un piacere. Ottima prova di Ridley Scott.

(un paio di volte sono saltato sulla poltrona:);))

Non che mi abbiano fatto completamente schifo, ma dall essere rispettabili ad essere grandi film ne passa. E’ sempre la solita questione di calare un film nel periodo, nella filmografia del regista, etc. Il parametro film bello o brutto non basta per giudicarlo, è sempre necessario analizzare anche tutto ciò che gli sta intorno. Dal regista di Alien e Blade Runner è lecito aspettarsi tanto. Quando per 15 anni, dopo Thelma e Luise ci propina filmetti nei quali la sua riconoscibilità autoriale si perde in luogo di un’eterogeneità non richiesta, è facile catalogare Ridley Scott come regista che sta fallendo da troppo tempo. Anche a me per esempio Un ottima annata non è dispiaciuto affatto. Forse perchè ero entrato in sala con le peggiori aspettative e in fin dei conti il film ha un suo perchè ed una sua dignità.
Ora aspetto di andare a vedere A. G., ma è finito il tempo in cui Ridley Scott si attendeva con la solida speranza di vedere un capolavoro. Imho.

Visto venerdì sera e devo dire che mi è piaciuto molto.
Ottima ambientazione, storia e regia.
Un Washington gigantesco schiaccia letteralmente Crowe, ormai grasso,sfatto, stanco e irriconoscibile. Se non fosse stato per qualche colpo di coda o di orgoglio o qualche battuta tagliente e sarcastica , Crowe può essere tranquillamente definito inesistente e imbarazzante in questo film. Ma forse a pensarci ci stava anche dato il personaggio che interpretava…
Segnalo anche la ottima prova di Josh Brolin e la presenza di Cuba Gooding Jr. in una parte non male e di John Hawkes.
Sicuramente da Vedere! Consigliato!!!

visto oggi. film ben costruito, con un ritmo misurato che racconta tutto con calma e con dovizia senza accelerazioni che talvolta in questo genere di film danno l’impressione di voler arrivare presto alla conclusione. le 2 ore e mezza passano senza un momento di noia e questo è sintomo di una buona regia e di grande esperienza. solo che da poco ho rivisto i primi 2 Padrini ed erano altra cosa…
Denzel Washington è ottimo, elegante, cattiveria composta. Crowe mi è piaciuto, il suo personaggio ha un tono piuttosto dimesso, è pratico, concreto e non ammicca alla camera come fa spesso in altri film. L’ho trovato molto naturale e l’ho apprezzato.

un paio di cose mi hanno lasciato perplesso:
1- i graffiti in stile hip hop all’inizio del film (siamo nel 1968)
2- l’orologio col cinturino elastico, tipo swatch (esistevano? non credo, ma magari mi sbaglio)

Visto stasera! Il film secondo me è ottimo. Trovo tra l’altro che Russell Crowe sia molto più efficace di Washington, dopotutto il ruolo di Frank Lucas pare scritto sulle corde delle sue più recenti interpretazioni (John Q. e Training day su tutti).
Mentre Crowe in questi ultimi anni ha dato dimostrazione di essere istrionico, passando dal film storico alla commedia, al drammatico, poliziesco e via dicendo. Magnifica la regia di Scott, anche se non è più quello de " I duellanti" ci fà comunque riappacificare con il cinema, visto quello che passa negli ultimi tempi in sala.

Visto domenica pomeriggio,in sala piena “da paura”.Poco “scottiano”(nel senso buono:senza inutili virtuosismi tecnici.Praticamente,lo stesso che ha fatto Fincher nell’altrettanto riuscito-e guarda caso ambientato nel medesimo periodo-“Zodiac”),ma robustissimo,e un campione di ritmo:140’ (titoli di coda esclusi)che procedono spediti senza momenti morti o di stanchezza narrativa.Washington carismatico “big bad nigger”,Crowe un tantino appanzato(e sul personaggio tale “pesantezza” è funzionalissima):di ineccepibile misura entrambi,anche se Washington aveva un personaggio più “facile” da interpretare.Cast di contorno valido ma non adeguatamente sfruttato (a parte forse il sempre sottovalutato Armand Assante):ecco un caso in cui si sente il bisogno di una bella “director’ cut”,magari sulle tre ore tre.Eppoi è interessante vedere una storia di un gangster negro,anzichè italo-americano(o ebreo,o irlandese…),che non è un grezzone rumoroso e chiassoso:Frank Lucas appare essenzialmente come un uomo d’affari dai begli abiti e dalle ottime maniere,non è certo un ipereccitato Tony Montana.Il che lo rende ancora più pericoloso,e inquietante…
P.S.Doppiaggio superiore alla media:Insegno sta diventando uno dei migliori doppiatori su piazza,e Fabrizio Pucci “abita” Crowe molto meglio dell’oramai usurato (artisticamente)Luca Ward.

Una buona notizia,così se parenti e amici dovessero costringermi a rivederlo doppiato in italico idioma non dovrò soffrire più di tanto.

Guarda,io che son abbastanza “cacachezzi” col doppiaggio,non ho sofferto per nulla,anzi ero spesso compiaciuto e sorpreso:Insegno ha mantenuto per Washington una tonalità di voce lievemente inferiore alla propria,e il risultato è davvero pregevole.Del resto pare che le voci principali le abbia scelte Scott medesimo,coadiuvato dal montatore del film,il nostro Pietro Scalia.