Regìa di Alberto Sordi, 1969
Con Alberto Sordi, Monica Vitti, Silvano Tranquilli, Ugo Gregoretti, Laura Adani, Mariolina Cannuli, Nestor Garay
Storia di corna per Albertone, in questa commedia davvero sciapa e senza lieto fine.
Diciamo che fino a metà film (un’ora) funziona anche discretamente, poi la seconda parte è di una noia semplicemente micidiale. Ruolo squallido per il grandissimo Silvano Tranquilli.
L’ho visto dopo averlo registrato su La 7 (è passato qualche tempo fa). Master bello, formato corretto.
Il film mi ha abbastanza deluso. Come già discusso in altri luoghi, Sordi regista non ha certo eccelso.
Monica Vitti troppo fuori dalle righe, trama banale e ripetitiva, per questo il film fa annoiare.
Sta per uscire in DVD per Mustang. Dalla fascetta viene riportato il formato in 4:3, che sia stato pubblicato l’antico master televisivo e non quello restaurato?
Altra palla micidiale di Sordi.
Non so affatto quanto ha incassato all’epoca, ma non oso pensare gli spettatori di allora sopportare le corna, scuse, ritorno del figlio e abbandono quanto hanno gradito la pellicola.
Di bello, secondo il mio parere, l’attico dove si poteva dominare l’allora Stadio Flaminio e la studentessa che va a trovare il professor Mantovani (Tranquilli) nel piccolo appartamentino.
Divertente il ruolo di Ugo Gregoretti.
Il film ebbe un enorme successo con 2.002.741.000 lire del 1969. Sesto incasso assoluto per la stagione 1969-1970 (tra La caduta degli dei e Indagine su un cittadino…).
Beh ero un pó più grande di voi @King_Ghidorah @rodar
ed i miei, una sera ci portarono a vedere con mia sorella (contro la nostra volontà, forse perché fiutavamo che il film era una palla allucinante) “Io so, che tu sai, che io so”…
Ma in quel caso eri già adolescente o poco meno. Anche se all’epoca AMA avevo solo 6 anni, Sordi era già Sordi da molti anni e lo conoscevo anche io. Forse anche i miei genitori avranno pensato di andare a vedere un film tipo Il medico della mutua (il seguito uscirà da lì a poco). Invece nel film non si ride mai. Certo, non è un film propriamente comico. Infatti ritengo che non è adatto a un bambino piccolo come potevo essere io o King Ghidorah all’epoca. Infatti mia madre mi ha detto che mi addormentai.
Per tornare al film (per non andare fuori tema)…
Ma il ragazzino che interpretava “Roberto o Robertino” (a seconda chi dei due genitori lo chiamava) ha recitato in altri films?
A meno che non l’ho riconosciuto in altre pellicole, credo che si é tratta del suo unico film.
Nella foto… c’erano un pó di persone ad aspettarlo (e non solo il padre…) sul set nella scena del suo arrivo dal collegio…
Col Sordi regista ho un rapporto attrazione/repulsione. Cioè, li guardo ma poi mi rendo conto che hanno sempre qualcosa che non me li fa piacere pienamente.
i suoi film mi interessano (anche grazie alla sua presenza) e come tematiche è stato spesso moderno perché affrontava tematiche legate alla società contemporanea e non cercava di fare “l’autore”.
Anche di questo film ho un buon ricordo -nonostante il vizio dell’eccessiva lunghezza- perché comunque la bravura della Vitti e di Sordi permettevano (o bastavano) la discreta riuscita di intrattenimento (e di incassi).
Tra le tante scene, (oltre la famosa scazzottata sulla spiaggia) trovo spassosa (oggi forse direbbero “cringe”) la scena in cui Sordi orgoglioso dice a Gregoretti di come le bòtte date alla Vitti sono servite a farla rinsavire.
Ma anche l’ultima parte sulla nave da crociera, per quanto lunga, tutto sommato mi piace (la discussione sui pinguini alla cena con la professoressa spagnola ed il tizio omosex, il falso allarme di epidemia) e c’è pure Nestor Garay (attore che a me personalmente fa sempre simpatia) nei panni di un prete.
Poi apprezzo anche la conclusione amara in terra spagnola, prima con Sordi al consolato che deve spiegare certe cose e poi in camera d’albergo con la Vitti (magari il suo personaggio può apparire fastidioso, alla lunga, però non lo trovo tanto dissimile dalla realtà)
Il “bello” del cinema italiano di “ieri” è che c’era anche la possibilità di creare sceneggiature e film in base agli attori (parlo dei grandi nomi)
Certo ciò non si tramutava in un automatico successo però quantomeno -immagino, poiché non c’ero- lo spettatore andava al cinema pensando “vabbè, c’è Tognazzi (o Gassman, Sordi, Volonté, Vitti, Loren, Melato ecc…”
Magari chi ha vissuto l’epoca potrà convalidare o smentire questo mio pensiero (che ripeto non ha fondamenta poiché io ancora non c’ero )
Il pensiero è giusto ma è pur vero che mediamente era difficile che in quel periodo uscisse in sala il vero e proprio flop. Altro approccio alla produzione, totale assenza di inflazione di titoli (tranne che nel cinema bis che però è un’altra dimensione).
Anche io, dopo più visioni da adulto, trovo che il vero difetto di questo film sia la prolissità ma il punto è che all’epoca la gente da Sordi e Vitti si aspettava di uscire dal cinema con le lacrime agli occhi e chiaramente non è questo il caso.