4 demoni si ritrovano in un appartamento torinese a raccontare a Lilith di come abbiano distrutto la vita a 4 malcapitate vittime
Ammetto che dopo il terribile La Paura Trema Contro (mal scritto, mal recitato, un film che non era nè carne nè pesce e che non sapeva assolutamente dove andare), Oggiano finalmente ci regala questo buonissimo horror dalle forti tinte esoteriche.
Chiaramente è un sentito omaggio alla Torino Magica, polo sia del triangolo bianco che di quello nero
Oggiano ha un gusto estetico raffinato e si vede. Aiutato dalla meravigliosa Torino che sa fotografare con la sapienza che ha di essa solo chi ci vive. Il nostro è un turista della domenica in libera uscita, che si spinge al di fuori dei soliti luoghi da cartolina.
Ci regala scorci nascosti del centro e della precollina, dalla palazzina liberty di Corso Fiume (sotto casa mia), fino all’isolato neogotico e i suoi dettagli
Lo stesso Argento molto tempo addietro disse che Torino nascondeva anche interni molto inquietanti e interessanti e Oggiano incarna nel 2020 questa sentenza
Ma se è facile muoversi con eleganza con tanto ben di Dio architettonico di una delle città italiane più belle ed inquietanti, Oggiano ha anche un raffinato gusto nelle inquadrature mai banali, in certi movimenti di macchina
Un film assolutamente elegante, elemento che lo salva da certe lungaggini. Forse più canonici 3 segmenti invece di 4 con il finale a legare il tutto, sarebbero bastati. Invece il film si protrae per lunghissimi 109minuti
Lo stratagemma del racconto dei 4 demoni nel salotto delle loro malefatte rinfresca un po’ il genere del film a episodi con, come detto, l’attesa coda finale che fa da collante e in cui si scopre dove si vuole andare a parare
Forse dopo il secondo segmento, capito un po’ il giochino, ci si stanca un po’, visto anche che la brutte fine delle 4 povere vittime non regalano sfoghi catartici di violenza. Si resta sempre sospesi su una certa eleganza.
Non resta quindi che farsi trascinare dallo stile del regista che in qualche modo trova sempre il modo di tenere viva l’attenzione dello spettatore
Una piccola gemma e speriamo che Oggiano continui su questi binari nei suoi prossimi film