Andrea G.Pinketts

“Alex si sforzò. Pensava esattamente come uno stitico cerca di cagare: mancava lo stronzo. Non sapeva di esserlo già da sé”

L’assenza dell’assenzio…
Quasi finito…prossima tappa sangue di yogurt e senso della frase…:slight_smile:

ti consiglio prima il senso della frase…quando ci vediamo ti do una locandina fresca fresca di Ho fatto giardino

Thanks!!!:slight_smile:
Pinketts mi piace proprio…almeno da quanto ho evinto da questo libro…
Grazie per avermi fatto incuriosire di quest’autore abbastanza “insolito”…

personaggio semplicemente detestabile.
incontrato in passato in alcune tristi occasioni e sempre sembrato un poveraccio pronto a leccare qualsiasi culo per apparire.
lette alcune pagine (le ultime la penosa intro al libretto bevivino su vallanzasca) e avuta conferma: assoluta incapacita a scrivere due righe di fila.
la scrittura riflette la persona: tronfio e risibile.
mi sono sempre chiesto chi si compra un libro di piketts. come mi sono sempre chiesto come sia possibile che uno zero del genere scriva per case mica da ridere.
semplicemente un personaggio folkloristico. ottimo per costanzo.

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Ma dai, ma stai parlando sul serio?
I suoi romanzi sono scritti davvero bene, che poi il suo stile non piaccia è un altro discorso, ma nulla si può dire sulla padronanza.
Ti chiedevi chi può comprarsi un libro di Pinketts? Io. :slogun::smiley:

giuro.
ovviamente non ho mai sognato lontanamente di leggerne uno per intero. troppo repellente il personaggio.
di recente ho letto quell’intro citata ed davvero un capolavoro di banalità, insulsaggine e bestialità. ti consiglio di recuperarla. credo che un ragazzo di terza media scriverebbe meglio. e soprattutto cose meno scontate.

per capirci: questa e la sua presentazione sul suo sito.
aldila delle stronzate del contenuto credo che lo (il non) stile parli da solo…

Andrea G.Pinketts nasce a Milano nel 1961 sotto il segno del leone ascendente ariete, sin da piccolo dimostra una pertinace tendenza all’insubordinazione e alle armi da fuoco, specialmente a quelle puntate contro di lui.
Studi irregolari, espulsione dal liceo linguistico per avere mal-menato il preside disossandolo.
A 17 anni dà prova di resistenza nella giungla urbana quando, essendo rimasto chiuso all’interno di un cinema periferico a causa di un colpo di sonno indotto da una bottiglia di whiskey tracannata durante la proiezione di “Tre contro tutti”, demolisce il portone del cinema a colpi di mannaia.
Dopo dodici giorni di servizio militare evade dalla caserma dei granatieri di Orvieto e, per evitare spiacevoli conseguenze, si finge psicopatico.
Tra le sue attività annoveriamo: fotomodello, cacciatore di dote, istruttore di arti marziali, giornalista investigativo (premio “Una Remington per la strada” 1991).
Le sue inchieste sul settimanale “Esquire” lo hanno visto di volta in volta sviluppare l’arte del trasformismo diventando negro, barbone, viado, satanista, pornodivo col nickname di “Udo Kuoio il re della frusta”.
Ha sempre avuto una passione sfrenata per le cattive compagnie, la letteratura, i bar equivoci, i sigari e le donne.
Non necessariamente in questo ordine.

per dire capisco se questa idiozia la scrive un ragazzino di 16 anni ma uno che ha scritto dei libri e dura a credersi…

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Il Pinketts-personaggio non è scindibile dal Pinketts-scrittore… conosco persone (la mia fidanzata, ad esempio) a cui lui sta così tanto sui coglioni da non riuscire a leggerne i libri… penso che valga lo stesso per te, mentre a me sta simpatico, lo trovo divertente e soprattutto -come già dissi- apprezzo in maniera notevole il suo modo di scrivere, che è tutto tranne che banale o semplice. Ma non bisogna fermarsi alle apparenze. Ti direi quasi di non farti ingannare da poche righe e di dedicarti ad un romanzo serio, come per esempio “Il senso della frase”, ma ribadisco che se è proprio lui a starti sullo stomaco allora non riuscirai mai a leggerlo…

infatti non ci penso nemmeno :slight_smile:

Completamente d’accordo. A parte che è difficile valutare uno scrittore quando si parte da frasi tipo “ovviamente non ho mai sognato lontanamente di leggerne uno per intero”, appunto, come volevasi dimostrare. Tipo quelli che commentano i film senza averli visti. Vabbè, un’uscita folcloristica da un personaggio folcloristico (pappo). :slight_smile:

come ho spiegato ho avuto il dispiacere di assistere più volte ad incontri de visu con il suddetto e se una persona non e capace di esprimere un cazzo parlando (o esprime concetti che trovo poco interessanti limitandosi a fare ripetitiva autopromozione di un personaggio a dir poco discutibile, quasi fosse + importante quello della scrittura) è poco probabile che quello che scriva possa essere di mio interesse.
inoltre ritengo uno dei metri principali per valutare le capacita di chi scrive sia la breve misura. e pur ribadendo il mio assoluto disinteresse a sprecare del tempo per leggere opere del suddette tutte le volte che mi sono imbattuto in “prefazioni” e testi brevi da lui scritte ho sempre e solo ritrovato la solita minestrina autoincensatoria (autoincensatorioa poi di una personaggio che di interessante a legger le note biografiche ha ben poco).significativo il fatto che su gran parte della sua produzione letteraria ci sia la sua faccia.
un prodotto ottimo ribadisco per costanzo e spettatori che prima del contenuto danno importanza al personaggio.
ovviamente poco me ne cala e vivo benissimo senza leggerlo. :slight_smile:

Abbiamo qui un nuovo Benedetto Croce della letteratura…
Evidentemente Pappo legge solo Kafka e affini…:wink:

non capisco sinceramente la battuta…

Come ho già scritto prima su questo forum conosco discretamente il Pinketts e, personaggio a parte, quello che m’ha preso è proprio il suo modo di scrivere, il senso della frase appunto. Di persona ci siam fatti delle chiacchere interessanti assai, per niente autopromozionali o autoreferenziali.

perdonami almayer ma se io ti dico che

1 mi sta sul cazzo come persona per quello che gli ho sentito dire nelle occasioni che l’ho visto parlare (pur senza conoscerlo ne “discretamente” ne per niente) e cioè sempre e semplicemente stronzate e un ossessivo rimarcare questa immagine da duro e sciupafemmine macchietta
2 quando poi indipendentemente dalla persona come chiunque prima di leggere un libro ne ho letto un estratto e mi ha fatto semplicemente CAGARE

sarò autorizzato a ritenere di poter spendere meglio il mio tempo dedicato alla lettura o dovrei basarami sulle tue chiacchierate ed approfondire perche se no sono come chi parla dei film senza vederli???

quanto alla battuta continua a non capirla e neanche la tua risposta se la spiegate magari ci ridiamo assieme

inoltre quello che mi ha lasciato stilisticamente perplesso e proprio l’assenza di quello che tu chiami il senso della frase
l’incapacita cioè di catturare il lettore indipendentemente dalla struttura narrativa di ampio respiro.

non ho ancora letto una “frase” di pinketts che un ragazzino di liceo non saprebbe scrivere meglio (e per quanto riguarda certi ragazzini vissuti in maniera ben più credibile quanto a “cattiveria”)

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La battuta ho già provveduto a cancellarla io,e prego Pappo e gli altri utenti di evitare di menzionarla.Se la cosa dovesse ripetersi,adotterei provvedimenti più severi.

a questo punto non ho capito nulla di questa battuta (cosa voleva dire?perche e stata tolta…boh)e cmq mi adeguo

Mah, Fabrì, io direi che puoi anche farti tutte le idee che vuoi a priori, ma sino a che non leggi un libro una opinione circostanziata non puoi averla, e su questo penso non ci piova. Se poi mi dici che “a pelle” e in via del tutto pregiudiziale non ti interessa, ti sta sul cazzo, etc. allora va bene, ma commenti su come scrive romanzi e su chi li legge non dovresti farne, perché è ovvo che sei te il primo a non saperne un cazzo. :wink:

E cmq se tutti i sedicenni scrivessero come Pinketts questo sarebbe un mondo migliore, se non altro saprebbero infilare una parola dietro l’altra… :smiley:

Come non essere assolutamente d’accordo…

La primavera è una birra alla spina.
La schiuma, la neve dell’inverno che si scioglie mentre stai lì a guardarla. Ti resta poi l’oro della birra e dell’estate che verrà.
Ma quando la schiuma si è sciolta, bevi subito la tua primavera prima che la birra diventi calda, prima che il futuro sappia di pipì.

Andrea G. Pinketts, E chi porta le cicogne?

Boh, non saprei. Io tutti sti ragazzini del liceo che sanno scrivere meglio non li vedo, vedo tanto quasi analfabeti che si esprimono per fonemi come calciatori e veline che se leggono un libro al massimo si tratta di Dan Brown.
Quanto alla cattiveria, non capisco che c’entri, Pinketts di cose ne ha fatte sul serio, è stato sul serio sceriffo di Cattolica, tutti i suoi libri si basano su fatti veri (volutamente romanzati) a cui lui in un modo o nell’altro ha partecipato. Se poi girano teppistelli che masticano lamette e cocci di bottiglia buon per loro, ma fino a che non scrivono nulla possono rimanere degli emeriti sconosciuti…

La primavera è una birra alla spina.
La schiuma, la neve dell’inverno che si scioglie mentre stai lì a guardarla. Ti resta poi l’oro della birra e dell’estate che verrà.
Ma quando la schiuma si è sciolta, bevi subito la tua primavera prima che la birra diventi calda, prima che il futuro sappia di pipì.

potremmo andare avanti all’infinito…proprio sopra c’è un esempio del motivo per il quale questo autore non mi piace. metafore scontate, stile prossimo allo zero e incredibilmente capace di suonare ridondante. ripeto che se vi guardate attorno e avete un po di attenzione scoprite che sui diari dei 16enni ci sono cose dello stesso identico livello. ok non superiore ma proprio siamo li.
quella riportata mi sembra una cosa sul livello tipo “con affetto e simptaia lascio qui la firma mia” per intenderci. giusto un po più sviluppata.

Ci rinuncio.