Anime nere

Dal sito del Giallo Mondadori

Gentili lettori,
Vi comunico che il giorno 10 Luglio alle ore 21.00 presso il SUD dinner Bar di Via solferino, Alan D. Altieri e Andrea G. Pinketts, presenteranno i due volumi editi da Mondadori (Anime nere vol. 1 ora in edicola) con la partecipazione di Stefano Di Marino e Andrea Carlo Cappi.
Non mancate.
P.S: Alla serata partecipaeranno altri autori presenti nelle due antologie.

Finito stamattina. A parte un paio di titoli così così (la Teodorani e Genna non riesco proprio a farmeli piacere, sorry) l’ho trovata una raccolta davvero tosta, per certi versi anche più dura ed estrema del precedente Anime nere. Soddisfatto come non mai, consiglio a quanti amano le favole crudeli.

Finito stamattina. A parte un paio di titoli così così (la Teodorani e Genna non riesco proprio a farmeli piacere, sorry) l’ho trovata una raccolta davvero tosta, per certi versi anche più dura ed estrema del precedente Anime nere. Soddisfatto come non mai, consiglio a quanti amano le favole crudeli.

Quanti ricordi legati a questo thread… Il Professionista/ Stefano Di Marino, che purtroppo ci ha lasciato un anno fa. Scerba che è sparito dai radar, il ricordo di due antologie Mondadori davvero ben fatte… mi sembra che qualitativamente la casa editrice in questione abbia perso molti pezzi per strada, certe iniziative da libreria non le prende più in considerazione… non so, mi pare sia finita un’epoca.

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E pure Pinketts è passato tra i defunti.

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Un paio d’annetti prima, poraccio…

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Eccomi qua. Caro Corrado, hai proprio ragione, senza entrare nel merito trovo che la qualità si sia abbassata di parecchio. Chiaro, ci sarebbe anche un discorso più largo sulla platea di riferimento ad oggi chiaramente quasi azzerata ma la trovo una considerazione pertinente.

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Bentrovato, Scerba! Sì, non dubito che il lettore medio oggi abbia interesse in altro, però in fondo nel Belpaese gli appassionati di un certo tipo di letteratura sono sempre stati un gruppo ristretto… poi non so, la Mondadori non è che abbia rinunciato a dedicarsi al noir. Mi pare che snobbi quello italiano in favore degli stranieri, che è un po’ il tasto dolente anche al cinema (un Avati per realizzare i suoi gotici fatica a trovare fondi, qualsiasi vaccata d’oltreoceano invece viene distribuita senza problemi). Capisco la questione del tornaconto economico ma l’impressione che si osi di meno è tangibile.

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Il pubblico di riferimento è sempre stato molto esiguo. Sai bene come me che agli incontri eravamo sempre i soliti quattro gatti. Non voglio e non posso entrare nel merito delle politiche editoriali di quella casa editrice da qualche anno a questa parte ma devo constatare che non esiste una scuola italiana di qualità e quella rappresentata da questo volume edito orami tanti anni fa si è estinta o è stata abortita sul nascere.

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Boh alcuni degli autori si sono fatti strada e adesso pubblicano cose interessanti. Non credo a una mancanza di qualità per quel che riguarda il noir nostrano, poi che ci siano anche quelli da evitare mi sembra normale.