Annabelle: Creation (D.F. Sandberg, 2017)

Anni dopo l’improvvisa e brutale morte della loro unica figlia, un giocattolaio (creatore di bambole) e la moglie decidono di ospitare una suora e le bimbe di un orfanatrofio, seppur un’accoglienza non propriamente calorosa, le orfanelle avranno l’intera casa a disposizione, a eccezione di una stanza, quella della primogenita defunta nella quale…

Finalmente un horror come si deve, anche se ci aspetterebbe il solito salto sulla sedia con annessa combo immagine shock + suono improvviso, siamo di fronte a qualcosa di un po’ più elaborato.
Le bambine indifese al cospetto di una casa sempre più crudele sempre più inospitale lo fanno sembrare un insolito incrocio tra un amitville/poltergeist e suspiria.
Si arriva alla fine del film soddisfatti e se guardato a notte fonda anche con un po’ di disagio, visione consigliata.

A fine film la bambola di pezza regalata è la vera “Ragdoll Annie” la vera bambola da cui è stato tratto il primo film.

Molto più bello del primo film, questo prequel. Piaciuto anche a me, con quel finale che si ricollega all’incipit del primo Annabelle. Attendo con interesse il terzo capitolo, già annunciato (dovrebbero comparire anche i coniugi Warren della saga di The Conjuring).