ARGENTO E I CORRIDOI

Tornando alla gattofobia(o filia?)presunta di Lucio,mi pare che a volte si esageri un po’ nel cercare chissà quali ossessioni nella filmografia del tal regista di culto.Come Argento,che molti ritengono inserisca i corridoi nei suoi thriller per appagare chissà quale sindrome freudiana(il diretto interessato ci scherza sopra da anni).

Mah…scale e corridoi, in un thriller o in un horror, è difficile che manchino…

Piuttosto, Corrado, a me sembra che Argento abbia una maggiore “ossessione” per i gatti rispetto a Fulci.

secondo me più che per i gatti per i “ratti” chiedo venia per la rima involontaria :rolleyes:

Domanda a livello informativo riguardante i corridoi nei film horror

In quale film una ragazza cammina per un corridoio pieno di quadri tetri per poi arrivare difronte a uno specchio dove trova lei riflessa in versione come dire’‘Posseduta’'che gli parla?

P.S è una scena ke vidi anni fà…semplicemente terrorizzante…però non sò quale era il film!sicuramente si trattava però di un film molto vecchio!

Anche nei titoli: i primi due che mi vengono in mente sono “Il corridio della paura” e “La scala a chiocciola”.

ne sparo giusto uno che già dal titolo… “la casa con la scala nel buio”…ma qui si parlava di Argento…direi che in casa di Helga Ulmann c’è un corridoio abbastanza tosto…probabilmente il più famoso del genere…

Il corridoio più famoso che io ricordi è quello di Shining… ma questa è un altra storia!

Verissimo.Già in thrilling come L’Uccello dalle piume di cristallo(il gattone nell’ufficio dove Sam ritira l’assegno per il suo libro)e Quattro mosche di velluto grigio(il felino torturato ed impiccato)i ruffiani a quattro zampe scorazzano con insistenza sospetta;per tacere dei gatti feroci e scassapalle di Inferno,o delle vicissitudini patite da Keithel in Due occhi diabolici(basta confrontare con la trasposizione di Fulci per rendersi conto di quanto nella versione argentiana la presenza dei gatti sia più ossessiva e morbosa,soprattutto nel grandguignolesco finale).Su scale e corridoi concordo,Polanski nei suoi thriller psicologici insiste anche più di Argento sul tema(le mani che sbucano dalla parete di Repulsion,il passaggio segreto di Rosemary’s Baby),per tacere delle carrellate in Shining di Kubrick;e a dirla tutta le scale sono una presenza irrinunciabile nei film del terrore.

Eeeh,le scale nei titoli degli horror-thriller sono abbastanza praticate:La Scala della follia,La Casa con la scala nel buio,I 39 scalini…

Per non parlare di Berto Consalvi…

E’ vero,l’avevo rimosso!Mi sa che a Dario i gatti non piacciono granchè.Del resto,in un’intervista a Gente sottolineava scherzosamente come gli animali nei suoi film facessero sempre una bella fine.Certo che anche Lucio ne La Casa del tempo non scherzava…

Argento ama moltissimo i gatti,tra l’altro ne ha anche più di uno;)