Tentano rapina, banditi bruciati
I due giovani in gravi condizioni
Un tentativo di rapina a un distributore di benzina a Milano si è trasformato in tragedia. Due giovani a bordo di uno scooter hanno chiesto al titolare di fare il pieno. Mentre l’uomo stava erogando la benzina uno dei due ha tirato fuori la pistola. A quel punto il benzinaio, forse spaventato, è indietreggiato e ha bagnato di benzina i due, uno dei banditi ha premuto il grilletto scatenando una scintilla. Ora sono gravissimi.
Uno dei giovani malviventi, Lorenzo Giustiniani, 25 anni, pregiudicato per rapina e per altri reati contro il patrimonio, abita a Milano nella zona di Ponte Lambro. Nonostante la giovanissima età è gia un sorvegliato speciale della polizia. E’ il meno grave dei due. L’altro, Giuseppe Russo, 23 anni, è ricoverato invece in terapia intensiva con prognosi riservata. Trasferito in elicottero al centro grandi ustionati di Sanpierdarena, anche Russo ha un lungo elenco di reati alle spalle. Ha precedenti per violenza a resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti, furto e rapina, estorsione, scippo. Il primo arresto risale al 2001 da parte dei carabinieri di Bergamo.
Secondo quanto hanno accertato gli agenti del commissariato Lambrate, i due si sono presentati su uno scooter rubato. Mentre il gestore del distributore Ip di via Rombon faceva rifornimento, uno di loro gli ha puntato la pistola alla testa e ha arraffato i denari che lui teneva in tasca. Subito dopo lo ha spinto all’indietro. Il gestore è indietreggiato con la pompa ancora in mano irrorando gli sconosciuti di carburante. E’ stato a questo punto che dalla scacciacani è stato esploso il colpo e la fiammata uscita dalla canna ha innescato il fuoco. I rapinatori hanno abbandonato lo scooter e sono fuggiti, l’uno da una parte, l’altro dall’altra, con gli abiti in fiamme. Hanno chiesto soccorso entrando in due negozi e gli esercenti e i clienti in quel momento presenti hanno spento le fiamme.
I due malviventi sono quasi sicuramente anche gli autori di uno scippo avvenuto pochi minuti prima della rapina in via Bistolfi ai danni di una passante 35enne. La donna, che è rimasta incolume e ha descritto alla polizia gli sconosciuti, stava uscendo dal commissariato dopo la denuncia quando è scattato l’allarme per l’episodio del distributore di carburante. Ha riferito che gli assalitori erano su uno scooter, e che solo uno dei due indossava un casco. A 300 metri dal distributore gli agenti hanno trovato i documenti contenuti nella borsetta strappata alla passante e il libretto di circolazione del mezzo rubato due giorni fa nella stessa zona.
Il benzinaio viene considerato parte lesa nella vicenda da inquirenti e investigatori. Nessuna intenzione dolosa di ferire i due malviventi. Nessuna ipotesi di reato dunque? “Assolutamente no – hanno spiegato gli avvocati monzesi Silvia Longoni e Luca Pedi – Non c’è nessun nesso causale tra l’azione dell’uomo e l’evento che si è verificato. Anche ove il benzinaio spaventato dall’estrazione dell’arma che, allo stato e nelle condizioni di luogo non poteva essere accertata come vera o semplice scacciacani, avesse irrogato la benzina contro i rapinatori con l’intento di difesa si deve osservare che di per sé la condotta posta in essere non poteva comunque provocare, quanto meno nella mente dell’agente, un evento di tale portata. Infatti, l’elemento scatenante è imputabile al colpo esploso direttamente dai rapinatori”.
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