Aspirante Vedovo (Massimo Venier, 2013)

https://www.imdb.com/title/tt3254706/

Non sono contrario ai remake a prescindere, dipende da remake a remake. Questo è modesto ed ha mille difetti. Parte da un film importantissimo del cinema italiano, superarlo o eguagliarlo sarebbe stato complicato, ma almeno portarne dignitosamente il nome era auspicabile. Invece ci troviamo davanti ad un prodotto poco più che televisivo, infarcito di volti della tv (Littizzetto, De Luigi, Storti, Chiodaroli, Besentini…) che fa acqua dappertutto. L’originale, oltre al gran cast, alla bella fotografia, eccetera, aveva il merito di avere una cornice molto curata nella quale si muovevano i personaggi, Il Vedovo è la fotografia di un’epoca italiana oltre che una gran prova artistica degli interpreti e di Risi. Aspirante Vedovo è totalmente vuoto, una roba appunto da serata televisiva col cervello in folle.

Limite mio, ma De Luigi e il grande schermo per me sono due rette parallele che non dovrebbero incontrarsi. Se il paragone poi è con Sordi…buonanotte! Non va meglio con la Littizzetto, scelta dopo essersi posti la seguente domanda: ci vuole una donna capace di scatenare un’antipatia istantanea, da orticaria, chi c’è in circolazione? Bingo, la Littizzetto! La “sgradevolezza”, la pedanteria, la perfidia della Valeri erano l’esito del lavoro di un’attrice fantastica, l’approdo insomma del lavoro su un personaggio, nel caso della Littizzetto sono il punto di partenza, che poi si arena lì, anche perché non c’è null’altro che quello.

Un film atrocemente sterile, la cui unica nota di richiamo è che sarebbe il “rifacimento di…”
Riguardarsi mille volte Il Vedovo e lasciar perdere.