Attori: come scelgono i loro film

Lo spunto per questo topic mi è venuto dopo aver visto due film dove Harvey Keitel era tra i protagonisti, o comunque aveva un ruolo importante. I due film in questione sono Il mercante di pietre visto un mesetto fa al cinema e THe Shadow Dancer, visto ieri in aereo; la mia domanda è: come può un attore come Keitel fare due filmetti così?! Non le legge le sceneggiature?! Lui è solo lo spunto come detto prima, l esempio per parlare di questa cosa, di come molti attori firmino e mettano la loro faccia per film che li sputtanano a vita. Come fanno le scelte?! Disperazione?! Sono film alimentari come quelli tanto in voga negli anni 70?!
Il dibattito è aperto.

è la stessa domanda che mi sono posto dopo aver visto Holy Smoke proprio con Harvey Kaitel…sarà mica un suo grosso problema??

problemi di portafoglio???c’è da credere di si…

Sullo sputtanamento a vita non sono totalmente d’Accordo: A Tutti capita un brutto momento,:smt102 ma è bello anche potersi rialzare in seguito e riprendersi ciò che ci si è costruito in anni di lavoro e sacrificio!:slight_smile:

Sputtanamento sì, ma parziale…

Poi è ovvio che sono d’accordo con quanto dice Burian: I Problemi di portafoglio ci sono eccome, dopotutto la vita di una persona si basa soprattutto sulle possibilità economiche ed è chiaro che quando mancano gira il cazzo e da qualche parte bisogna farli saltare fuori.

Attori e registi si prestano sovente ai masrchettoni, per campare; l’han fatto Scorsese, Orson e de Niro, niente di strano che pure il buon vecchio Harvey di tanto in tanto sacrifichi l’arte al bisogno mangiare.

Per me le motivazioni economiche non sono una scusa plausibile. Non riesco a capire come certa gente abbia bisogno di cosi tanti soldi per campare, abbia bisogno di fare film spazzatura per mangiare. Io preferirei avere magari una vita piu morigerata e modesta ma avere una carriera senza buchi neri.

Guarda che molti attori guadagnano cifre modeste, mica son tutti plurimiliardari e stars oggetto di adorazione. Di conseguenza son costretti a lavorare in più film all’anno, e magari pure a partecipare a spot pubblicitari. Quanto al concetto di macchia nella carriera è relativo; un attore può interpretare un film poco interessante anche perchè gli piace il personaggio, e arrivare a odiare un bel film cui ha preso parte perchè ritiene che il suo personaggio non fosse valorizzato. Così la Marsillach odia Opera di Argento per le incomprensioni avute col regista, mentre Mariangela Giordano ha un bel ricordo di un cesso in celluloide come Malabimba (film che adoro da quant’è sgangherato, ma sempre zozzeria rimane) perchè le era piaciuto il ruolo della suora. Quanto a Keitel, gli va riconosciuto di aver fatto scelte coraggiose nella carriera, come finanziare l’esordio registico di Tarantino; ma sono scelte che talvolta ti costano care, e allora per rimetterti in sesto sul piano economico devi scendere a compromessi.

MILANOODIA e Tuchulcha, avete entrambi ragione secondo me.
Ricordatevi però questo proverbio (che qui casca a fagiuolo).

“PIU’ NE HAI E PIU’ NE SPENDI”

Racconto un aneddoto,che può far capire, se mi permettete:

Un mio amico che lavora in banca (cassiere) a Milano mi ha raccontato che nella loro filiale hanno il conto diversi vip e personaggi famosi della tv, calciatori, ecc…
Pur non sapendo dove mettere i soldi (Tipo BBobbone Viierii che entra con un assegno tutto stropicciato da 200.000 Euro e fa “Lo avevo dimenticato in un paio di scarpe…me lo puoi versare per favore?”), si trovano spesso “a bolletta”, perchè per la vita che fanno spendono e spandono e non tengono il conto. Anche se ricevono regali e omaggi e quando vanno a mangiare al ristorante non pagano mai…Insomma, dovrebbero gestirsi un pò meglio anche se ne hanno tanti. Torno a dire: Più ne hai, più ne spendi!

Morale della favola: penso che valga così anche per molti attori…

Bello fare i festini mega extra lusso con le limousine da 16 metri, champagne a fiumi e caviale a tonnellate, ricevimenti con 6000 persone, auto, gioielli, case, barche, troie e MMaracaibbo RRummeCCocaina ZA ZA!

ma…quando i cash scarseggiano bisogna andarseli di nuovo a guadagnà, e nel caso degli attori, il mega-kolossal non è dietro ogni angolo, specie se si interpreta personaggi particolari(Il Bravo Keitel è secondo me un particolare personaggio, con un modo di recitare ed un espressività a mio parere favolosa, ma purtroppo non è mai riuscito ad avere il carisma commerciale di (cazzo ne so) un Tom Cruise o un Bruce Willis o un Nicolas Cage.

Personalmente preferisco gli attori che si “centellinano”…come dice Milanoodia meno ruoli ma nessun buco nero.

Sono rari, e di solito se lo possono permettere. Comunque ricordo che Keitel a suo tempo ebbe grossi problemi con la droga; non so se questo abbia influito, ma di sicuro è uno che ama condurre una vita sregolata. Potrebbe essere questo, il motivo per cui ha così tanto bisogno di soldi… però devo dire che in genere i ruoli se li sceglie bene, anche nei film peggiori. Ok, lo so: Il Mio West è una grossa macchia indelebile nella sua carriera.:smiley:

Keitel per me è fuori gioco…ha interpretato il Cattivo tenente…e questo gli basterebbe come bonus per tutta la carriera

Nel senso che ci vuole coraggio a tentare di giocarsela così e merita il plauso? :smiley:

Pure a me vengono i brividi a pensare a Keitel protagonista del film di Martinelli, e mi girano i coglioni: cacchio, Harvey, sei nel mondo del cinema da oramai 40 anni (o quasi) e due -tre (anche QUATTRO) soldi non sei riuscito a metterteli da parte onde evitare di prestare la tua (gran) facciazza (da cinema) a certi aborti in celluloide? Comunque, andando sul discorso più generale “come li scelgono”: un altro titano dell’arte recitativa come Michael Caine (che mi piaceva, mi piace, e credo proprio mi piacerà fino al suo ultimo respiro) una volta ha detto di fare i film in base al luogo in cui li girano, e ai soldi che gli danno! Esempio pratico: de “Lo squalo 4”, a cui ha partecipato, afferma “non l’ho mai visto, ma mi hanno detto che è terribile. In compenso, ho visto la villa che mi ha permesso di acquistare, ed è fantastica!” Semplice,no?

ESATTO:D :smiley: :smiley:

Tante PERSONE ( “attore” è una professione…), tante storie.

Dagli eccessi del mondo delle superproduzioni americane, ove i grandi nomi, oltreché far selezione di copioni si permettono pure di avanzare capricci da imporre alla troupe, a quello, molto più ad “altezza suolo” di tanto cinema europeo ove pure i nomi conosciuti son lungi dall’esser “nababbi” e spesso non lavorano per mesi (anni…) di fila.
O sbarcano il lunario col teatro o riempono i buchi dello stomaco con altre attività più o meno “artistiche”.

Divoratori di “extra da dvd” e di riviste settoriali come siete, di storie tristi e pilotate dallo stomaco ne avrete sentite un fracco.
Fare l"attore" (almeno qui da noi) oggidì vuol dire quasi quasi mettersi a guerreggiare col destino più infausto.
Di roseo e dorato non c’è nulla mi sa.

Tolti i vari Tom Cruise, Di Caprio, Angelina Jolie e tutto il resto della baracca degli eccessi, credete che per gli altri il telefono stia sempre a squillare per letture di copioni?

Mah…

Io non mi sorprendo certo per le scelte del “cattivissimo tenente” e memore di quello che fecero in gioventù tantissimi nomi famosi credo che la regola principe, anche in questo particolare “mercato”, sia sempre quella del “va’ là dove ti porta lo stomaco”.
Se sei sazio e il frigo ce l’hai pieno puoi pure permetterti di disquisire di “settima arte” e fare lo schizzinoso, altrimenti tutto sta all’appetito che tieni.
Certo poi ci sono quelli più “duri e puri”. Mossi inizialmente dal solo credo della recitazione. Ma credo che codesti signori calchino più i teatri e vedano il cinema e la tv come seconda o terza scelta.