[Austria] «Quei 24 anni prigioniera nel bunker»

IL REPORTAGE
La figlia di Josef Fritzl: “Nel 1982 avevo 16 anni e sono fuggita da casa. Lui mi stuprava da molto tempo, ma la polizia mi riportò a casa”
Austria, i verbali dell’orrore
“Per 24 anni prigioniera nel bunker”

                                                [b][i]dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI

[/i][/b]http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/austria-segregata/reportage/reportage.html

[i]AMSTETTEN - Elisabeth avrebbe potuto salvarsi. Fu la polizia, inconsapevolmente, a consegnarla nelle mani del suo carnefice. Josef Fritzl, l’uomo che per 24 anni l’ha tenuta prigioniera nel bunker-labirinto sotto casa, capo della famiglia segreta che doveva replicare quella ufficiale, fino all’ultimo era pronto a sterminare le sue vittime pur di non essere scoperto. Sua moglie Rosemerie, una settimana prima della liberazione, scoprì la verità ma avrebbe taciuto proprio perché temeva una strage.

I verbali della prime dichiarazioni rilasciate da Elisabeth e Josef, trapelate ieri, chiariscono l’orrore di una tragedia unica nella storia criminale.

Sabato 26 aprile, quando vengono fermati fuori dall’ospedale dove era ricoverata la loro figlia Kerstin, Elisabeth è terrorizzata dagli agenti. “Nel 1982 - spiegherà più tardi in caserma - avevo 16 anni ed ero fuggita da casa. Lui mi stuprava da molto tempo. Dall’autogrill di Strengberg, mi ero nascosta a Vienna. Dopo due settimane la polizia mi trovò. Supplicai gli agenti di non riconsegnarmi a mio padre. Dissi loro che se fossi tornata da lui per me sarebbe stata la fine. Ma non ci fu nulla da fare”. Elisabeth sarebbe riuscita a confidare tutto a un’amica che ora la polizia sta cercando di rintracciare.

Le prime dichiarazioni ricostruiscono anche le ultime, drammatiche ore della prigionia. “Kerstin - racconta Elisabeth - stava molto male da giorni. Io lo supplicavo (il padre, ndr) di fare qualcosa. Ha accettato di chiamare un medico perché a un certo punto sembrava morta”. Dai verbali emerge che la ragazza, per la prima volta, fu portata in superficie dopo 19 anni. Anche Elisabeth, da un quarto di secolo, non usciva dalla cella sotterranea. “L’ho aiutato a portarla su - dichiara agli agenti - e l’abbiamo adagiata su un divano. Dietro la porta ho sentito delle voci. Mia madre, i miei figli che vivevano sulla terra, parlavano sottovoce. Mi è parso che capissero cosa stava succedendo. Non ho avuto il coraggio di chiamarli. Poi mi ha riportato di sotto”.

Il giorno dopo Fritzl pretende che Elisabeth scriva una lettera ai medici dell’ospedale di Amstetten. Grafia e forma elementari: “Aiutatela, non è mai stata nella clinica. Ha molta, molta grande (così nel testo, ndr) paura degli estranei”. Josef capisce che questa volta potrebbe essere scoperto. Per l’ultima volta minaccia un massacro. “Promise che se gli fosse successo qualcosa di brutto - racconta ancora Elisabeth - non saremmo più usciti dalla cantina”.

Stefan, 18 anni, e Felix, 5 anni, condannati a morte. Solo il padre conosce la combinazione delle tre porte elettroniche che, dopo le cinque meccaniche, introducono nella gabbia. Ma anche dopo il fermo, fino a mezzanotte, per ore Fritzl nega l’esistenza di un rifugio segreto. “Quella donna - assicura agli agenti - dice fantasie. Inventa le cose”. Ma Elisabeth insiste. “Se non vedono me e Kerstin - dice Elisabeth ai poliziotti - i miei due figli là sotto si disperano”.

Mette a verbale la polizia: “Si convince a farci entrare solo quando lo informiamo che stiamo per sfondare muri e pavimento”. L’uomo capisce che è tutto è finito, e ancora minaccia. “Non potete distruggere la mia proprietà, vi denuncio”. Poi crolla. “Avevo previsto tutto - dice - senza di me potevano sopravvivere per un mese. Non mancava niente: il freezer era sempre pieno”.

Per gli investigatori l’uomo è un “allucinante perfezionista, capace di realizzare un’opera grandiosa”. Per 15 anni, tra il 1978 e il 1993, continua ad ampliare e ristrutturare la prigione. Due porte, da mezza tonnellata, sono di cemento armato. Per accedere alla tana, ampliata da 35 a 55 metri quadri dopo la nascita del quarto figlio, se ne devono aprire otto.

Per la polizia il bunker anti-atomico, iniziato quando Elisabeth aveva 12 anni, era destinato dal primo istante ad essere una cella introvabile. Sei anni fa, nascosta nel garage, Fritzl costruisce anche una piscina coperta di acqua salata. Di giorno fa fare il bagno ai tre figli adottati dopo l’incesto. Una volta, di notte, vi immerge anche Felix, il prigioniero più piccolo. “Doveva muoversi - racconta Josef - piangeva sempre. Gli ho fatto una sorpresa”. E spiega perché, a differenza degli ultimi tre, non lo allevò alla luce del sole. “Rosi - dice - non era nelle condizioni di occuparsi di un altro bambino”.

Secondo gli psichiatri, nei confronti dei familiari-vittime Fritzl manifesta “un amore infinito e un odio spietato”. “Scatena sadismo e aggressività - spiegano i criminologi - sete di dominio sugli altri. Ogni violenza serve a colmare un buco interiore, invece lo allarga”. Per il capo dell’inchiesta, Franz Polzer, la famiglia segreta doveva riprodurre quella ufficiale, andata presto distrutta. Il disegno folle è riuscito: Josef ha avuto 7 figli dalla moglie Rosemarie e 7 dalla figlia Elisabeth. Entrambe, nella medesima sequenza, hanno partorito due gemelli. Un agente gli chiede perché ha rapito, segregato e stuprato proprio quella figlia. “Era la più bella - dice Fritzl - però mi aggrediva sempre. Minacciava di denunciarmi”.

Nel 1967 aveva già stuprato due donne, una terza gli era sfuggita per un soffio. Solo 18 mesi di carcere. E così in Austria oggi si moltiplicano le accuse. Perché non fu sottoposto a una perizia psichiatrica? Perché gli furono affidati i nipoti-figli? Perché ai tre neonati “abbandonati” davanti a casa sua non è stato fatto subito l’esame del Dna? Perché chi ha fornito il materiale per l’ampliamento abusivo del bunker, o per la piscina, non ha parlato?

Ora si scopre anche che Josef era pronto a trasferire tutti in una nuova casa. Aveva presentato il progetto per costruire una sorta di fortino blindato di 2600 metri quadri, con un immenso garage seminterrato. I suoi prigionieri del sottosuolo avrebbero intravisto la luce. Ma gli urbanisti, per ragioni estetiche, lo avevano bocciato. “Là - insiste Fritzl - i miei sarebbero stati meglio”.

Per il suo avvocato, è “un uomo distrutto”. Isolato nella cella di Sankt Poelten, rifiuta l’ora d’aria. Una perizia stabilirà se è capace di intendere e volere. Domani, primo interrogatorio della procura. Se sarà dichiarato infermo di mente, non dovrà affrontare un processo. Finirà in un ospedale psichiatrico.

                                                 "Spesso - così conclude la prima deposizione Elisabeth - abbiamo rischiato la morte per mancanza di cure. Quando ho partorito i gemelli (nel 1996, ndr) stavo per morire dissanguata. La volta che rimase assente per un mese (nel 1987, ferie in Thailandia ndr) ero allo stremo". Kerstin intanto migliora e potrebbe sopravvivere. Il resto della famiglia, a Mauer, cerca di abituarsi alla nuova vita. I bambini hanno recuperato i loro peluche, mamma e nonna cucinano. E' stato ricostruito un acquario simile a quello che avevano sotto terra. Per la prima volta hanno sentito il calore del sole sulla pelle. Josef aveva sostituito anche quello: li imbottiva di vitamine B e D. E li stendeva sotto una lampada abbronzante. 

(6 maggio 2008)

[/i][SIZE=2]Al confronto con questa la storia [/SIZE]di Natascha Kampusch, sequestrata[SIZE=2] per otto anni, sembra una bazzecola…

[/SIZE][i]«Per 15 anni, tra il 1978 e il 1993, continua ad ampliare e ristrutturare la prigione. Due porte, da mezza tonnellata, sono di cemento armato. Per accedere alla tana, ampliata da 35 a 55 metri quadri dopo la nascita del quarto figlio, se ne devono aprire otto.»

[/i][SIZE=2]La cosa più grave (oltre al fatto che la figlia era scappata di casa perché il padre la stuprava già dalla tenerà età e la polizia, nonostante ciò, la riportò a casa) consiste nel fatto che il padre aveva già stuprato due donne ed era stato condannato a 18 mesi! Possibile che nessuno abbia tenuto conto di questo fatto???[/SIZE]

Sentii la notizia per radio settimana scorsa:agghiacciante.Ma parecchie cose non stanno in piedi: senza nemmeno pensarci ne trovo 2:
Possibile che nessuno sapesse o sospettasse? La moglie? La FAmiglia?
E 'sti 7 parti in casa? Chi cazzo era il padre, Mengele?

Non hai seguito troppo la vicenda… cmq la figlia ha scagionato la madre… sembra che il marito le fece credere che la figlia si fosse ritirata in una setta religiosa e non volesse più essere contattata… riguardo i 7 parti… non è che nei tempi antichi si andasse in clinica quindi possono essere facilmente nati nel bunker… peraltro un gemello di uno dei bambini morì poco tempo dopo il parto proprio perché non in grado di sopravvivere naturalmente senza incubatrice…

cmq inserisco qualche link per chi non avesse seguito la vicenda dal principio e volesse approfondire:
http://news.google.it/news?oe=utf-8&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&client=firefox-a&um=1&tab=wn&hl=it&q=Josef+Fritzl&btnG=Cerca+nelle+notizie

http://www.agi.it/estero/notizie/200804281320-est-rt11076-art.html

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=258507
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=33275&idsezione=1
http://notizie.alice.it/notizie/esteri/2008/05_maggio/01/austria_cancelliere_difende_paese_non_saremo_ostaggio_fritzl,14700441.html?pmk=nothpest

Sono proprio un buzzurro ignorante di merda che segue radio buzzurre e ignoranti di merda:D:D:D:D

Ale ignoranza alè ignoranza alè ignoranza alè alè

Non intendevo mica dire questo Marco… però dalle domande che avevi fatto si capiva che non avevi seguito la vicenda dal principio e cmq non era mica una critica… fare un riassunto di tutti i dettagli è troppo complicato e così ho postato qualche link a beneficio tuo e di chiunque volesse approfondire :wink:

Nella piazza della cittadina austriaca i ringraziamenti delle vittime di Fritzl
dopo una vita da reclusi in una cantina. “Amo il sole, l’aria fresca e la natura”
Amstetten: “Felici di essere liberi”
I disegni dei figli-nipoti del mostro
I medici: “Il ritorno alla realtà solo graduale e con molte precauzioni”

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/austria-segregata/disegni-figli/disegni-figli.html


Austria/ Lettere d’amore al padre-mostro: “Sei un uomo incompreso” e “dal cuore d’oro”
Mercoledí 04.06.2008 16:30

[b]IL PADRE MOSTRO FA IMPAZZIRE LE DONNE. Gli arrivano 200 lettere da ammiratrici…
[/b]

Per il mondo è il “padre-mostro” che ha sequestrato e violentato la figlia per 24 anni, ma per molte donne è un “uomo da amare”. A Josef Fritzl, infatti, sono arrivate 200 lettere d’amore di ammiratrici che lo definiscono “un uomo incompreso” e “dal cuore d’oro”.
A riferirlo è stato il The Sun. Secondo il quotidiano popolare “Oesterreich” a Fritzl sarebbero pervenute anche “più di venti” e contengono “in gran parte” solo minacce. Tra le spiegazioni che le stesse donne offrono per giustificare l’orribile gesto dell’uomo, c’è chi addirittura
Prima che si arrivi al processo del padre-mostro dovranno passare". Oltre alle accuse di violenza carnale, incesto e sequestro di persona, Fritzl dovrebbe anche rispondere di quella di omicidio, relativo alla morte avvenuta poco dopo la nascita di uno dei figli avuti dalla povera Elisabeth. comunque almeno due anni perché il suo caso richiede una "maratona giudiziaria
Per poter formalizzare quest’ultima accusa è tuttavia necessario interrogare i testimoni della vicenda, che secondo le autorità di polizia sono ancora “molto segnati sul piano psicologico”. Il legale di Fritzl, Christoph Herbst, ha dichiarato a “Oesterreich” che “saranno i medici a stabilire quando i componenti della famiglia potranno essere ascoltati dalla procura”. dice che lo avrebbe fatto per farle apprendere ed apprezzare "le gioie della maternità.

http://canali.libero.it/affaritaliani/pdfviewer.aspx?file=AI_2008_06_04

Joseph Fritzl per 24 ha tenuto segregata la figlia, violentandola e dandole 7 figli
Lui si dichiarerà colpevole solo di alcuni reati: potrebbe essere libero tra meno di 7 anni
Austria, il padre-mostro da oggi a processo
Città blindata, proteste fuori dall’aula

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/fritzl/fritzl/fritzl.html

LA PRIMA INTERVISTA DEL MOSTRO DI AMSTETTEN

Pomodori e peperoni coltivati in cella
La prigione di Fritzl: «Sono psicologo»

Dopo 18 mesi in carcere, sta ultimando la sua biografia. «Vorrei uscire e stare con mia moglie:mi ama ancora»

MILANO - «Buongiorno, sono Josef Fritzl! Ma non c’è bisogno di presentarmi, sono famoso in tutto il mondo». Con queste parole il mostro di Amstetten ha accolto nei giorni scorsi due reporter della Bild nel carcere di massima sicurezza di Stein, in Austria, per la prima intervista dal giorno della condanna all’ergastolo, nel marzo 2009. Il 75enne austriaco, che aveva tenuto segregata e stuprato per 24 anni la figlia Elisabeth, praticamente murata viva nella cantina di casa, mettendola incinta sette volte e uccidendo uno dei neonati, parla della sua prigionia; dei suoi passatempi, del suo telefilm preferito, della voglia di uscire. Continua ad amare la moglie Rosemarie, nonostante la donna abbia chiesto il divorzio. Per i crimini commessi, però, non mostra alcun rimorso…
continua su http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_02/burchia-fritzl_721d5dc6-e67a-11df-a903-00144f02aabc.shtml

Su Netflix c’è un buon documentario di circa 50 minuti dedicato alla figura di Josef Fritzl, con interviste a chi l’ha conosciuto e video amatoriali.
Non è per nulla morboso e ha un paio di momenti decisamente agghiaccianti, tipo quando si vede Fritzl in vacanza in Thailandia con amici (mentre la figlia e la nipote/figlia erano chiuse nel bunker senza cibo da giorni) che compra un abitino sexy che non poteva certo stare alla moglie. E quando l’amico gli chiede per chi è lui dice che è per la sua fidanzata.

Potrebbe essere lo stesso trasmesso un pò di tempo fa su History Channel? oppure e proprio di produzione Netflix?

Il documentario è questo: http://www.imdb.com/title/tt1399053/?ref_=nm_knf_t1
Non so se sia passato altrove oltre che su Netflix.

Comunque non è un documentario sulla vicenda quindi chi si aspetta dettagli sui crimini di Fritzl resterà deluso. È un documentario su di lui, sulla sua storia, non è focalizzato sul caso del sequestro e sugli abusi. Certo, se ne parla, ma lo scopo del documentario è quello di tracciare un profilo del mostro basandosi su materiale filmato a disposizione e sulle testimonianze di chi l’ha conosciuto (per esempio, parla anche una donna che fu aggredita da Fritzl e che subì un tentativo di stupro al quale però riuscì a sfuggire).

Penso anche io. Comunque quelle immagini di Fritzl in vacanza con gli amici sulla spiaggia e mentre compra il vestito ricordo distintamente di averle già viste…

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