Avanzi di galera (Cottafavi, 1954)

Con Eddie Constantine, Richard Basehart, Walter Chiari, Antonella Lualdi, Arnoldo Foà, Valentina Cortese, Flora Lillo

Scheda sito Anica

Noir di Cottafavi mai visto. Girato in esterni a Torino, da quanto si legge qua.

Pare esista comunque un dvd francese.

Si tratta di un Cottafavi “minore”, ma a me tutto sommato piace abbastanza.

Il dvd francese ce l’ho ma non ha l’audio italiano. Comunque ne circola anche una copia (mediocre) registrata da una tv locale.
Sia interni che esterni sono stati girati a Torino, dove all’epoca il produttore Giorgio Venturini aveva riattivato gli studi della FERT. Le inquadrature al portone del carcere a tratti sembrano “rubate”, mi domando se le abbiano girate senza permessi.

Sì, una vecchia registrazione televisiva da Odeon TV.

Comunque non è del tutto corretto dire che sia un noir. Il film si compone di tre episodi che seguono tre diversi personaggi, e ciascun segmento ha un tono diverso dagli altri: il primo, interpretato da Basehart e Cortese, è quello più “d’autore”, con alcuni momenti che ricordano quasi Europa '51; il secondo invece, con Eddie Constantine e Flora Lillo (più un cattivissimo Arnoldo Foà), è svolto sulla falsariga dei polar alla francese; il terzo, infine, si giova della presenza di Walter Chiari e la Lualdi, acquisendo una certa delicatezza ironica. Quando però il film su rieditato a inizio anni Sessanta, la distribuzione puntò molto sulla presenza di Constantine, per cui nel materiale pubblicitario fu accentuato il carattere “noir”.

Si tratta di un progetto a cui Cottafavi pensava da anni, anche se poi la realizzazione fu caratterizzata da una certa mancanza di mezzi, dissimulata solo dall’uso di eleganti piani-sequenza (alcune inquadrature del terzo episodio, per guadagnare tempo, sembra siano state girate da Gianni Vernuccio). Ricordo una recensione di Mario Verdone (per la verità abbastanza illeggibile), in cui il film veniva lodato per le qualità morali, per il coraggio con cui veniva affrontato il tema del reinserimento nella società degli ex detenuti, ma direi che oggi i meriti del film vanno cercati soprattutto nel rigore della messinscena, che crea momenti tragici ma anche delicati, che si ricordano con piacere.

Concludo con un inside joke: nel successivo Una donna libera, lo stesso Cottafavi si prende un po’ in giro, inserendo Avanzi di galera in una rapida rassegna dei peggiori filmacci in circolazione. :smiley:

Locandina alternativa:

Prima o poi dovrò trovarlo in italiano, sembra interessante.

Recuperato finalmente in italiano (anche se la copia muxata ha dei momenti in francese, dove l’audio italiano era irreperibile o troppo compromesso).

Confermo quanto scritto da saimo: un buon film, tre episodi ben fatti ma certo non un vertice nella filmografia del regista. Molto belle e originali le musiche del maestro Giovanni Fusco, che se a tratti possono ricordare quelle del precedente Cronaca di un amore, in alcuni punti se ne allontanano decisamente.

Ferruccio Amendola ha un breve ruolo e si doppia da solo. Notevole Arnoldo Foà in un ruolo che mi ha ricordato quello che ebbe poi (o forse prima? Boh) in un film di Leonide Moguy di cui non mi sovviene il titolo.