Baby (Netflix, 2018)


dopo Suburra, Netflix è intenzionata a proseguire con le produzioni Made in Italy e ha commissionato a Fabula Pictures questa serie sullo scandalo della prostituzione minorile romana (quello che coinvolse il marito della Mussolini, per intenderci)

è uscita la prima stagione, non che il trailer ispiri chissà che…

L’ho vista questo weekend grazie al suo formato compatto: solo sei episodi di 40 minuti.
Mi è piaciuta a metà. Del fatto di cronaca prende solo lo spunto poi è fiction totale, apparentemente orientata ad un pubblico teen. A mio avviso è un prodotto ben confezionato, con una bella fotografia ed una colonna sonora non originale ben scelta mai troppo invasiva. I protagonisti sono veramente tutti bravi, con una menzione di merito per il debuttante Riccardo Mandorlini, il coatto strappato al Quarticciolo dal padre ambasciatore.
Quello che secondo me funziona meno è un certo compiacimento nel tratteggiare solo negatività, senza un minimo di speranza. Se questo funziona fino ai primi tre episodi poi a me ha dato la sensazione della gara alla ricerca della situazione più pesante da aggiungere di volta in volta.
E’ evidentemente una serie pilota perchè nessuna delle sotto trame che compongono questo Baby trova un compimento ma se non danno una sterzata al soggetto dubito che vedrò futuri episodi.
Ne consiglio comunque la visione.

Trailer molto intrigante, visionato giorni fa. Penso proprio che lo metto in coda.

Iniziata, visto un episodio e un pezzo del secondo. Per il momento molto, molto bella. Il suo vero punto di forza sono il ritmo e gli stacchi musicali che riescono, dannazione, a farti ballare e muovere la testa a tempo. Per il resto davvero promossa su tutti i fronti. Bellissima l atmosfera della Roma bene e dei pariolini, belle le gfrasi nin sottofondo. Da sottolineare la presenza di una ignorantissima Isabella Ferrari come madre un po’ sbadata dei giorni nostri e la Claudia Pandolfi. Ora vedrò di bermi il resto della serie.

Divorata letteralmente la prima stagione, a me è piaciuta molto. Le due ragazzine Benedetta Porcaroli e Alice Pagani sono belle e brave e nella realtà sono pure meglio :cool:
Situazioni assolutamente plausibili e reali, per chi conosce il sottobosco dei locali più in di una citta come appunto Roma ma anche Milano sa che certe dinamiche sono tutt’altro che isolate.
Il cast funziona anche se a 16 anni non si è tutti così “uomini” come descrivono nella serie , però ai Parioli magari sono tutti più avanti.

Più di un critico comunque lo ha massacrato senza pietà, addirittura gridando al “Disturbo bipolare di Netflix” che francamente suona alquanto eccessivo. Che vi devo dire a me è piaciuto e aspetto con ansia di bermi la seconda stagione, nella speranza si mantenga su questi livelli, anche come stacchi musicali che erano davvero il suo forte principale.

Nel cast oltre alla Pandolfi anche Tommaso Ragno, già visto in 1992.

In “1992” Ragno che faceva? Non ricordavo ci fosse… io me lo ricordo come prete laido ne “Il miracolo”

non era il padre di Tea Falco? il ricco imprenditore mazzettaro

L’Ingegner Mainaghi che si scopava Miriam Leone.
Peraltro qui è ingrassato come un maiale.

vista anche io la prima stagione, diciamo che per ammazzare il tempo va bene ma più di così non mi sento di consigliarla
troppo povera di idee, c’è il concept di base e poi ci hanno messo del gran contorno cucinato male più un cast molto modesto
fila liscia questo sì

a me e’ sembrato un bel prodotto bravi tutti gli attori specie le 2 protagoniste musica spaziale!!!

Quelle due fregne stratosferiche ancora me le sogno la notte.

Musica davvero spaziale si. Giusto per sottolineare.

Letteralmente divorata la seconda stagione ieri notte. Fila via veloce e con una confezione sorprendentemente più patinata del previsto. Indovinatissima a mio avviso la grafica di color viola nei titoli di testa e di coda, così come l’idea , molto u.s.a. dei messaggini che si vedono in rilievo sullo schermo.
Sempre ottime le musiche e le inquadrature , alcune di esse ricorrenti , probabilmente da drone-cam, della bellissima location romana.
Cast in forma e , per quanto riguarda i “teen” , soprattutto fresco, Aureli & Porcaroli sono ormai un ingranaggio bel oliato (eccome se lo sono) , ci sono sempre comprimari Pandolfi , Ragno, ecc… al cast si aggiungono la bella e particolare Denise Capezza, che fu “Marinella” in Gomorra-La serie stagione 2 e Thomas Trabacchi, che qui interpreta un ambiguo professore…
6 episodi veloci come il vento, che catturano pur senza essere una produzione particolarmente skillata… Boh, saranno le musiche, davvero ipnotiche.
In arrivo l’anno prossimo la stagione numero 3

Era partita lenta questa seconda stagione. Avevo la forte sensazione che i clichè negativi della prima venissero riproposti pari pari senza soluzione di continuità. Invece dalla terza puntata l’interesse cresce progressivamente fino all’ultima. Fortunatamente hanno esaurito subito la sottotrama con la Pandolfi che mi era sembrata la più forzata in assoluto ed hanno introdotto il nuovo personaggio del professor Regoli interpretato da un Thomas Trabacchi molto valido. Anche Isabella Ferrari viene maggiormente fuori rispetto alla prima stagione.
Per il resto i pregi ed i difetti sono quelli antichi. Da un lato ingenuità, locations poco centrate (la scuola di lusso sembra un professionale di buon tono), problemi di montaggio e buchi nella storia (qual è il video fatto circolare che mette in difficoltà Brando davanti al padre? Camilla fa l’infamata a Chiara e finisce tutto così?); dall’altro, freschezza dei giovani interpreti, bravura dei vari comprimari (tipo un viscidissimo Max Tortora), fotografia correttamente patinata e la musica, cazzo quella musica così incredibilmente mesmerizzante che ti acchiappa e non ti lascia andare più.
Ho preferito questa seconda stagione alla prima. Peccato solo per questo vizio ormai consolidato dei cliffhangers messi nelle ultime puntate delle varie serie. Qui ce ne sono una marea tanto da far sembrare un’intera stagione la semplice puntata di una “seriona”.

Ha iniziato a seguirla la consorte e involontariamente anche io, inizialmente scettico devo ricredermi e promuoverla a pieni voti, è si un prodotto orientato a un pubblico “teen”, mi aspettavo più cronaca e meno patinature, ma gli argomenti trattati e le situazioni senza speranza non sempre prevedibili la rendono davvero gradevole.
il vero fail factor ieri sera quanto mi apprestavo a vedere la terza stagione e poi scopro che non è ancora uscita :mad:

PS: A dire di Mrs. Swat richiama molto la serie “Gossip Girl” dubito qualcuno in forum l’abbia mai vista :smiley:

Comunque non so se avete notato Fabio Fedeli, il figlio del preside, interpretato da Brando Pacitto, di quanto la sua immagine sia spudoratamente ispirata al Parzio nazionale.

Da oggi disponibile la terza stagione, mi appresto a guardarla passivamente.

Ho chiuso la pratica con la terza stagione. A mio avviso la più debole, su sei episodi ne salverei solo tre. Il punto è che la storia si trascina verso la fine e che non c’è più novità visto che i plus delle prime due stagioni tipo la fotografia o le musiche alla fine non ti prendono più come prima.
Personalmente ho anche iniziato a non reggere più la costante faccia da cane bastonato della Porcaroli. Sempre valida invece l’intensità di Alice Pagani.
Un po’ di lieto fine ma non troppo per non svaccare ed alla fine ti alzi dal divano moderatamente (sottolineo, moderatamente) soddisfatto.
Palma d’oro al poliziotto più coglione immaginabile per questa serie.

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:innocent::shushing_face:

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ma io non ho capito proprio come siano riusciti a scriverla così male
poi non è che si discosti tanto dalle prime due stagioni, rimane una robetta da poco sotto tutti i punti di vista, ma sono riusciti a sprecare anche le poche cartucce che avevano
se facevano revisionare la sceneggiatura a quelli di Un posto al sole di sicuro avrebbero dato quella sistemata da guadagnare un paio di punti in più

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