Baciami, Stupido - Kiss Me, Stupid (B. Wilder, 1964)


Proseguo nella mia revisione di tutti i film di Wilder, rivisti senza particolare ordine filologico.
L’altra sera è toccato a “Baciami, Stupido”, altra commedia praticamente perfetta del regista austriaco.
Anche qui (come nel caso de “L’Appartamento” e di altri suoi film) siamo dalle parti del film inattaccabile, trovare difetti a questo film è impossibile, tutto gira per il verso giusto con un ritmo indiavolato, gag riuscitissime, dialoghi assolutamente brillanti, attori che più in parte non si potrebbe, musica strepitosa (con canzoni di George e Ira Gershwin), grandissima fotografia ed uso degli spazi… Insomma, non c’è nulla che non tenda all’eccellenza.
Tra l’altro è un film che osa molto a livello di sceneggiatura per essere la prima metà degli anni '60 (in fondo è la storia di un doppio tradimento coniugale vissuto quasi serenamente e che fa convogliare le cose verso un bellissimo happy end) e alcuni dialoghi (ammorbiditi nella versione italiana - comunque ottima - ) sono più pruriginosi di quanto si potrebbe credere.
Ne cito solo uno dei tanti.
Nella versione italiana il personaggio di Orville (Ray Walston, straordinario nel film) chiama sempre sua moglie Zelda “Caramella”.
Quando Dino (Dean Martin) si accorge della cosa e ci prova pesantemente con lei le chiede come mai suo marito la chiami sempre così e lei risponde ammiccante: “Se potesse scartarmi lo capirebbe”. Non è male ma in originale è ancora meglio.
Zelda infatti in inglese viene chiamata “Lambchop” che significa “costoletta d’agnello”. Quando Dino le chiede il perché di questo soprannome lei risponde “Because I wear paper panties” (“Perché indosso mutandine di carta”).
Buono il dvd italiano (che poi è sempre il dvd internazionale) anche se il master non è restaurato.
Dato che me lo sono rivisto due volte di seguito (una in italiano in compagnia e subito dopo in inglese da solo) segnalo che nella versione in italiano ci sono due brevi scene di dialogo ridoppiate da altri doppiatori, chissà perché.

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l’ho rivisto anch’io in un recente passaggio su raimovie (pur avendo il tuo stesso dvd preso su play a due spicci) e, rispetto ai vecchi passaggi tv, ho notato il ridoppiaggio delle due scene… azzardo l’ipotesi che il ridoppiaggio sia stato effettuato ai tempi del riversamento in dvd in quanto le scene furono censurate nella versione cinematografica nostrana, prassi come sapete, quella di sforbiciate “ad minchiam”, abbastanza regolare ai tempi. Del resto è avvenuta la stessa cosa nelle riedizioni dvd dei film di Chaplin: un film ridoppiato solo nelle scene recuperate è sicuramente “Il grande dittatore”.

Certo non si capisce perché non abbiano lasciato i sub italiani automatico ma vabbé…

L’unico cruccio riguardo questo film pressoché perfetto, nonostante l’ottima performance del caratterista Ray Walston (per una volta promosso a protagonista), resta l’impossibilità di sapere come sarebbe stato il film se Wilder fosse riuscito a terminare di girarlo col protagonista che aveva scelto per la parte, ossia Peter Sellers, costretto a rinunciare a riprese avviate per i suoi noti problemi cardiaci.

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Effettivamente è un film che fila via come un treno, concordo sul fatto che la sceneggiatura si prenda delle libertà notevolissime per quel periodo…
Davvero brava Kim Novak, molto meglio qui che in Vertigo.

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Splendido film, sorprendentemente audace, con un magnifico Martin e una memorabile Novak. Ha però un limite, pesantissimo : Ray Walston. Bravo caratterista, ma incautamente promosso a protagonista, senza avere faccia, fisico e capacità recitative per “reggere” un ruolo importante. Ritengo
inoltre che sarebbe stato fuori luogo anche il grandissimo Sellers. Semplicemente, il personaggio del meschino e opportunista insegnante di musica, era perfetto per Jack Lemmon. Magari Wilder, una tantum, voleva cambiare attore principale, chissà. E mal gliene incolse… :smirk::grimacing::skull_and_crossbones:

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