Bambi (AA.VV., 1942)

Visto poco fa in blu ray e devo dire che l’ho fortemente ridimensionato.
La celeberrima scena della morte della mamma (e non metto lo spoiler perché anche chi non ha visto il film sa perfettamente che la mamma di Bambi viene sparata da un anonimo cacciatore) non è che sia poi la bomba che mi ricordavo, eh…
Certo, è cupa, deprimente, a suo modo anche pesante però un secondo dopo che arriva il megacervo padre di Bambi e gli dice “Tua madre non tornerà più” riprendono le scene allegre e spensierate nel bosco fiorito.
Mah, il magone passa via subito anche perché si vede subito Bambi che è cresciuto e che va subito ad accoppiarsi.
C’è una cosa che ho trovato molto disonesta e, a suo modo, più disturbante della celebre sequenza di morte. C’è una scena nella quale Bambi affronta il rivale in amore per la conquista della sua cerbiatta e l’antagonista viene presentato come una specie di stupratore che vuole appartarsi con la bella di turno per accoppiarsi con lei contro la sua volontà. Non sarò un etologo ma mi sembra davvero un modo scorretto di presentare la cosa, specialmente ai bambini. Voglio dire, non è normale che che due animali si battano per accoppiarsi con una femmina e poi questa “la dia” al vincitore? Perché dare una connotazione negativa ad una cosa così naturale presentandola in maniera scorretta come se fosse, nè più nè meno, un tentativo di stupro?
Mah…
Poi una cosa che mi ha un po’ lasciato perplesso è il fatto che fondamentalmente il film non abbia una vera storia. Fondamentalmente non è che succeda granché per questi 70 minuti e l’apocalisse finale con l’incendio non ha molto senso perché subito dopo si rivede il bosco fiorito con tutti gli animali in festa.
Mi ripeto: mah…

Tecnicamente però il film è davvero notevole (e i bellissimi extra dell’ottimo blu ray spiegano un sacco di cose) anche se le canzoni (specialmente quelle della versione italiana) sono davvero datate e spesso si fatica a capirne le parole.

Lo vidi per la prima e unica volta a 6/7 anni, devo dire che non mi traumatizzò particolarmente, e a quanto ricordo non mi piacque molto. Sarà anche ottimo tecnicamente, però secondo me è un titolo ‘‘minore’’ (qualitativamente) rispetto agli altri classici Disney.

a me personalmente sto film non è piaciuto nè da piccolo nè da grande, lo trovo tetro più che oscuro, il protagonista che rimane orfano c’è in tanti film di disney ma la cosa negli altri film è trattata sempre con delicatezza, qui no anche se la sequenza dura poco e ho osservato di persona un paio di anni fa che i bambini ci restano di merda e non se la mettono alle spalle così facilmente come sembra

poi comunque so di fare la scoperta dell’acqua calda, ma visto il conclamato “patriottismo” di disney e l’anno di produzione 1942 mi pare fin troppo evidente che il film serviva molto per preparare gli americani alla guerra

Secondo me è un capolavoro assoluto. Non ha una vera storia perché è come se fosse un’opera sinfonica, accompagnando la crescita di Bambi cerbiatto cerca di rendere “impressioniticamente” tutte le sfumature dell’esistenza terrestre. Ma il cerbiatto al tempo stesso rimane un tassello in un mosaico più grande, e proprio per questo l’esplosione della violenza, l’incendio e la morte non sono mai veramente traumatizzanti, perché si inscrivono in un ordine supremo, che trascende l’esistenza del singolo (in questo, sì, Disney è profondamente religioso).

Tutto è già nell’incipit, in quel movimento “multiplanale” che ci introduce nella foresta, universo “chiuso” in cui tutto si tiene e in cui ogni essere vivente completa l’altro (quando il gufo va a dormire, gli scoiattoli si svegliano: quel che è morte per uno rappresenta vita per un altro). E proprio su questo assunto, del resto, si basano molte delle gag, che sono spesso per così dire “linguistiche”: se quel che si trova in mezzo all’erba si chiama “fiore”, allora anche la puzzola incontrata nel prato si chiama “fiore”.