Bangkok solo andata (Fabrizio Lori, 1989)

Tardo droga movie decisamente fallimentare, che cerca di amalgamare una vicenda di traffico di stupefacenti, una storia di sbirri ed istituzioni corrotte, il dramma umano di alcuni consumatori tenuti sotto scacco dall’organizzazione e l’atipica disavventura di due persone obbligate a fare da corrieri attraverso dei ricatti. Il tutto inserito in un canovaccio superficiale a metà tra il feuilletton e l’intrigo poliziesco.
Dozzinale e superficiale, non approfondisce come si deve nessuno degli spunti che propone, propinandoci un film tirato via, un po’ noiosetto ed insulso, che non si capisce dove voglia effettivamente andare a parare. Anche la location esotica di Bangkok è sfruttata malissimo, probabilmente la maggior parte della troupe non c’è neppure mai stata, in realtà a parte qualche fugace inquadratura di raccordo di monumenti e palazzi orientaleggianti il film si svolge tutto in interni che potrebbero esser girati ovunque.
Unici veri motivi di interesse la presenza di Hal Yamanouchi, caratterista che mi fa impazzire e che apprezzo in tutte le sue apparizioni (qui ha un ruolo anche abbastanza grosso, seppur con un approfondimento psicologico da sagoma di cartone) e il corpo da sturbo della Raffaella Baracchi.

Il protagonista maschile, Jean Hebert, assomiglia vagamente a Davide Cassani coi capelli ed il personaggio che interpreta si chiama come un mio vecchio compagno di classe, ovvero Marco Boschi.

Nessun altro elemento da segnalare per questo filmetto decisamente dimenticabile, consigliato soltanto ai completisti del genere droga movie.

Il regista, Fabrizio Lori, si era già accostato al filone con Il falco e la colomba, altro film non del tutto riuscito ma che per lo meno annoverava nel cast due interpreti che il loro mestiere lo sapevano far bene come Fabio Testi e Lara Wendel.

Circola registrazione tv di qualità mediocre da Telenuovo.

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C’era anche la VHS della Mondadori che avevo… ne vidi un pò ma mi risultava moscio-moscio… lo rivedrei adesso giusto per vedere dove sono ambientate le scene di Bangkok…

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Mah, si, visto il film… effettivamente a Bangkok è stato girato poco e probabilmente niente: un pò di stock footage dell’Hotel Peninsula (che esiste veramente e dubito che la produzione abbia avuto i soldi anche solo per avvicinarsi a 5 km da li…), due-riprese-due di corse in taxi dove ovviamente non si vede mai il protagonista e quindi anche li saranno immagini di repertorio e una generica isoletta dove si svolge una brevissima scena che potrebbe essere dappertutto… e scene in un alberguccio di quarta categoria che potrebbe essere a Trastevere come nel Burundi…

Il film è il tipico prodotto degli anni '90: lento, lento, lento, dalla fotografia piatta… a parte una breve parte centrale dove si trasforma in un w.i.p. (purtroppo il tutto rovinato dallo smodato ed eccessivo uso del ralenty) praticamente non succede niente… l’action è ridotta a zero, le effusioni erotiche tra il ganzo e la ganza son tirate per le lunghe e la fanno da padrona…

Comunque rimane sempre il solito prodotto dove si immagina una Tailandia dove si vende di tutto: droga, donne, bambini, che alla fine non è neanche così lontano dalla realtà, anzi… gli orientali crudeli e assetati di sangue occidentale (ma il capo del carcere sembra più un italiano taroccato che un asiatico del sud) e due-scene-due girate in Italia dove si scoprono i loschi traffici dietro questi due gonzi finiti in un gioco più grande di loro… ovviamente anche qui solo dialoghi e nessuna azione.

Insomma, soporifero… e di nessun interesse viviso. Solo la breve parte dove si trasforma in un W.I.P. può avere un certo interesse ma siamo lontani da prodotti similari, troppo lontani…

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Basti dire che ho dovuto vederlo spezzato in tre tranches perché per ben due volte mi sono addormentato :laughing:

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